In occasione della Giornata nazionale dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), oggi 14 marzo 2025 si è svolto presso la sala convegni di Auxologico San Luca un incontro a più voci per sensibilizzare su una problematica che non è soltanto sanitaria, ma anche sociale.
I DCA colpiscono circa 3 milioni di giovani nel nostro Paese, con un coinvolgimento lungo e drammatico anche per le loro famiglie. Negli ultimi anni, complice anche la pandemia, tali disturbi hanno registrato un incremento superiore al 30%. Nonostante ciò, l'impegno sanitario pubblico resta non uniforme a livello regionale e necessita di ulteriori interventi.
L’iniziativa promossa da Auxologico, da decenni in prima linea nella diagnosi e cura dei DCA, ha voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni e dei mass media su questa patologia estremamente complessa, che causa oltre 4.000 decessi all’anno tra i giovani.
Il Centro sui Disturbi Alimentari di Auxologico
Mario Colombo (Presidente di Auxologico): "Una rete di cura completa per i pazienti e le famiglie"
Mario Colombo, Presidente di Auxologico, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza della prevenzione e della rete di cura multidisciplinare:
“I disturbi della alimentazione e della nutrizione rappresentano una delle prioritarie sfide clinico-scientifiche di Auxologico, impegnato da oltre trent’anni in questo settore specifico. La nostra rete di cura in Lombardia, Piemonte e Lazio è oggi la più completa ed estesa, offrendo ai pazienti e alle famiglie un supporto fondamentale. Riconoscere tempestivamente i segnali di disagio** è cruciale per garantire una presa in carico efficace da parte di centri specializzati che operano in rete, offrendo interventi ambulatoriali, di day hospital, ricovero ospedaliero e residenziale.”
Leonardo Mendolicchio (Direttore U.O. Riabilitazione DCA): "Unire le forze per affrontare l'emergenza"
A moderare l’incontro è stato Leonardo Mendolicchio, psichiatra e Direttore della U.O. di Riabilitazione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione di Auxologico Piancavallo, il quale ha evidenziato la necessità di un’azione congiunta tra più attori:
“Questa giornata ci ricorda l'importanza di creare sinergie tra governanti nazionali e regionali, manager sanitari, ricercatori, clinici e stakeholder, incluso il mondo dello sport. Solo unendo le forze possiamo dare risposte efficaci a un’emergenza di salute pubblica.”
Maria Rosaria Campitiello (Ministero della Salute): "Prevenzione per abbattere il silenzio attorno ai DCA"
Uno degli interventi più sentiti è stato quello della Dott.ssa Maria Rosaria Campitiello, Capo del Dipartimento della Prevenzione della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, che ha condiviso un’esperienza personale:
“Sono emozionata di essere qui perché questo tema mi tocca in prima persona: da studentessa ho dovuto affrontare un disturbo alimentare. Le istituzioni devono arrivare prima e la prevenzione è l’unico strumento efficace per farlo. Abbiamo avviato un progetto per un Hub nazionale sulla prevenzione, perché prevenire significa evitare l’emergenza e poter fare davvero la differenza.”
Un concetto condiviso anche da Guido Bertolaso, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, che ha ribadito la necessità di un’assistenza strutturata e continua per i pazienti e le loro famiglie.
“Il nostro obiettivo è creare un percorso completo di diagnosi, terapia e assistenza per i pazienti affetti da DCA, garantendo il necessario supporto alle strutture di riferimento, tra cui Auxologico, un centro di eccellenza nel settore.”
Massimo Angelelli (CEI): "Educare all’accettazione di sé"
A richiamare l’attenzione sulle dinamiche psicologiche e sociali legate ai disturbi alimentari è stato Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale Pastorale della Salute della CEI:
“Viviamo in un’epoca in cui ci sentiamo costantemente inadeguati rispetto ai modelli imposti dalla società. Questa pressione può sfociare in disturbi di varia gravità, perciò è essenziale educare alla consapevolezza e all’accettazione di sé. Le fragilità non vanno nascoste, ma riconosciute come parte della nostra unicità.”
Il ruolo della ricerca e della multidisciplinarietà nel trattamento dei DCA
Durante l’incontro, è stato sottolineato come la cura dei Disturbi Alimentari richieda un approccio multidisciplinare, che coinvolga psichiatri, internisti, endocrinologi, psicoterapeuti e dietisti.
Come ha spiegato Emanuela Apicella, psichiatra di Auxologico Piancavallo:
“Non esiste un’unica soluzione ai DCA: è necessario modulare gli interventi in base al paziente, offrendo trattamenti ambulatoriali, day hospital e ricovero ospedaliero riabilitativo, garantendo il massimo supporto possibile.”
Un tema approfondito anche da Leila Danesi, esperta in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo di Auxologico San Luca:
“I DCA sono una patologia psichiatrica ma con gravi conseguenze fisiche, a volte irreversibili. La prevenzione è essenziale per intercettare il disturbo prima che si cronicizzi, e per questo è fondamentale il coinvolgimento di scuole, associazioni e famiglie.”
Disturbi alimentari e Sport, Facci (FGI): "Indispensabile la collaborazione tra le parti"
Altro aspetto di rilevante importanza è la prevenzione dei DCA nella pratica sportiva, al centro di alcuni accesi dibattiti degli ultimi anni, su cui Auxologico e Federazione Ginnastica d’Italia (FGI) hanno da alcuni anni stretto un accordo di reciproca collaborazione su cui si è espresso Andrea Facci, Presidente della FGI:
"Anche quest'anno siamo al fianco dell'Istituto Auxologico per esprimere la nostra più sincera vicinanza a tutti coloro che, con impegno, passione, competenza e dedizione, lavorano per la cura e la sensibilizzazione sui disturbi alimentari. In occasione della Giornata Mondiale dei Disturbi Alimentari, vogliamo ribadire l'importanza della prevenzione, del supporto e della ricerca per contrastare queste patologie che colpiscono tante persone, spesso in silenzio. La collaborazione tra istituzioni, medici, famiglie e pazienti è fondamentale per costruire un futuro in cui nessuno si senta solo in questo percorso. La Federazione e Auxologico hanno istituito non solo un sistema di assistenza a copertura nazionale dei nostri tesserati ed atleti, intervenendo nel sostegno soprattutto degli adolescenti affetti da tali disturbi con una tempistica importante ed efficace, ma anche una serie corsi di formazione rivolti ai nostri tecnici. La nostra riconoscenza va al presidente Mario Colombo, al dott. Leonardo Mendolicchio ed a tutto lo staff dell'Istituto".
Il contributo di "Fame d’Amore" e il potere della comunicazione
Auxologico Piancavallo è spesso al centro di inchieste e documentari, tra cui la serie “Fame d’Amore” di Rai3, che ha dato voce a molte storie di giovani affetti da DCA.
Andrea Casadio, autore e regista della serie, ha spiegato il progetto:
“Volevamo raccontare storie di giovani che soffrono di disturbi alimentari, mostrando che chiunque può ammalarsi, ma anche guarire. Il nostro messaggio è chiaro: chiedere aiuto è il primo passo verso la guarigione.”
Francesca Fialdini, giornalista e conduttrice di “Fame d’Amore”, ha aggiunto:
“Troppo spesso i DCA vengono sottovalutati o nascosti, rendendo ancora più difficile affrontarli. Oggi, grazie anche ai nuovi media, possiamo fare informazione e sensibilizzare in modo capillare, abbattendo stigmi e pregiudizi.”
Disturbi alimentari, un impegno comune per il futuro
L’incontro si è concluso con la proiezione del cortometraggio “Amarmi mi affatica” di Annunziata Afeltra, che ha voluto lanciare un messaggio ai giovani:
“I disturbi alimentari sono un mostro silenzioso, ma chiedere aiuto è possibile e necessario per uscirne.”
L’evento ha confermato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, sanità, ricerca e media, per una battaglia che riguarda tutta la società.