Neurologo: cosa cura con la medicina digitale
Pubblicato il 19/11/2024 - Aggiornato il 20/11/2024
In Auxologico ci impegniamo a rendere la Neurologia sempre più all'avanguardia, integrando progressivamente tecnologie avanzate nella pratica clinica e rinnovando costantemente il nostro approccio. Il nostro obiettivo è creare un sistema di cura che metta davvero al centro il paziente e le sue esigenze specifiche.
La digitalizzazione può essere un mezzo per rendere la cura più umana, personalizzata, accessibile e il desiderio è quello di avvicinare l’assistenza alle necessità individuali dei pazienti, rendendo i percorsi di diagnosi e trattamento sempre più moderni, efficienti e orientati al futuro.
Questo è lo spirito con cui la Dott.ssa Narghes Calcagno e il Dott. Alessio Maranzano dell’Unità Operativa di Neurologia di Auxologico San Luca, guidata dal Prof. Nicola Ticozzi, hanno conseguito la Certificazione in Neurologia Digitale promossa dalla Società Italiana di Neurologia nel mese di ottobre 2024. In questo articolo descrivono i risvolti clinici della nuova competenza acquisita.
Neurologi esperti in medicina digitale
La Certificazione in Neurologia Digitale ha previsto l’approfondimento di tre macroaree principali:
- Applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito medico sia clinico sia di ricerca;
- Telemedicina e nuove prospettive di relazione medico-paziente;
- Sviluppo di nuove tecnologie digitali per la raccolta di dati clinici, per il monitoraggio di parametri selezionati al domicilio (real-life) e per finalità di trattamento (digital therapy).
Le lezioni hanno avuto una matrice giuridica, sociale e filosofica finalizzate all’approfondimento di quegli aspetti non strettamente medici relativi ai possibili conflitti etico-morali connaturati all’impiego dell’intelligenza artificiale nella società moderna, in modo da fornire una preparazione a 360° sul tema.
Il corso è stato tenuto da vari esperti sul tema mettendo insieme professionisti di diverse specializzazioni:
- medici;
- ingegneri;
- data scientists;
- giuristi;
- psicologi;
- scrittori.
Neurologia Digitale a Milano
Le competenze acquisite aprono la strada a nuove modalità di diagnosi e trattamento delle patologie neurologiche.
Digitalizzazione
La progressiva digitalizzazione permetterà di rendere le diagnosi più rapide e accurate, grazie all’uso di intelligenze artificiali in grado di analizzare grandi quantità di dati clinici, come neuroimmagini e parametri raccolti da dispositivi indossabili. Questa capacità potrebbe, in futuro, consentire di individuare precocemente segni di malattie neurologiche, offrendo l’opportunità di anticipare gli interventi.
Personalizzazione delle terapie
Grazie al monitoraggio in tempo reale dei pazienti tramite dispositivi “wearable”, è possibile adattare i trattamenti in base alle loro specifiche risposte, migliorando così l’efficacia.
Teleriabilitazione
La teleriabilitazione rappresenta un’ulteriore prospettiva significativa: supportare i pazienti da remoto con programmi di esercizi personalizzati, supervisionati da professionisti sanitari, apre scenari per una continuità assistenziale più accessibile e sostenibile, anche per chi vive in aree remote o presenta difficoltà motorie.
Cybersecurity
Le competenze in questo ambito sono cruciali per garantire la protezione dei dati sensibili, rispettare le normative vigenti e rafforzare la fiducia tra medico e paziente, specialmente in un contesto sempre più digitale.
Neurologo digitale per le Malattie Neurodegenerative
Un aspetto fondamentale del lavoro dell’U.O. di Neurologia è la ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative, che in Auxologico portiamo avanti con dedizione. Le tecnologie digitali rappresentano un’opportunità straordinaria per approfondire la comprensione dei meccanismi biologici alla base di queste patologie e per lo sviluppo di nuove terapie.
Grazie all’utilizzo di strumenti come l’intelligenza artificiale siamo in grado di analizzare grandi quantità di dati, identificando pattern e correlazioni che guidano la definizione di nuovi approcci terapeutici. Questa integrazione consente di studiare con maggiore precisione le basi molecolari delle malattie, offrendo nuove prospettive per trattamenti mirati ed efficaci, contribuendo così a migliorare la qualità della ricerca e le speranze per i pazienti.
Leggi anche: Malattie Neurodegenerative
Medicina digitale applicata
Le potenziali applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito medico sono molteplici, questi sono i principali esempi attivi in Italia.
Dati sintetici
L’intelligenza artificiale permette di generare, mediante l’applicazione di algoritmi applicati ad una coorte di pazienti preesistente, dati non reali ascrivibili ad una sorta di coorte virtuale che riproduce fedelmente le caratteristiche della coorte oggetto di studio. I dati sintetici hanno un notevole impatto in ambito di ricerca in quanto permettono di produrre delle coorte di studio più ampie e di evidenziare degli effetti che altrimenti non sarebbero visibili statisticamente in coorti più piccole. Inoltre, qualora vi siano dei dati mancanti ma essenziali per uno studio, questi possono appunto essere colmati o sostituiti da dati sintetici, rafforzando le caratteristiche del campione oggetto di studio.
Brain Twin
Il Brain Twin, ossia di un gemello digitale, permette di riprodurre in digitale, tramite potenti software di elaborazione computazionale, un sistema biofisico per studiare in un ambiente controllato le sue caratteristiche. La creazione di una rete neuronale artificiale permette infatti di studiare la relazione tra struttura cerebrale e funzione permettendo di compiere dei passi in avanti nella comprensione delle malattie neurologiche più complesse
Trial decentralizzati
La digitalizzazione del rapporto medico paziente permette di superare le difficoltà legate alle distanze geografiche dei pazienti che si recano presso un centro di riferimento di terzo livello - come per esempio il Centro SLA e Malattie del Motoneurone di Auxologico - come fuori regione.
Un esempio è rappresentato dai cosiddetti trial decentralizzati in cui la somministrazione della terapia sperimentale, il monitoraggio clinico e la raccolta dei dati avviene interamente o in parte per via remota permettendo l’inclusione dei pazienti geograficamente lontani.
Digital Therapy
Sono stati realizzati prodotti digitali che assolvono le stesse funzioni di un farmaco. Un esempio è rappresentato dall’app per smartphone per il trattamento dell’insonnia, per fornire una terapia cognitivo-comportamentale digitale su misura. Alcuni di questi applicativi sono già stati approvati all'estero e un’applicazione analoga verrà a breve prodotta in Italia.
Leggi anche: SLA: dalla stimolazione cerebrale non invasiva una speranza per rallentare la malattia
Quando rivolgersi al neurologo digitale
Il Dott. Maranzano e la Dott.ssa Calcagno infine ci spiegano perché quella del Neurologo Digitale non è una professione del futuro ma del presente.
Secondo il Dott. Maranzano:
L’avvento dell’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione senza precedenti in ambito tecnologico con delle conseguenze importanti in ambito medico. Nello specifico, l’intelligenza artificiale porterà progressivamente ad una ridefinizione della medicina e del ruolo del medico. Come ripetuto più volte nel corso, il lavoro del medico non verrà sostituito dall’ intelligenza artificiale bensì dal medico che saprà usare l’intelligenza artificiale.
La Dott.ssa Calcagno aggiunge:
Come neurologa e ricercatrice, credo profondamente nel potere dell’innovazione per migliorare la vita dei pazienti. Patologie neurologiche come Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica richiedono un’assistenza continua che non può fermarsi alla fine di una visita. La certificazione mi ha permesso di esplorare come la digitalizzazione possa trasformare il modo in cui ci prendiamo cura dei nostri pazienti. Il medico nell'era della medicina digitale sarà responsabile non solo dell’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, ma anche della loro validazione e del loro adattamento alle esigenze dei pazienti, garantendo trasparenza ed eticità per migliorare la prevenzione e l’educazione sanitaria. La competenza digitale è essenziale per superare sfide come l’eleggibilità dei pazienti per la telemedicina, la gestione del consenso e la sostenibilità organizzativa, assicurando che l’innovazione tecnologica migliori concretamente l’esperienza di cura e la qualità della medicina.
L'UNITA' OPERATIVA DI NEUROLOGIA DI AUXOLOGICO MOSE' BIANCHI
La Neurologia è un ambito di eccellenza clinica e di ricerca in Auxologico, dove è presente anche l'attività di ricovero ospedaliero. L’Unità Operativa di Neurologia presso Auxologico Mosè Bianchi, a direzione universitaria, è sede convenzionata della Scuola di Specialità di Neurologia dell’Università degli Studi di Milano.
L’Unità Operativa è centro di riferimento nazionale per la sclerosi laterale amiotrofica e le altre malattie del motoneurone.
Inoltre è sede di ricerca distaccata del Centro Dino Ferrari per la Diagnosi e la Terapia delle Malattie Neuromuscolari e Neurodegenerative dell’Università degli Studi di Milano.
L’attività ambulatoriale viene svolta presso tutte le sedi di Auxologico di Lombardia e Piemonte, dove sono disponibili le strumentazioni di diagnostica per immagini, neurofisiologia e le valutazioni neuropsicologiche necessarie per il più corretto inquadramento diagnostico. Il Centro Trial Clinici fornisce, infine, i più moderni approcci terapeutici in seno a studi clinici di nuove molecole di potenziale impatto clinico. Una équipe dedicata tratta le patologie motoneuronali legate a geni mutati con nuovi approcci di terapia genica.