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Menopausa: prova la terapia sostitutiva con ormoni naturali

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Pubblicato il 24/10/2024 - Aggiornato il 29/10/2024

Se potessi parlare alla me quarantenne o a una persona che si sta avvicinando alla menopausa le direi che è una transizione fisiologica, una nuova fase della vita di noi donne e le augurerei una menopausa serena e senza sintomatologia. Nel caso in cui invece fosse difficoltosa ed impattante sulla vita quotidiana, o addirittura invalidante, le direi di non spaventarsi, perché c’è la possibilità di essere seguite e aiutate. Vivi questo passaggio serenamente, senza rincorrere il mito dell’eterna giovinezza, perché se pensi di poter tornare a com’eri a trent’anni questo momento di transizione potrebbe diventare davvero frustrante.

Clara è una persona ottimista e con una visione sempre positiva ha affrontato tutte le sfide di salute che le ha presentato la vita. Il tumore alla tiroide a trent’anni, l’emicrania con aura dall’età di tredici anni, le palpitazioni dovute ai diversi farmaci che deve assumere. Quando arriva la menopausa, fisiologica all’età di quarantanove anni, la sua fiducia riceve un contraccolpo. Alzarsi la mattina diventa faticoso per i dolori articolari, la notte non porta riposo perché le famose “vampate” la svegliano e la lasciano insonne. Come donna sportiva e “dormigliona” questi cambiamenti sarebbero già sufficienti a far sentire Clara destabilizzata dalla trasformazione che la menopausa porta con sé, ma ciò che più la mette a disagio è la difficoltà di concentrazione.

Per me la cosa peggiore è stata la mancanza di concentrazione al lavoro e l’incapacità ad essere performante. Lavoro in campo farmacologico e faccio un mestiere abbastanza impegnativo, perché devo stare concentrata per lungo tempo, svolgendo attività diverse, ma complementari: leggere e studiare articoli scientifici, lavorare al computer, seguire pratiche burocratiche, andare in laboratorio per fare sperimentazione, relazionarmi con molte persone. Se facevo qualcosa al computer e suonava il telefono, dopo aver risposto, non ricordavo più cosa stavo facendo poco prima. Questa situazione mi creava disagio e mi agitava.

La nuova “normalità” arriva quando Clara incontra la Dott.ssa Silvia Federici, endocrinologa del Centro Endocrinologia Ginecologica e Andrologica di Auxologico San Luca, e inizia la terapia ormonale sostitutiva.

La terapia ormonale sostitutiva, TOS, consiste nell’assunzione di ormoni estro-progestinici che vanno a “sostituire” quelli che non sono più prodotti dall’ovaio. Il suo obiettivo è ripristinare l’equilibrio ormonale alterato ed evitare, o mitigare, i sintomi e le conseguenze che la prolungata carenza di estrogeni provoca a diversi livelli come l’osso, la pelle, il metabolismo e il sistema cardiovascolare.

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Clara torna a fare attività sportiva, a dormire, recupera la concentrazione e chiede di assumere una terapia sostitutiva che non la obblighi ad avere un ciclo mestruale artificiale.

La sintomatologia tipica della menopausa comprende anche il rischio di soffrire di osteoporosi. Clara ha subito l’asportazione della tiroide da giovane e, avendo assunto per anni un alto dosaggio di Eutirox (farmaco che contiene l’ormone sintetico Levotiroxina sodica uguale a quello prodotto dalla ghiandola tiroidea) per tenere sotto controllo l’ormone TSH ed evitare che il tumore potesse ripresentarsi, Clara sa che la sua mineralizzazione ossea è già compromessa e con la menopausa corre il rischio di vederla peggiorare.

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La terapia sostitutiva somministrata dalla Dott.ssa Federici interviene anche su questo aspetto, perciò rimane solo un rischio: l’influenza della terapia sostitutiva sull’emicrania con aura di Clara. La Dott.ssa Federici si confronta direttamente con la neurologa che ha in cura Clara e insieme arrivano a definire la soluzione: la loro paziente potrà assumere la terapia sostitutiva che prevede la somministrazione di ormoni naturali, cioè identici a quelli che si hanno fisiologicamente nel corpo. Oggi Clara usa un cerotto transdermico a basso dosaggio di estradiolo e contemporaneamente assume progesterone micronizzato per bocca. Con la menopausa le emicranie sono perfino diminuite, per numero di attacchi e per intensità.

Clara capisce che per tante persone parlare di salute sia difficile, per reticenza o vergogna. Quando si chiede a una persona come sta può rispondere bene e avere, invece, tutti i problemi del mondo. Lei invece vuole parlare di salute, anche se spesso è difficile, perché i famigliari, gli amici si preoccupano e vederli soffrire è un dispiacere che supera la preoccupazione per la malattia. 

Parlare e confrontarsi è importante, anche a costo di passare per quelle che si lamentano. Spesso ci si sente dire: “Cosa vuoi che sia la menopausa, è un fenomeno fisiologico e lo devi affrontare, poi passa”. Certo, è corretto, ma parliamone, perché magari tu non hai sintomatologia e disagi, ma qualcun’altra soffre sia fisicamente sia psicologicamente. Sono sempre dell’idea che parlare di salute e confrontarsi sia importante, perché magari un’altra persona, ascoltando la nostra esperienza, può trarne beneficio e supporto. Non si sente sola.


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L’Endocrinologia ginecologica e andrologica diretta dal Prof. Marco Bonomi è un’area di eccellenza di Auxologico, riconosciuta anche dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS). Le attività si svolgono in ambulatorio e in MAC. L’accesso ai servizi è possibile sia tramite convenzione con il SSN, sia privatamente e dietro copertura assicurativa.

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