Salta al contenuto principale

Grande obesità

Sei in AUXOLOGICO

 Grande obesità
Prenota subito

A cura di

Dott.ssa Amelia Brunani

Direttore U.O. Recupero e Riabilitazione Funzionale - Auxologico Piancavallo

Direttore U.O. Medicina Riabilitativa - Piancavallo - Auxologico Piancavallo

Grande obesità: definizione

I pazienti affetti da grande (o anche grave o severa obesità) hanno un indice di massa corporea (IMC o BMI) superiore a 40kg/m2. Questo indice, che è il rapporto tra peso e altezza al quadrato (kg/m2), è riconosciuto a livello internazionale come indicatore del grado di obesità: lieve tra 30 e 35kg/m2, media tra 35 e 40kg/m2 e severa sopra i 40kg/m2.


Grandi obesi e rischi clinici

Questa condizione clinica si associa alla presenza di una o più patologie (complicanze) quali cardiopatia ipertensiva, sindrome delle apnee del sonno, bronchite cronica ostruttiva, diabete mellito tipo 2 con possibili complicanze renali e vascolari, epatosteatosi e osteoartriti. Inoltre è presente una predisposizione all’insorgenza di patologie neoplastiche (es: al fegato, colon mammella). Tutto ciò contribuisce all’ aumento del tasso di mortalità, già elevato nell’obesità lieve ma che aumento progressivamente secondo il BMI.


Quali sono le cause della grande obesità?

Le cause dell’obesità severa non differiscono da quelle dell’obesità in generale (genetiche, endocrine, metaboliche, iatrogene) ma spesso l’evoluzione verso l’elevato grado di obesità è il risultato della difficoltà da parte del paziente della gestione della propria salute; non è in grado di avviare e mantenere un percorso di cura adeguato per motivi personali, famigliari e ambientali (anche lavorativi). A questa situazione si aggiunge la difficoltà di gestione delle possibili complicanze. È frequente in questi pazienti il riscontro di un’alimentazione disfunzionale (pur non eccessiva ma con disordini alimentari per qualità e distribuzione degli alimenti), una scarsa mobilizzazione (sedentarietà e mancanza di attività fisica), fino all’allettamento e un ritiro sociale (per difficoltà di relazioni sociali).

Leggi anche: Obesità, come prevenirla


Grandi obesi, limitazioni funzionali

L’elevato grado di obesità e la presenza di masse adipose eccessive, la comparsa, anche in età giovanile, di patologie da carico articolare, portano allo sviluppo di disabilità. Sono infatti presenti difficoltà nelle attività della vita quotidiana (igiene personale, vestirsi, uso di mezzi pubblici) che riducono anche le attività sociali, sia famigliari che lavorative. Ciò contribuisce al peggioramento delle condizioni psicologiche e allo sviluppo di malattie psichiatriche.

Per approfondire: Obesità infantile e in adolescenza


Obesità grave, le terapie

La gestione dei pazienti affetti da obesità severa coinvolge i familiari (caregiver), i medici di base, diversi specialisti spesso anche in ambito socio assistenziale. Per tale motivo esistono percorsi diagnostici per un corretto inquadramento delle problematiche cliniche del paziente e terapeutici per valutare l’opzione terapeutica più adeguata. Tali percorsi che riguardano anche l’obesità in genere possono essere effettuati sia a livello ambulatoriale che in regime di ricovero. La loro efficacia nel miglioramento dell’obesità e delle sue complicanze diventa un intervento preventivo della progressione verso l’obesità severa.

Per approfondire: L'obesità infantile in Italia


Obesità grave, la diagnosi

Poiché le cause dell’obesità e di quella severa in particolare possono essere multiple e se associate possono aggravare il quadro clinico, è molto importante che venga fatto un inquadramento diagnostico del grado di obesità e l’individuazione di tutte le malattie associate per poter avviare un programma d’intervento che sia integrato. Il paziente và seguito anche da più specialisti in grado di monitorare i diversi interventi e supportarlo nelle diverse strategie terapeutiche.     

I principali interventi terapeutici nella terapia dell’obesità severa sono:

  • l’impostazione di una corretta alimentazione in relazione all’età, sesso, BMI e patologie associate. L’obiettivo di tale intervento è la perdita di peso che deve avvenire attraverso il recupero di un rapporto fisiologico con il cibo (quantità e distribuzione adeguate alle esigenze del paziente) in tempi tali da permettere al paziente un adeguamento fisico e psicologico;
  • un esercizio fisico aerobico anche con l’aiuto di un fisioterapista, quando necessario, per un recupero della propria funzionalità motoria corporeo (funzione articolare e muscolare);
  • un supporto psicologico per superare gli ostacoli al cambiamento di vita e sviluppare una motivazione persistente.

Obesità "severa" e terapia farmacologica

Oltre all’Orlistat, già in commercio che agisce riducendo l’assorbimento di grassi, negli ultimi anni sono stati autorizzati dall’AIFA per il trattamento dell’obesità (con BMI >30kg/m2 o >27kg/m2 con complicanze) gli analoghi del GLP1 (liraglutide e semaglutide) e l’associazione di bupropione/naltrexone. Per il primo gruppo il loro meccanismo d’azione è quello di aumentare il senso di ripienezza gastrica e riducono la sensazione di fame. L’associazione bupropione/naltrexone agisce invece agisce riducendo la sensazione di fame e stimolando il metabolismo energetico. Questi farmaci possono essere prescritti dallo specialista (dietologo, endocrinologo ed internista) ma non sono dispensati dal SSN. L’obiettivo della terapia farmacologica è quella di favorire la perdita di peso in associazione agli altri interventi terapeutici e può favorire il mantenimento della perdita di peso.


Grande obesità e chirurgia bariatrica

Un’opzione terapeutica importante per i pazienti da obesità severa è la chirurgia bariatrica. Esistono diversi tipi di intervento (restrittivo o malassorbitivo) che hanno indicazioni specifiche in relazione al grado di obesità e alle complicanze presenti. Il paziente deve ricevere informazioni corrette sul tipo di intervento e sulle difficoltà che dovrà affrontare. Poiché tale percorso comporta una scelta anche da parte del paziente per possibili modifiche nel suo stile di vita dopo l’intervento, è importante che il paziente venga preparato con un inquadramento clinico delle sue patologie (es: disturbo del comportamento alimentare, apnee del sonno, ernia iatale, ulcera gastrica, epatosteatosi), un iniziale calo ponderale (per ridurre i rischi operatori) e un supporto psicologico (per affrontare i cambiamenti dello stile di vita post-intervento). Anche nel post-ricovero è importante che il paziente segua le indicazioni nutrizionali rispettando i tempi di svezzamento ed effettui regolari controlli chirurgici.

I pazienti con obesità severa possono trovarsi anche nella necessità di affrontare interventi di natura ortopedica (es: protesi articolari), vascolari (ulcere agli arti inferiori) o addominali (ernie ombelicali) per cui è necessario un calo ponderale con conseguenze recupero funzionale e miglioramento delle condizioni cliniche associate per ridurre i rischi intra e post-operatori.

Leggi anche: Cura Obesità, un'eccellenza di Auxologico


Centri specializzati sull'obesità

In Italia esistono diversi Centri specializzati per la cura dell’Obesità che fanno riferimento alla Società Italiana per lo studio dell’Obesità (SIO) che condividono Linee Guida Nazionali e Internazionali per l’inquadramento delle necessità assistenziali del paziente con obesità e per sempre aggiornati piani terapeutici. In tale elenco è inserito anche Auxologico in tutte le sue sedi.

Leggi anche: Obesità infantile: il metodo Piancavallo


La cura della grande obesità in Auxologico

Grazie alla presenza di diverse strutture, Auxologico offre di percorsi ambulatoriali, MAC e ricoveri acuti e riabilitativi per pazienti affetti da obesità con diversi livelli di BMI e complicanze. In particolare, presso la sede di Piancavallo (VB) ricovera pazienti affetti da obesità severa. L’ospedale è organizzato per un percorso di diagnosi differenziale e diversi percorsi riabilitativi che prevede l’intervento di tipo nutrizionale, motorio e psicologico. Dopo valutazione da parte del medico viene impostato dalla dietista uno schema nutrizionale che tiene conto dei fabbisogni e delle patologie presenti, anche con l’obiettivo di correggere condotte alimentari sbagliate. L’attività motoria e la fisioterapia sono impostate dal Fisiatra. Una valutazione psicologica evidenzia la necessità di avviare gruppi psicoeducativi, supporto individuale o psichiatrico. Il monitoraggio delle condizioni cliniche e l’assistenza infermieristica sono garantiti all’interno delle diverse Unità Operative secondo le diverse tipologie di riabilitazione. Un Servizio Sociale può supportare i pazienti e i famigliari nell’orientamento post-ricovero. 

Centro Ospedaliero Obesità


IL CENTRO OBESITÀ DI AUXOLOGICO

Il Centro Ambulatoriale Obesità di Auxologico è presente in Lombardia e in Piemonte e svolge un'attività clinica di alta specializzazione per il trattamento della grande obesità e delle sue complicanze, che possono portare a problemi di salute anche invalidanti e colpire pesantemente la vita lavorativa e sociale e la sfera affettiva. 

Auxologico può contare in questo campo su un’esperienza pluridecennale in questo settore, una vastissima casistica clinica, un’attività di ricerca scientifica di livello internazionale, e sull'utilizzo di procedure e tecnologie all'avanguardia e di protocolli diagnostici-terapeutici avanzati che si basano sulle più recenti linee guida per la riabilitazione dell'obesità.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI