Auxologico è il primo Istituto di Ricerca Italiano a ricevere un grant dalla prestigiosa Neuroendocrine Tumor Research Foundation (NETRF) per la ricerca sui tumori endocrini.
A essere finanziato sarà lo studio pre-clinico “Tumor xenografts in zebrafish: a new in vivo model for lung carcinoids” condotto dal Prof. Giovanni Vitale, endocrinologo e Direttore del Laboratorio Sperimentale Ricerche Neuroendocrinologia Geriatrica ed Oncologica di Auxologico.
L'IMPORTANZA DEL RICONOSCIMENTO E FINANZIAMENTO PER LA RICERCA BIOMEDICA ITALIANA
La Neuroendocrine Tumor Research Foundation (NETRF) è la principale organizzazione mondiale no profit a supporto della ricerca in ambito dei tumori neuroendocrini.
La NETRF è impegnata a finanziare la ricerca più promettente al fine di identificare nuove strategie terapeutiche per i pazienti affetti da tumori neuroendocrini.
Dal 2005 ha finanziato oltre 60 progetti di ricerca, per un totale di oltre 22 milioni di dollari. La procedura di selezione dei progetti è molto competitiva. Basti pensare che siamo il primo istituto di ricerca italiano a ricevere un finanziamento dalla NETRF.
QUALI SONO LE PECULIARITÀ DEL MODELLO ANIMALE "ZEBRAFISH"?
Il pesce zebra (Danio rerio) è un piccolo pesce tropicale di acqua dolce, il cui nome deriva dalla presenza di strisce blu orizzontali sui lati del corpo.
Nonostante l’evidente diversità dello zebrafish con gli esseri umani, condivide con essi circa il 70% dei geni e presenta un’elevata conservazione della struttura e funzione di numerosi organi interni, in particolare del sistema endocrino.
Questo pesciolino presenta numerosi altri vantaggi che lo rendono attraente per lo studio delle malattie umane, non solo del sistema endocrino, quali:
- un’elevata prolificità, le femmine possono deporre fino a 300 uova alla settimana, garantendo un’elevata quantità di unità sperimentali a basso costo;
- gli embrioni si sviluppano esternamente al pesce e sono trasparenti, rendendoli molto facili da studiare in un tempo rapido (già a 24 ore dalla fecondazione sono visibili i principali organi);
- possibilità di impiantare nel pesce tumori umani e di studiarne (grazie alla trasparenza dell’embrione) le capacità di formare metastasi e di stimolare la formazione di nuovi vasi (angiogenesi).
Pertanto lo zebrafish, che fino a pochi anni fa era più famoso nei negozi per animali e acquari personali che nei laboratori di ricerca, sta assumendo sempre più un ruolo predominante nella ricerca scientifica delle malattie umane.
LA RICERCA SUI CARCINOIDI POLMONARI: QUALE SARÀ LA RICADUTA PER I PAZIENTI?
I carcinoidi polmonari sono rari tumori del polmone a lenta crescita che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino. Nonostante la relativa bassa aggressività possono sviluppare metastasi nel 25-30% dei casi, ed in questi casi non esistono terapie efficaci.
I progressi nella lotta contro questo tumore sono limitati dalla rarità di tale patologia e la scarsa disponibilità di modelli animali per la sperimentazione preclinica.
La nostra ricerca sarà finalizzata allo sviluppo di un nuovo modello animale per queste neoplasie. L’idea è quella di impiantare tumori carcinoidi polmonari umani in embrioni di zebrafish.
La trasparenza di questi animali ci permetterà di osservare direttamente il comportamento delle cellule neoplastiche, in particolare la loro capacità di crescere, migrare nell’animale (formare metastasi) e di stimolare la formazione di vasi.
Questi ultimi sono fondamentali per la crescita della neoplasia (portando ossigeno e sostanze nutrienti) e consentono alle cellule tumorali di lasciare il sito di origine (metastatizzare).
Inoltre lo sviluppo di questo modello ci consentirà di testare nuove piccole molecole antitumorali in grado di inibire la formazione dei vasi che alimentano la neoplasia. Infatti gli embrioni di zebrafish sono permeabili a molte sostanze chimiche che possono essere semplicemente disciolte nell'acqua.
Pertanto lo sviluppo di questo modello ci consentirà di testare in breve tempo e a basso costo numerose molecole per la terapia di questi tumori, consentendo successivamente la possibilità di trials clinici nei pazienti affetti.
Per il successo di tale progetto sarà fondamentale la partecipazione del Dott. Gaudenzi Germano, che ha precedentemente sviluppato in zebrafish un modello analogo per altri tumori neuroendocrini, e la collaborazione con l’Associazione Italiana Tumori Neuroendocrini (A.I.NET) e numerosi centri dedicati alla cura dei tumori neuroendocrini (Prof. Faggiano Antongiulio, Università Sapienza di Roma; Dott. Ferolla Piero, Gruppo Multidisciplinare NET della Rete Oncologica dell’Umbria; Prof. Ferone Diego, Università di Genova; Prof. Lania Andrea, Istituto Humanitas; Dott. Milione Massimo, Istituto Nazionale dei Tumori – Milano).
LA RICERCA DI AUXOLOGICO SUI TUMORI NEUROENDOCRINI
L’attività di ricerca del Laboratorio Sperimentale Ricerche Neuroendocrinologia Geriatrica ed Oncologica di Auxologico è dedicata in ambito traslazionale all’endocrinologia geriatrica ed oncologica, con lo scopo di trasferire le acquisizioni scientifiche dal laboratorio alla gestione clinica del paziente.
In particolare i principali obiettivi del gruppo di ricerca sono:
- definire nuove strategie di intervento per invecchiare in buona salute;
- caratterizzare il sistema endocrino in alcuni modelli di longevità (es. centenari, supercentenari e figli dei centenari), al fine di scoprire i segreti della longevità;
- identificare nuovi markers predittivi di longevità e dell’età biologica;
- individuare i meccanismi genetici e molecolari coinvolti nella patogenesi dei tumori neuroendocrini;
- identificare nuovi biomarcatori per la diagnosi ed il follow-up delle neoplasie neuroendocrine;
- sviluppare innovativi modelli cellulari e animali per definire nuove strategie terapeutiche nei tumori neuroendocrini.