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Acido Folico

Pubblicato il 11/11/2021 - Aggiornato il 17/06/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

L'acido folico interviene nella sintesi del DNA e rappresenta un fattore importante nello sviluppo dell'embrione. Leggi quali sono le fonti e come raggiungere il fabbisogno giornaliero.

Dott.ssa Raffaella Cancello

Staff Centro Ambulatoriale Obesità - Auxologico Ariosto

Che cos’è l’acido folico?

L’acido folico e i folati sono due diverse forme della vitamina B9. L’acido folico è una molecola di sintesi impiegata negli integratori alimentari, i folati sono naturalmente presenti negli alimenti.
L’apporto di vitamina B9 deve essere garantito attraverso l’alimentazione o l’integrazione, perché l’organismo ne produce quantità molto limitate.

A che cosa serve?

L’acido folico riveste un ruolo essenziale nella proliferazione e differenziazione delle cellule del corpo, intervenendo nella sintesi del DNA, dell’RNA e di molte proteine. Di particolare importanza è il suo contributo allo sviluppo embrionale, rendendo consigliata la sua assunzione nelle donne in cerca di gravidanza e durante la gestazione. 

In collaborazione con le vitamine B12 e B6, l’acido folico contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, sia l’acido folico che la vitamina B12 favoriscono la produzione di globuli rossi sani e promuovono un corretto metabolismo del ferro. Ulteriori benefici dell’acido folico sono ancora oggetto di studio, con numerose ricerche che suggeriscono, ad esempio, una possibile riduzione del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.

VITAMINA B12


Quali sono le fonti di acido folico?

Gli alimenti ricchi di acido folico ,o folati, comprendono le verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, broccoli, asparagi, cavolini di Bruxelles), i legumi (piselli e fagioli), la frutta (fragole, agrumi, banane, mango, kiwi, avocado), e la frutta secca (noci, arachidi e mandorle).
Fonti di acido folico di origine animale includono le frattaglie e il fegato, il formaggio e le uova.
Inoltre, durante il processo di lavorazione, l’acido folico può essere integrato negli alimenti, per questo definiti "alimenti fortificati", come fette biscottate, cereali per la colazione e succhi di frutta.
L’acido folico di sintesi può essere assunto sotto forma di farmaco o integratore alimentare, disponibile in compresse, bustine o fiale, sia da solo che in combinazione con altri nutrienti come ferro e vitamina B12.

Qual è il fabbisogno giornaliero?

La dose raccomandata di acido folico è di 0,4 mg al giorno. Per le donne in età fertile che pianificano una gravidanza o non escludono questa possibilità, e per le donne in gravidanza, la dose consigliata è di 0,6 mg al giorno. Durante l'allattamento, il fabbisogno giornaliero è di 0,5 mg.

L’acido folico può essere assunto indistintamente prima o dopo i pasti.

DIETA MEDITERRANEA


Quali sono i sintomi e le conseguenze della carenza di acido folico?

La carenza di acido folico può condurre all’anemia megaloblastica, una patologia del sangue caratterizzata da sintomi quali stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mal di testa, palpitazioni e affanno. In aggiunta, la carenza di acido folico può provocare la comparsa di lesioni sulla lingua e all’interno della bocca.

Secondo alcune ricerche, la carenza di acido folico potrebbe costituire un fattore di rischio per la depressione e per i disturbi dello spettro autistico.

L'omissione nell'assunzione delle dosi consigliate di acido folico prima del concepimento e durante i primi tre mesi di gestazione può risultare in un parto prematuro, un peso ridotto alla nascita e avere impatti negativi sullo sviluppo del sistema nervoso del feto. La mancanza di acido folico aumenta notevolmente il rischio di difetti del tubo neurale, come la spina bifida, l'anencefalia (sviluppo incompleto o assente del cervello) e l'encefalocele (malformazione dell’encefalo).

Quali sono i fattori di rischio della sua carenza?

Diversi fattori possono compromettere l’assorbimento di acido folico o aumentarne il fabbisogno. Tra questi, vi sono l’assunzione di specifici farmaci (barbiturici, estroprogestinici), il consumo eccessivo di alcol, e patologie come il diabete mellito insulinodipendente, la celiachia, le malattie infiammatorie intestinali, le sindromi da malassorbimento e la mutazione del gene MTHFR, coinvolto nel metabolismo dei folati.


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