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Lenti a contatto e Covid-19

Pubblicato il 06/05/2020 - Aggiornato il 10/10/2024

Dott.ssa Laura Primavera

Staff U.O. Oculistica - Auxologico Capitanio

SI PUÒ TRASMETTERE IL CORONAVIRUS ATTRAVERSO LE LACRIME?

Sempre più persone ricorrono alle lenti a contatto per correggere i difetti della vista. Tuttavia, non si tratta di una pratica priva di rischi, spesso poco conosciuti o sottovalutati. Ci sono informazioni che tutti i portatori di lenti a contatto dovrebbero conoscere e indicazioni precise da seguire soprattutto in questo periodo di pandemia da COVID-19.

Sebbene la trasmissione uomo-uomo del virus SARS-CoV-2 avviene principalmente per via respiratoria attraverso droplets, altre vie di trasmissione sono attualmente in studio; tra queste la trasmissione attraverso le lacrime.

L’infiammazione della congiuntiva è, infatti, una delle manifestazioni da COVID-19 come nel caso di infezioni da altri Coronavirus.

Il primo medico a lanciare l’allarme per COVID-19 è stato proprio un oculista cinese di 34 anni, Li Wenliang, deceduto successivamente a causa del virus.

L'OCCHIO È UNA PORTA DI INGRESSO PER IL VIRUS?

L’esposizione oculare non protetta è stata ritenuta responsabile dei contagi da COVID-19 verificatisi nel Wuhan Fever Clinic in gennaio 2020. Evidenziando come l’occhio possa essere una potenziale porta di ingresso per il virus.

Inoltre, secondo un articolo recentemente pubblicato su “Journal of Medical Virology”, si è osservato come, dopo aver analizzato i secreti congiuntivali di 30 pazienti con Coronavirus, il SARS-CoV-2 RNA fosse presente solamente nei secreti congiuntivali dell’unico paziente con congiuntivite.

Anche un recente case report pubblicato dall’Istituto Spallanzani di Roma su “Annals of Internal Medicine” ha riscontrato la presenza di Coronavirus nelle secrezioni oculari. Il riscontro dell’RNA virale in questo caso si è avuto non solo durante la fase attiva della congiuntivite ma anche dopo la sua apparente risoluzione e dopo la negativizzazione dei tamponi nasali. Ciò fa ipotizzare l’occhio non solo come una porta d’ingresso per il virus ma anche come una possibile fonte di contagio.

Ulteriori studi sono comunque necessari per stabilire il potenziale infettivo di SARS-CoV-2 RNA riscontrato nei campioni oculari e stabilire se la trasmissione possa avvenire attraverso i secreti oculari.

È importante quindi segnalare al proprio oculista sintomi quali arrossamento, bruciore, secrezione oculare e iperlacrimazione.

È SICURO UTILIZZARE LENTI A CONTATTO DURANTE LA PANDEMIA DA COVID-19?

I produttori di lenti a contatto sottolineano che seguono rigide misure di sicurezza necessarie per la fabbricazione di dispositivi medici, in ambienti puliti, sicuri e attraverso processi automatizzati.

Gli elevati standard d'igiene richiesti nei loro stabilimenti prevedono l'utilizzo di speciali camici, cuffiette e copriscarpe, così come di mascherine per tutto il personale.

La fabbricazione delle lenti a contatto è inoltre operata totalmente da macchinari appositi, per cui non vi è contatto diretto fra la merce e il personale.

IL VIRUS PUÒ SOPRAVVIVERE SULLA SUPERFICIE DELLE LENTI A CONTATTO?

Un articolo pubblicato su “Journal of Hospital Infection”, a inizio febbraio 2020, dedicato alla persistenza dei Coronavirus su materiali sintetici ha evidenziato che il tempo di sopravvivenza medio del Coronavirus sul silicone, materiale di cui sono costituite la maggior parte di lenti a contatto, è di 5 giorni. Ciò ha creato allarme negli utilizzatori di lenti a contatto.

QUALI SONO QUINDI LE RACCOMANDAZIONI PER I PORTATORI DI LENTI A CONTATTO DURANTE LA PANDEMIA DA COVID-19?

Dal momento che le lenti a contatto si applicano con le mani, veicolo di trasmissione del virus, sarebbe opportuno utilizzarle il meno possibile.

Nel caso in cui ciò non fosse possibile, si consiglia di abbandonare l’utilizzo di lenti a contatto multiuso e utilizzare unicamente lenti a contatto giornaliere.

L’uso di lenti a contatto giornaliere è comunque sempre preferibile a quelle multiuso.

Le lenti a contatto dovranno essere applicate dopo un accurato lavaggio delle mani per almeno 40-60 secondi, attenendosi scrupolosamente alle consuete norme igieniche. Durante la giornata è inoltre opportuno evitare di toccarsi il viso, naso, bocca e nello specifico gli occhi ed è consigliato lavare frequentemente le mani.

Rimane assolutamente controindicato l’utilizzo di lenti a contatto in presenza di irritazione, bruciore, secrezione oculare e anche in presenza di soli sintomi di natura simil-influenzale.

È inoltre da sconsigliare in questo periodo l’utilizzo di lenti a contatto colorate.

QUALI SONO LE RACCOMANDAZIONI GENERALI PER I PORTATORI DI LENTI A CONTATTO?

Prima di iniziare a utilizzare lenti a contatto è opportuno effettuare una visita presso il proprio oculista per verificare di avere le caratteristiche adeguate ed escludere patologie come il cheratocono che richiede lenti a contatto rigide gas permeabili o un trattamento specifico.

Gli esami da effettuare in questo caso sono la biomicroscopia endoteliale, la topografia corneale e lo studio del film lacrimale.

Il portatore di lenti a contatto dovrà poi effettuare periodici controlli oculistici. Ciò è ancora più importante in questo periodo in cui sono frequenti le congiuntiviti allergiche, si iniziano ad accendere i condizionatori, si indossa spesso la mascherina ed è incrementato lo smart-working.

Bisogna inoltre evitare di portare lenti a contatto per l’intera giornata e prevedere ogni giorno qualche ora di riposo con occhiali, se possibile anche qualche giorno a settimana.

OCULISTICA IN AUXOLOGICO

In Auxologico è presente un centro dedicato allo studio della superficie oculare con oculisti specializzati e strumentazione di ultima generazione quale l’MS-39 della CSO. Il centro offre la possibilità di effettuare uno screening della superficie oculare, stabilire la possibilità di utilizzare lenti a contatto ed eventualmente consigliare l’adeguata terapia in caso di disturbi della superficie oculare.

L'attività clinica di Oculistica e Chirurgia Oculistica di Auxologico copre in modo completo tutte le esigenze legate alla salute e al buon funzionamento dell’occhio.
Presso tutte le sedi di Auxologico possono essere effettuate le visite oculistiche e gli esami diagnostici oftalmologici, che vengono eseguiti con strumentazioni moderne e ad alta precisione.
Numerosi sono i centri specialistici per la cura di patologie specifiche: dal Centro Glaucoma al Centro Oftalmologia Pediatrica, dalla Neuroftalmologia e l'Elettrofisiologia Oculare all’ipovisione.

Presso la sede dell'Ospedale Capitanio si svolge l’attività chirurgica, che riguarda tutte le patologie dell'occhio (cataratta, retina, glaucoma, cornea).

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Articolo del 06/05/2020.