Test per valutazione sistema nervoso autonomo
Pubblicato il 12/07/2021 - Aggiornato il 23/10/2024
Il test non invasivo, serve per valutare il sistema nervoso autonomo, che controlla in modo “autonomo” il funzionamento dei nostri organi. Tale sistema è coinvolto nella patogenesi di moltissime patologie cronico-degenerative come l’ipertensione arteriosa, il diabete, la cardiopatia ischemica, la sindrome da stress. È infatti uno dei meccanismi che vengono nettamente migliorati dall’esecuzione regolare di attività fisica endurance.
Il test viene eseguito quando è necessario definire un coinvolgimento del sistema nervoso autonomo in alcune condizioni cliniche (ad esempio ipertensione arteriosa, diabete, sindrome metabolica, sindrome da stress) o quando si voglia verificare un suo miglioramento dopo percorsi terapeutici sia farmacologici che non farmacologici. Tra questi l’esercizio fisico e le tecniche di rilassamento mentale/muscolare ne sono gli esempi principali.
Lo studio del sistema nervoso autonomo in ambito clinico, e quindi con metodiche non invasive, può essere effettuato mediante analisi spettrale delle variabilità cardiovascolari. Tale tecnica si avvale della registrazione in continuo, non invasiva, di segnali biologici:
- ECG monotraccia;
- attività respiratoria;
- pressione arteriosa.
In particolare il segnale elettrocardiografico viene rilevato dal paziente mediante il posizionamento sul torace di 3 elettrodi (come per eseguire un semplice elettrocardiogramma) e il segnale respiratorio viene rilevato mediante posizionamento sul torace del paziente di una cintura in velcro contenente sensore piezoelettrico: entrambi i segnali vengono inviati in tempo reale a un computer con collegamento bluetooth, eliminando così qualsiasi rischio elettrico.
Il segnale pressorio viene rilevato mediante una sonda con trasduttore pletismografico posta al dito del paziente.
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