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Come Smettere di russare? Scopri il Centro Roncopatia di Milano

Pubblicato il 31/07/2024 - Aggiornato il 10/09/2024

Dott. Fabrizio Salamanca

Direttore Centro Roncopatia

Auxologico arricchisce la propria offerta sanitaria con il Centro Roncopatia. Dedicato alle persone che soffrono di disturbi respiratori durante il sonno, come il russamento o le apnee ostruttive, è guidato dal Dott. Fabrizio Salamanca, otorinolaringoiatra e chirurgo noto a livello nazionale e internazionale.

Un ruolo determinante è ricoperto dall’esame Sleep Endoscopy: questo speciale tipo di endoscopia viene svolto durante una sessione di sonno farmacologicamente indotto di circa 15 minuti, nel corso della quale l’équipe del Dott. Salamanca è in grado di stabilire la terapia definitiva per ogni paziente.


Russare: pochi ne parlano, molti ne soffrono

«Sì. Secondo uno studio del 2019, in Italia una persona su due russa», spiega il Dott. Fabrizio Salamanca.

«Il russamento è la vibrazione rumorosa di alcune strutture molli delle prime vie aeree. Durante la veglia, di giorno, i muscoli dell’orofaringe collassabile (un tratto in comune tra la via aerea e la via digestiva) sono comandati dalla corteccia cerebrale e per questo non russiamo e non andiamo in apnea. Durante il sonno invece il comando di questi muscoli dalla corteccia cerebrale passa al tronco encefalico, una parte primitiva del nostro cervello non adatta a comandare l’orofaringe collassabile». 

Le strutture che si rilassano e possono “collassare” sono:

  • il palato molle
  • le tonsille
  • l’orofaringe
  • l’ugola
  • la base della lingua
  • le tonsille linguali
  • l’epiglottide
  • le pliche faringee
  • l’ipofaringe

«Quando queste strutture si rilassano sempre di più e restringono il lume aereo, fino a bloccare il respiro, inizia l’apnea ostruttiva del sonno che viene considerata tale se l’interruzione del respiro dura almeno 10 secondi». 

I fattori di rischio che possono contribuire all'insorgenza delle apnee ostruttive del sonno sono:


Chi soffre di russamento e di apnee ostruttive del sonno?

«In 34 anni ho visto cambiare molto l’utenza. All’inizio ricevevo solo pazienti uomini, accompagnati dalle mogli, e chiedevano di risolvere solo il problema del russamento

Con il passare degli anni i pazienti, sempre in maggioranza uomini, hanno iniziato a chiedere una soluzione per le apnee ostruttive del sonno. Durante le visite mi spiegavano che erano diventati ipertesi e che di notte si svegliavano all’improvviso con un senso di soffocamento. Durante la giornata lamentavano una forte sonnolenza e spossatezza, anzi più dormivano più si sentivano stanchi. 

Da una decina d’anni ho iniziato a visitare sempre più pazienti donne. Sono preparate sull’argomento, hanno ricevuto una prima diagnosi e mi presentano già esami documentati. Il disturbo del russamento le mette in imbarazzo e crea loro problemi relazionali». 

Chi soffre di apnee ostruttive del sonno può lamentare diversi disturbi e patologie:

  • ipertensione;
  • aritmie;
  • stanchezza al risveglio
  • sonnolenza diurna;
  • perdita di memoria e della concentrazione;
  • inefficienza al lavoro;
  • calo del desiderio sessuale;
  • nicturia.

Sleep Endoscopy: la soluzione terapeutica in un solo esame?

«L’esame dura circa 15 minuti, anche meno, e negli anni ne ho eseguiti più di 3.000.
Il paziente assume una sedazione e si addormenta lentamente, mentre ha sulla fronte degli elettrodi che ci danno il valore del suo livello di sonno. 

Quando è in stato di sedazione registriamo un video endoscopico delle prime vie aeree, da cui osserviamo i diversi tipi di russamento e di apnea ostruttiva:

  • rileviamo il livello anatomico coinvolto
  • valutiamo la modalità di vibrazione-apnea (es. circolare, antero-posteriore, trasversale…)
  • se vi è anche associato il russamento secretivo (saliva o muco)

Se il paziente è apnoico lentamente inizierà ad andare in apnea e sarà possibile osservare se il punto di ostruzione è singolo o multilivello, oppure se il punto di russamento è lo stesso dell’apnea ostruttiva, oppure ancora se il paziente russa da una parte e va in apnea da un’altra».


Come si svolge l’esame Sleep Endoscopy?

«Si tratta di un esame attivo durante il quale interveniamo con manovre che ci permettono di stabilire in tempo reale la terapia più adatta per il paziente. Oltre a stabilire se è necessaria una terapia isolata o multimodale, che comprenda per esempio l’uso di un dispositivo odontoiatrico, un intervento chirurgico e un percorso nutrizionale volto alla perdita ponderale di peso». 

Le manovre principali sono:

  • Pull-up mandibolare: la bocca viene chiusa e la mandibola viene sollevata di qualche millimetro per simulare il MAD odontoiatrico (Mandibular Advancement Device) e verificare la sua possibile efficacia;
  • Chin-lift: la bocca viene chiusa per interrompere la respirazione orale e valutare il posizionamento di fasce mentoniere, sotto il mento, per tenere la mandibola chiusa durante la notte;
  • Manovra di decubito laterale: osservazione della variazione delle prime vie aeree nella posizione laterale in confronto alla posizione supina;
  • Posizione di Fowler: valutazione dell’eventuale miglioramento respiratorio con lo schienale del letto rialzato di circa 30°;
  • Dispositivo CPAP: in alcuni casi la CPAP non produce i miglioramenti attesi. L'applicazione dello strumento durante la Sleep Endoscopy mostra quale sito anatomico non viene perfezionato dalla terapia ventilatoria. Inoltre, a volte, serve anche a mostrare al paziente i reali benefici di questa terapia.

«Terminato l’esame il paziente si risveglia dopo pochi minuti e può andare a casa. Tornerà in studio per ricevere la sua Consulenza di Roncopatia per decidere insieme alla mia équipe come risolvere il russamento o le apnee ostruttive».


Consulenza di Roncopatia: in cosa consiste?

«Ho ideato personalmente un protocollo diagnostico dedicato a trasmettere informazioni precise ai miei pazienti. A partire dall’esame Sleep Endoscopy, invitiamo il paziente in studio dopo circa 15 giorni per rivedere insieme il video dell’esame e mostrare tutto ciò che succede quando dorme. Quando è utile aggiungiamo al referto rappresentazioni disegnate degli interventi che suggeriamo, chirurgici e non. 

Il paziente può conservare il video dell’esame e una copia della relazione che abbiamo compilato con le osservazioni fatte durante l’endoscopia. Con tutte queste informazioni decidiamo insieme come procedere. È un patto terapeutico che è stato molto apprezzato dai pazienti che ho incontrato negli anni». 

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Quando l'intervento chirurgico è necessario?

«L’intervento chirurgico è necessario quando dopo avere eseguito tutto l’iter diagnostico del caso, si rileva
che solo un intervento chirurgico adeguato può dare i migliori risultati, magari in associazione ad altre
terapie non chirurgiche
(terapia multimodale).

La maggior parte dei pazienti roncopatici presenta anche ostruzione nasale causata dall’ipertrofia dei turbinati, dei cuscinetti nasali che abbiamo osservato hanno la tendenza a gonfiarsi ulteriormente durante la posizione supina.

In questo caso associamo alla seduta della Sleep Endoscopy una decongestione mininvasiva dei turbinati con radiofrequenza. La procedura tende a regolarizzare i flussi nasali, migliora il respiro dal naso, specie durante il sonno, ma da sola difficilmente è sufficiente a risolvere completamente il problema del russamento e delle apnee ostruttive. Inoltre, questa “disostruzione” nasale permette una migliore efficacia della terapia ventilatoria con la CPAP, riducendone la pressione di esercizio e rendendo così questa valida terapia più sostenibile ed accettabile da parte del paziente».


Gli interventi per smettere di russare o andare in apnea

  • Faringoplastica. L’orofaringe è un’area del corpo con molte funzioni, digestiva, di articolazione della parola e dilatazione delle tube uditive. L’intervento di faringoplastica rimodella il tratto per fare in modo che i muscoli smettano di collassare o vibrare.
  • Chirurgia dell’epiglottide. Questa struttura chiude la trachea quando mangiamo e non fa passare il cibo nelle vie aeree. Spesso è coinvolta come elemento russante o nell’apnea ostruttiva perché viene risucchiata durante l’inspirazione e blocca il respiro. Io ho elaborato l’operazione mininvasiva ESO, Epiglottis Stiffening Operation, che risolve questa interferenza (modalità pubblicata sulle riviste scientifiche ACTA, Otorhinolaryngologica Italica, e The Laryngoscope, nel 2019).
  • Chirurgia della base della lingua. Consiste nella riduzione volumetrica della base linguale (tonsilla linguale e/o muscolo). Si esegue con un intervento di chirurgia robotica, o con laser. Oppure con un intervento di coblazione, una nuova tecnologia che riesce ad “aspirare” il tessuto in eccesso con il minimo danno meccanico e termico 
  • Chirurgia massiccio facciale. Serve ad allargare la struttura ossea delle prime vie aeree. In casi ben selezionati, in collaborazione con i chirurghi maxillo facciali, si può eseguire quello che viene chiamato “avanzamento bimascellare”, che riguarda sia la mascella sia la mandibola, oppure l’“osteodistrazione mandibolare” che riguarda solo la mandibola. I pazienti che si sottopongono a questo intervento, oltre a guarire, appaiono ringiovaniti perché vengono posti in tensione i tessuti molli della faccia, come durante un lifting generalizzato». 

Il Centro Roncopatia di Auxologico a Milano

In Lombardia è presente il Centro Roncopatia che ha sede principale presso l'Ospedale Capitanio di Milano e svolge attività clinica anche nei poliambulatori del territorio. Il Centro Roncopatie collabora con Il Centro di Medicina del Sonno di Auxologico.

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