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Monolaurina e COVID-19: il ruolo di Auxologico in una ricerca internazionale

Pubblicato il 19/03/2025

Importante studio condotto da Auxologico, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e l’AOU Maggiore della Carità di Novara e che ha coinvolto personale affiliato all’Università di Harvard.

Il virus SARS-CoV-2, responsabile della malattia denominata COVID-19, si è rapidamente diffuso nel Mondo determinando decessi, morbidità e notevoli spese sanitarie. Questa emergenza sanitaria ha stimolato la ricerca di nuove strategie preventive e terapeutiche. In questo contesto, un importante studio condotto da Auxologico, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e l’AOU Maggiore della Carità di Novara e che ha coinvolto personale affiliato all’Università di Harvard, ha evidenziato il potenziale ruolo della monolaurina come fattore protettivo contro l’infezione da SARS-CoV-2.

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Cos'è la monolaurina?

La monolaurina è un derivato dell’acido laurico, presente in alte concentrazioni nell’olio di cocco e nel latte materno ma riscontrabile in altri alimenti tanto che il consumo regolare di alimenti ricchi di acidi grassi a catena media (come la stessa monolaurina e l'acido laurico da cui deriva) ne può determinare significative concentrazioni nel sangue. Nota per le sue proprietà antimicrobiche e immunomodulanti, questa molecola ha già dimostrato efficacia contro diversi virus a involucro lipidico, tra cui SARS-CoV-2. Tuttavia, il suo impatto clinico sulla suscettibilità all’infezione da COVID-19 non era mai stato indagato su larga scala.


Lo studio e il ruolo chiave di Auxologico

Lo studio nasce da una valutazione metabolomica non mirata (untargeted metabolomics) preliminare condotta su un campione della popolazione in studio condotta tra molti metaboliti che aveva suggerito un possibile ruolo della monolaurina nella protezione all’infezione da SARS-CoV-2.

La ricerca, finalizzata alla conferma di un ruolo di protettivo di monolaurina ha coinvolto 2712 operatori sanitari dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, monitorati per sei mesi per valutare la correlazione tra i livelli sierici di monolaurina e il rischio di infezione. Attraverso una sofisticata analisi metabolomica mirata i ricercatori hanno quantificato la monolaurina nel sangue dei partecipanti.

I risultati hanno evidenziato che livelli sierici superiori a 0,45 µg/mL erano significativamente associati a un rischio ridotto di infezione da COVID-19 sia a tre che a sei mesi di follow-up. In particolare:

  • Il 97,9% dei partecipanti con alti livelli di monolaurina è rimasto negativo al SARS-CoV-2 dopo tre mesi;
  • Il 97,4% è risultato ancora negativo dopo sei mesi.

L’analisi statistica ha confermato che individui con livelli di monolaurina al di sotto della soglia di 0,45 µg/mL avevano un rischio fino a 3,34 volte maggiore di contrarre l’infezione. L’approccio metabolomico ha permesso di identificare la monolaurina come biomarcatore di protezione nei soggetti monitorati, suggerendone un possibile impiego nella prevenzione delle infezioni virali.


Il contributo di Auxologico Piancavallo alla ricerca

centro obesità
La sede di Auxologico Piancavallo (Oggebbio - Verbania)

Auxologico Piancavallo, in particolare il Laboratorio di Medicina Traslazionale diretto dal Professor Massimo Scacchi, ha avuto un ruolo chiave in questa ricerca, partecipando attivamente all’analisi dei dati prodotti dallo studio.

Un contributo fondamentale allo studio è stato fornito dal Dott. Daniele Sola di Auxologico, che ha curato l’elaborazione dei dati e la scrittura del lavoro scientifico. Il suo ruolo è stato cruciale nell’interpretazione dei risultati e nella redazione dell’articolo pubblicato, consolidando l’importanza della ricerca traslazionale nutrizionale condotta da Auxologico.

Auxologico Piancavallo

Prospettive future

Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del ruolo dei nutrienti nella prevenzione delle malattie infettive. I risultati ottenuti aprono la strada a nuovi studi clinici sull’integrazione della monolaurina nella dieta, con l’obiettivo di valutarne l’efficacia come potenziale strategia di prevenzione contro il COVID-19 e altre infezioni virali.

Auxologico, con il suo impegno nella ricerca traslazionale e nella medicina personalizzata, conferma il proprio ruolo di primo piano nell’innovazione scientifica. L’applicazione delle tecniche metabolomiche all’ambito della prevenzione infettiva rappresenta una frontiera promettente per la salute pubblica, con potenziali implicazioni anche per altre patologie virali e infiammatorie.

La Ricerca in Auxologico