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L'Auxologico al traguardo dei 60 anni

Pubblicato il 12/11/2018 - Aggiornato il 14/11/2024

IL CONVEGNO DEI 60 ANNI DI AUXOLOGICO A VERBANIA

È un traguardo importante quello che l’Auxologico ha festeggiato oggi alle ore 17 presso la sua sede di Villa Caramora a Verbania, sancito dal convegno “Auxologico: 60 anni di ricerca e cura”. Incontro aperto al pubblico a cui hanno preso parte, oltre ai medici e alla dirigenza di Auxologico, anche Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte e, in rappresentanza del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, direttore generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità. Presenza del rappresentante del Ministero della Salute motivata anche dal fatto che Auxologico, proprio partendo dalla attività di ricerca e clinica dell’originaria sede ospedaliera di Piancavallo nel 1972 viene ufficialmente riconosciuto come “Istituito di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” (IRCCS), uno dei primi IRCCS a potersi fregiare di tale titolo,oggi limitato a 50 ospedali di valenza nazionale e di alta specializzazione. 

«Lo sguardo che volgiamo oggi va al futuro», dice il presidente di Auxologico Michele Colasanto, «agli obiettivi conseguiti e quelli da conseguire ancora nella attività clinica e nella ricerca. Ma non possiamo avviare questa riflessione senza far cenno almeno alle origini, al fondatore mons. Bicchierai e al suo lascito, su cui Auxologico è cresciuto e si è irrobustito. Di mons. Bicchierai qui possiamo solo ricordare la sua statura di protagonista del suo tempo, sacerdote pienamente fermo nella sua appartenenza alla Chiesa, ma anche aperto alla novità, animatore di opere sociali, determinato, a volte temerario, nei tanti ruoli ricoperti. Il suo lascito del resto ci fa capire molto bene la sua personalità».

A distanza di 60 anni dal primo insediamento ospedaliero a Piancavallo, Auxologico è oggi una importante realtà sanitaria di rilievo nazionale che vanta 13 sedi distribuite tra Piemonte e Lombardia, con una forte presenza sul territorio, andando perciò incontro a quella che sempre più viene indicata come l’assistenza sanitaria del presente e soprattutto del futuro: la medicina vicina al paziente, sempre più personalizzata, che trae continuamente stimoli dalla integrazione con la ricerca. Ciò negli ambiti di intervento tradizionali di Auxologico: l’endocrinologia e le malattie metaboliche (tra cui l’obesità grave e tutte le sue conseguenze); le malattie cardiovascolari, neurologiche, le patologie legate all’invecchiamento, la chirurgia mini-invasiva e robotica fino all’intervento riabilitativo intensivo. 

Ecco perché la parte più strettamente espositiva dell’incontro a Villa Caramora, ha come titolo: “Il contributo di Auxologico al progresso della medicina”. 

«Arriviamo da lontano», sottolinea Mario Colombo, direttore generale di Auxologico, «nel senso che sessanta anni di esperienza in campo medico e della ricerca biomedica si concretizzano soltanto con una progressiva ma costante crescita complessiva: le infrastrutture ospedaliere, le tecnologie mediche all’avanguardia, ma anche, necessariamente e soprattutto, la formazione del nostro personale. Dati alla mano, possiamo oggi sostenere che Auxologico rappresenta un solido motore per l’occupazione e per la cura, così come per la formazione specialistica. Ammontano a ben 132 milioni di euro gli investimenti sostenuti negli ultimi 10 anni, di cui: 99 milioni per rinnovamento strutturale, 28 per rinnovamento tecnologico e 7 per rinnovamento nel settore dell’ “Information Technology”. Per quanto riguarda il nostro personale, Auxologico oggi impiega 2.400 professionisti, di cui oltre il 70% è laureato e con titoli post laurea». 

Oggi Auxologico è presente in Lombardia e Piemonte con 13 strutture ospedaliere, diagnostiche e poliambulatoriali e un importante Centro Ricerche e Tecnologie Biomediche (sede in cui operano oltre 150 tra medici, ricercatori, biologi e personale tecnico). 

Come Fondazione senza scopo di lucro Auxologico ha acquisito, nel corso dei suoi sei decenni di vita, una riconosciuta esperienza nella ricerca biomedica, nella diagnostica, nell’assistenza sanitaria di alta specializzazione, nella cura e nella formazione. I traguardi raggiunti in tali campi generano ogni anno oltre 370 pubblicazioni scientifiche internazionali. L’impegno costante nella ricerca applicata, condotta da medici e clinici universitari di fama internazionale, consentono ad Auxologico di offrire ai circa 1.300.000 pazienti annui percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi di eccellenza. Al centro dell’interesse scientifico e clinico  di Auxologico vi è lo sviluppo della persona nell’arco delle sue diverse fasi di vita: l’uomo, dal concepimento all’età matura, lungo un percorso di crescita armonica ed equilibrata. E tale rimane il principio ispiratore di Auxologico di ieri, come di oggi, sessanta anni dopo. 

IL CONTRIBUTO DI AUXOLOGICO AL PROGRESSO DELLA MEDICINA: PARLANO GLI SPECIALISTI 

Gianfranco Parati, direttore scientifico dell’Auxologico – Università Milano-Bicocca
Nel corso di questi sessanta anni Auxologico ha dato un contributo importante al progresso della medicina, affrontando le sfide del XXI secolo con un approccio multidisciplinare, e integrando i suoi ospedali ad alta specializzazione con una grande rete clinica territoriale. Questo è stato realizzato combinando una medicina di precisione nella cura delle malattie acute con una gestione accurata delle patologie croniche anche  attraverso una medicina della riabilitazione moderna. Il contributo significativo dato da Auxologico al miglioramento della gestione della salute è documentato anche dalla sua eccellente produzione scientifica, con un crescente numero di pubblicazioni su riviste prestigiose internazionali ad elevato impatto in campo neuro-endocrino-metabolico e cardiovascolare, e dai suoi importanti collegamenti internazionali, caratterizzati da collaborazioni attive con prestigiosi Istituti di ricerca in tutto il mondo.

Alessandro Mauro, direttore UO Neurologia e neuroriabilitazione - Auxologico Piancavallo
Gli straordinari sviluppi della neurologia di questi anni permettono un approccio medico di precisione e personalizzato tanto alla diagnostica quanto alla prevenzione che alla terapia delle malattie neurologiche e, in particolare, di quelle neurodegenerative. Sono in Auxologico da 19 anni e ne ho constatato una grande crescita in tutte le sue declinazioni, sia da noi a Piancavallo che nelle sedi lombarde. A tale crescita devo dire che di pari passo si è accompagnata la mia crescita professionale: Auxologico mi ha consentito di mettere a punto le mie capacità, tanto in campo ospedaliero, clinico, quanto in quelle di ricercatore e di docente universitario.

Massimo Scacchi, direttore UO Endocrinologia e malattie del metabolismo - Auxologico Piancavallo
Sono in Auxologico da ormai 30 anni e posso dire che la progressiva crescita dell’Istituto ha favorito anche la mia crescita professionale sia come clinico che come ricercatore. L’Auxologico di oggi viene da decenni di ricerche in campo endocrino-metabolico. È un settore della patologia umana che Auxologico nei decenni ha affrontato in tutti i suoi aspetti: dalla genetica alla fisiopatologia, dalla diagnostica alla terapia e alla fase riabilitativa quando necessaria. Ma è importante sottolineare che queste acquisizioni di Auxologico nel campo della ricerca non sono fini a se stesse bensì, in quanto istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, vengono impiegate per una migliore prevenzione, per la diagnostica, per la cura e per la riabilitazione dei nostri pazienti.  

Alessandro Sartorio, direttore UO Auxologia - Auxologico Piancavallo
La nostra missione in Auxologico, in senso generale, è da sempre la promozione dello sviluppo umano. Sono in Auxologico da 34 anni e mi occupo della ricerca e delle applicazioni cliniche che consentano una crescita sana del bambino e il suo successivo sviluppo fisico adolescenziale. Contemporaneamente, ho vissuto la “crescita” esponenziale di Auxologico che, pure, era una realtà importante già dagli anni Ottanta. Posso dire che siamo sempre stati al passo con i tempi. Anzi, a volte li abbiamo anticipati. Ci siamo occupati della enorme problematica dell’obesità, quando per un medico-endocrinologo questo problema, poi rivelatosi in tutta la sua gravità e diffusione, era considerato un problema di secondo piano, addirittura sminuente. Ci siamo accorti subito del fatto che l’obesità infantile va considerata come una vera e propria malattia, da affrontare tempestivamente e in modo multidisciplinare. Siamo stati pionieri negli studi sull’ormone della crescita dal punto di vista scientifico e nelle sue molteplici applicazioni cliniche. Direi in sintesi che una caratteristica di Auxologico sia quella di vedere sempre più avanti, avendo le intuizioni giuste per anticipare i tempi.

Paolo Capodaglio, direttore UO Medicina riabilitativa - Auxologico Piancavallo
La riabilitazione è una componente trasversale a tutte le strutture dell’Auxologico e ciò che la caratterizza maggiormente è la sinergia tra la ricerca e l’assistenza clinica. In istituto svolgiamo una ricerca traslazionale abbiamo la ricerca traslazionale che utilizza il dato sperimentale per migliorare i protocolli riabilitativi. Questo va a beneficio del paziente migliorando e rendendo più efficaci e personalizzate le nostre cure. Personalmente, sono in Auxologico da 10 anni e posso testimoniare una costante attenzione centrata sulla persona e un approccio che sfrutta tutte le varie componenti specialistiche di Auxologico, cioè quello che si definisce “approccio multidisciplinare”.

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