Rimedi per il Russamento? L'attività del centro Roncopatia
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Visita Otorinolaringoiatrica - RoncopatiePubblicato il 14/10/2024 - Aggiornato il 28/11/2024
Cuore, Sonno e Russamento
«Quasi vent’anni fa abbiamo fatto una scelta strategica: aprire un Centro di Medicina del Sonno all’interno del Dipartimento di Cardiologia. A credere nell’importanza del progetto eravamo in due, io e la Prof.ssa Carolina Lombardi», racconta il Prof Gianfranco Parati, Direttore Scientifico e Direttore del Dipartimento di Cardiologia di Auxologico San Luca.
«In Italia siamo stati pionieri nel capire che il momento del sonno era stato erroneamente trascurato dalla medicina interna e dalle discipline cardiologiche e che invece rappresentava una irrinunciabile finestra sullo stato di salute del paziente. Iniziavano ad esserci le prime evidenze, sperimentali, ma non ancora convinzioni a livello clinico o da parte delle società scientifiche. Oggi con il Dott. Fabrizio Salamanca, otorinolaringoiatra altrettanto pioniere di innovativi interventi chirurgici mininvasivi, vogliamo compiere un ulteriore passo in avanti e offrire ai pazienti che si rivolgono ad Auxologico la gamma più completa di servizi per risolvere le patologie di cui soffrono.
I disturbi del sonno sono numerosi e vanno quindi affrontati in maniera diversa dal punto di vista diagnostico e terapeutico, i principali disturbi indagati nel Centro di Medicina del Sonno di Auxologico sono:
- Insonnia;
- Apnee Centrali nel Sonno;
- Disturbi del movimento nel sonno, per esempio sindrome delle gambe senza riposo;
- Disturbi del ritmo sonno-veglia;
- Parasonnie, per esempio sonnambulismo e Disturbo Comportamentale del Sonno REM (RBD);
- Epilessia;
- Roncopatia: russamento ed apnee ostruttive del sonno.
Sul Russamento e la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) la collaborazione con il Dott. Salamanca ci consente di applicare le cure più innovative ma anche il principio cardine di Auxologico, quello della prevenzione. Agire chirurgicamente prima di tutto sul russamento, infatti, ci consente di intervenire in tempi utili sulla meccanica delle problematiche del sonno ed evitare o posticipare la possibilità che queste diventino apnee ostruttive, con tutte le conseguenze del caso sulla salute del cuore e degli altri organi».
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Dormire bene grazie all’intervento multidisciplinare
«Sono un medico neurologo che ha accettato la sfida di aprire un Centro di Medicina del Sonno all’interno di un Dipartimento di Cardiologia - spiega la Prof.ssa Carolina Lombardi, Direttore del Centro Medicina del Sonno Lombardia - perché sono convinta che l’apertura culturale permetta di integrare le proprie competenze e ci metta nelle condizioni di offrire le soluzioni più aderenti ai singoli casi dei pazienti.
Il sonno è un ambito di lavoro eccezionale perché tutti dormono: donne e uomini, bambini, adulti e anziani, persone sane e persone malate. Si tratta di una finestra temporale altamente informativa che in Auxologico studiamo da diverse specialità:
- Neurologia;
- Pneumologia;
- Cardiologia;
- Medicina Interna;
- Otorinolaringoiatria.
Perché alcuni disturbi si presentano di notte e non di giorno? Come si manifestano e con quale intensità? Perché con determinate complicanze più o meno severe di tutto organismo?»
Il Centro Roncopatia di Auxologico
«Io e la mia équipe arriviamo in Auxologico nel 2024 ma conosco il Prof. Parati e la Prof.ssa Lombardi da vent’anni - ricorda il Dott. Fabrizio Salamanca, Direttore del Centro Roncopatia - e sono, come loro, un forte sostenitore della multidisciplinarietà.
Come otorinolaringoiatri ci occupiamo dei disturbi del sonno respiratori per le patologie che nascono a livello delle fosse nasali, dell'orofaringe, della base della lingua e della laringe. Dal 2006, in Italia, possiamo osservare questi distretti non solo dal punto di vista anatomico statico, ma anche dal punto di vista dinamico, proprio durante il sonno, grazie alla Sleep Endoscopy. Si tratta di un esame endoscopico, eseguito durante un sonno indotto farmacologicamente, di breve durata, che ci permette di rilevare con certezza le zone di russamento e di ostruzione respiratoria.
Negli anni ho eseguito quasi 3.000 Sleep Endoscopy e posso dire che attualmente siamo davvero in grado di personalizzare la terapia sia per il russamento semplice sia per le più gravi apnee ostruttive del sonno.
Le prime vie aeree sono un distretto delicato, in comune con la via digestiva, e la nostra attenzione sta nel fare tutto nella modalità meno invasiva. Alcune delle condizioni su cui possiamo intervenire sono:
- Deviazione del setto nasale;
- Ipertrofia dei turbinati;
- Palato molle prolassato o ipertrofico;
- Polipi nasali;
- Adenoidi;
- Ipertrofia delle tonsille palatine;
- Ipertrofia delle tonsille linguali;
- Procidenza della base lingua;
- Flaccidità dell'epiglottide.
È importante che le cure siano le più mininvasive possibile. La terapia multimodale è quella che si compone di più azioni e che per questo assicura una durata più lunga dei benefici. Per esempio:
- Terapia chirurgica e terapia ventilatoria con CPAP;
- Calo ponderale e terapia odontoiatrica con MAD (Mandibular Advancement Device);
- Terapia chirurgica + MAD;
- Terapia chirurgica + terapia posizionale/calo ponderale.»
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Smettere di russare vuol dire guarire?
«I pazienti devono diffidare dalle soluzioni semplici, è l’approccio multidisciplinare che può dare la garanzia di essere inquadrati da tutti i punti di vista e riduce significativamente la possibilità che si possa incorrere in un errore diagnostico e terapeutico che può essere dannoso - continua la Prof.ssa Lombardi. Fino a qualche anno fa la Medicina del Sonno era di nicchia, poi per ragioni sociali ed economiche gli “esperti” del sonno sono proliferati ma sono figure che lavorano spesso in modo isolato e troppo spesso, purtroppo, senza una vera formazione specifica. Il sogno di tutti gli specialisti di Medicina del Sonno, che hanno dedicato anni di studio a questa disciplina, è invece proprio quello di collaborare con colleghi di specialità affini che analizzano con competenze complementari i disturbi del sonno. La malattia caratterizzata da russamento, ed eventualmente da apnee del sonno, può avere mille sintomi, complicanze, sfaccettature. L’inquadramento e soprattutto l'impostazione terapeutica deve essere successivo a una presa in carico complessiva del paziente».
«A volte le terapie sono troppo risolutive sull'aspetto "acustico" del russamento - aggiunge il Dott. Salamanca -, il paziente smette di russare e pensa di essere guarito. Si fatica a fargli fare gli esami di controllo, come la polisonnografia, a inviarlo dal dentista per proseguire il trattamento con un bite tipo MAD (Mandibular Advancement Device) per evitare che la caduta indietro della lingua durante il sonno possa creare ostruzione respiratoria e possa inficiare in parte i risultati chirurgici. Noi chirurghi possiamo operare con interventi mininvasivi ed efficaci per liberare le fosse nasali, per aumentare la tensione delle pareti orofaringee, del palato molle, dell'epiglottide, della base-lingua, ma successivamente è importante che i pazienti seguano le altre terapie consigliate, come
- la terapia odontoiatrica;
- la terapia farmacologica;
- la terapia ventilatoria;
- la terapia nutrizionale.
Sottolineo il concetto espresso prima, i risultati migliori si ottengono con la terapia multimodale».
Rischio residuo e intervento precoce
«Dai nostri studi è emerso che più è alto il rischio di partenza, più rimane alto il valore del rischio che non si riesce più ad eliminare, il famoso “rischio residuo” - osserva il Prof. Parati - perché il soggetto ha ormai subito variazioni strutturali alle arterie, al cuore, alle vie aeree, per cui nonostante l’intervento medico non è più possibile ristabilire una condizione di “normalità”. Questo ci spiega perché ancora oggi le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte nonostante le medicine, le linee guida, i congressi, le tecnologie messe in campo. Purtroppo si interviene tardi.
Le persone sottovalutano il russamento, ne parlano come di un fenomeno comune e non rilevante per la salute, ma trascurare i suoi effetti può portare a soffrire di apnee notturne e dopo ancora di problematiche cardiache. Partire dai primi sintomi è fondamentale».
Il Centro Roncopatia di Auxologico a Milano
In Lombardia è presente il Centro Roncopatia che ha sede principale presso l'Ospedale Capitanio di Milano e svolge attività clinica anche nei poliambulatori del territorio. Il Centro Roncopatie collabora con Il Centro di Medicina del Sonno di Auxologico.