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Acido Folico (Vitamina B9)

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Pubblicato il 11/11/2021 - Aggiornato il 26/02/2025

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

L'acido folico (o Vitamina B9) interviene nella sintesi del DNA e rappresenta un fattore importante nello sviluppo dell'embrione. Leggi quali sono le fonti e come raggiungere il fabbisogno giornaliero.

Dott.ssa Raffaella Cancello

Staff Centro Ambulatoriale Obesità - Auxologico Ariosto

Che cos’è l’acido folico?

L’acido folico (o vitamina B9) e i folati sono due diverse forme della vitamina B9. L’acido folico è una molecola di sintesi impiegata negli integratori alimentari, i folati sono naturalmente presenti negli alimenti.
L’apporto di vitamina B9 deve essere garantito attraverso l’alimentazione o l’integrazione, perché l’organismo ne produce quantità molto limitate.

A che cosa serve?

L’acido folico riveste un ruolo essenziale nella proliferazione e differenziazione delle cellule del corpo, intervenendo nella sintesi del DNA, dell’RNA e di molte proteine. Di particolare importanza è il suo contributo allo sviluppo embrionale, rendendo consigliata la sua assunzione nelle donne in cerca di gravidanza e durante la gestazione. 

In collaborazione con le vitamine B12 e B6, l’acido folico contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, sia l’acido folico che la vitamina B12 favoriscono la produzione di globuli rossi sani e promuovono un corretto metabolismo del ferro. Ulteriori benefici dell’acido folico sono ancora oggetto di studio, con numerose ricerche che suggeriscono, ad esempio, una possibile riduzione del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.

VITAMINA B12


Quali sono le fonti di acido folico?

Gli alimenti ricchi di acido folico ,o folati, comprendono le verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, broccoli, asparagi, cavolini di Bruxelles), i legumi (piselli e fagioli), la frutta (fragole, agrumi, banane, mango, kiwi, avocado), e la frutta secca (noci, arachidi e mandorle).
Fonti di acido folico di origine animale includono le frattaglie e il fegato, il formaggio e le uova.
Inoltre, durante il processo di lavorazione, l’acido folico può essere integrato negli alimenti, per questo definiti "alimenti fortificati", come fette biscottate, cereali per la colazione e succhi di frutta.
L’acido folico di sintesi può essere assunto sotto forma di farmaco o integratore alimentare, disponibile in compresse, bustine o fiale, sia da solo che in combinazione con altri nutrienti come ferro e vitamina B12.

Qual è il fabbisogno giornaliero?

La dose raccomandata di acido folico è di 0,4 mg al giorno. Per le donne in età fertile che pianificano una gravidanza o non escludono questa possibilità, e per le donne in gravidanza, la dose consigliata è di 0,6 mg al giorno. Durante l'allattamento, il fabbisogno giornaliero è di 0,5 mg.

L’acido folico può essere assunto indistintamente prima o dopo i pasti.

DIETA MEDITERRANEA


Carenza acido folico: sintomi e conseguenze

La carenza di acido folico può condurre all’anemia megaloblastica, una patologia del sangue caratterizzata da sintomi quali stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mal di testa, palpitazioni e affanno. In aggiunta, la carenza di acido folico può provocare la comparsa di lesioni sulla lingua e all’interno della bocca.

Secondo alcune ricerche, la carenza di acido folico potrebbe costituire un fattore di rischio per la depressione e per i disturbi dello spettro autistico.

L'omissione nell'assunzione delle dosi consigliate di acido folico prima del concepimento e durante i primi tre mesi di gestazione può risultare in un parto prematuro, un peso ridotto alla nascita e avere impatti negativi sullo sviluppo del sistema nervoso del feto. La mancanza di acido folico aumenta notevolmente il rischio di difetti del tubo neurale, come la spina bifida, l'anencefalia (sviluppo incompleto o assente del cervello) e l'encefalocele (malformazione dell’encefalo).

Carenza acido folico e fattori di rischio

Diversi fattori possono compromettere l’assorbimento di acido folico o aumentarne il fabbisogno. Tra questi, vi sono l’assunzione di specifici farmaci (barbiturici, estroprogestinici), il consumo eccessivo di alcol, e patologie come il diabete mellito insulinodipendente, la celiachia, le malattie infiammatorie intestinali, le sindromi da malassorbimento e la mutazione del gene MTHFR, coinvolto nel metabolismo dei folati.


Acido folico: le domande frequenti

A cosa serve assumere acido folico?

L'acido folico è importante per la sintesi del DNA e per la formazione dei globuli rossi del sangue. È particolarmente cruciale durante la gravidanza per il corretto sviluppo del tubo neurale del feto. Inoltre, non si esclude la possibilità che possa intervenire anche nella prevenzione di altri difetti e malformazioni congenite, come la labio-palatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti. Adeguati livelli di acido folico contribuiscono a prevenire altre situazioni di rischio alla salute. La sua presenza infatti abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarto.

Qual è l’alimento più ricco di acido folico?

La quantità di acido folico introdotto con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata. L’acido folico è particolarmente abbondante nel lievito di birra (1320 mg/100gr), nelle verdure di colore verde (fagiolini, asparagi, broccoli, bietola, carciofi, rucola, spinaci), nel tuorlo d’uovo e nei legumi (ceci, fave e fagioli borlotti), agrumi e cereali integrali.  Bisogna tenere in considerazione che il processo di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti può distruggere gran parte dell’acido folico presente nei cibi, dato che si tratta di vitamine idrosolubili, sensibili al calore, alla luce, all’aria e all’acidità. Molti prodotti dell’industria alimentare sono “fortificati” ed arricchiti in acido folico.

A cosa porta la carenza di Acido Folico?

La carenza di acido folico può condurre ad anemia megaloblastica, una patologia del sangue caratterizzata da sintomi quali stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mal di testa, palpitazioni e affanno. Una carenza prolungata di acido folico può anche influire sulla salute mentale, portando a sintomi come depressione, irritabilità, confusione e, nei casi più gravi, a problemi cognitivi.

Quali sono le cause della carenza di Acido folico?

Una riduzione dell’assorbimento di acido folico e un conseguente aumento del fabbisogno, possono derivare da un elevato consumo di alcol, dal diabete mellito insulino-dipendente, dalla celiachia, da patologie da malassorbimento intestinale o da alcune specifiche varianti genetiche coinvolti nel metabolismo dei folati (gene MTHFR, metilene-tetraidrofolato-reduttasi recettore dei folati). Anche l’assunzione di alcuni farmaci (come barbiturici, estroprogestinici) può contribuire allo stato di carenza.

Come capire se ho bisogno di acido folico?

Sintomi comuni di carenza di acido folico sono affaticamento, pallore (solitamente a causa dell'anemia che accompagna la carenza di folati), difficoltà di concentrazione e confusione mentale, problemi digestivi (perdita di appetito, diarrea o gonfiore possono essere segni di carenza). Importante parlarne col proprio medico e programmare un prelievo di sangue per effettuare il dosaggio dei livelli di questa vitamina nel sangue. In caso di deficit assumere una integrazione ad hoc.


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