
Paratiroidectomia Subtotale
Pubblicato il 13/03/2025
- Perché si sceglie una paratiroidectomia subtotale?
- Paratiroidectomia Subtotale, le domande frequenti
- Che cos'è la paratiroidectomia?
- Quali sono gli obiettivi dell’intervento?
- Quali sono le indicazioni chirurgiche?
- Tecniche chirurgiche
- Monitoraggio post-operatorio
- Quali sono le complicanze possibili?
- Quali sono i risultati e la prognosi?
- Cosa succede se l'iperparatiroidismo si ripresenta?
- Come si toglie la paratiroide?
- Quanto dura l'operazione alla paratiroide?
- Che tipo di cicatrice avrò dopo l'operazione?
- Quanti giorni ci vogliono per guarire un intervento alla paratiroide?
- Quanto dura il dolore dopo l'intervento?
- Cosa succede se ti tolgono le paratiroidi?
- Cosa mangiare dopo un intervento alla paratiroide?
- Prenota una Visita in Auxologico
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La paratiroidectomia subtotale (o totale con autotrapianto) è una strategia chirurgica adottata nei casi di iperplasia paratiroidea in cui tutte e quattro le ghiandole paratiroidi sono patologicamente iperfunzionanti, come accade frequentemente nell’iperparatiroidismo secondario o terziario.
Una paratiroidectomia subtotale è un intervento chirurgico alle paratiroidi durante il quale vengono rimosse tutte le ghiandole paratiroidee tranne una parte. La maggior parte delle persone ha quattro ghiandole paratiroidee, quindi in una paratiroidectomia subtotale standard vengono rimosse tre ghiandole e mezza. L'obiettivo dell'intervento è lasciare un residuo che sia all'incirca delle dimensioni di una normale ghiandola paratiroide.
Alcuni pazienti, seppur in rarissimi casi, possono presentare un numero superiore a quattro ghiandole paratiroidee, mentre altri, a seguito di interventi chirurgici precedenti, possono aver subito la rimozione di una o più di queste ghiandole.
In ogni caso, l’obiettivo della paratiroidectomia subtotale consiste in:
- identificare tutte le ghiandole paratiroidee presenti;
- selezionare quella da conservare e ridurla a dimensioni normali;
- verificare la vitalità del residuo;
- rimuovere le altre ghiandole paratiroidee.
Perché si sceglie una paratiroidectomia subtotale?
Una paratiroidectomia subtotale è l'intervento chirurgico di scelta quando un paziente è affetto da iperplasia paratiroidea. Questa è una condizione in cui tutte le ghiandole paratiroidee sono anormalmente ingrossate e producono troppo ormone.
Esistono tre tipi di iperparatiroidismo:
- iperparatiroidismo primario;
- iperparatiroidismo secondario;
- iperparatiroidismo terziario.
L'iperplasia può verificarsi occasionalmente nell'iperparatiroidismo primario e si verifica in quasi tutti i casi di iperparatiroidismo secondario e terziario. Poiché nell'iperplasia tutte e quattro le ghiandole paratiroidee sono ingrossate, se un intervento chirurgico lascia una o più ghiandole paratiroidee, il tessuto paratiroideo rimanente sarà troppo grande, iperattivo e il PTH rimarrà alto. Quindi la soluzione è lasciare meno di una ghiandola paratiroide rimanente. Questo è chiamato residuo e sarà responsabile della produzione di tutto il PTH che il paziente avrà in futuro.
Paratiroidectomia Subtotale, le domande frequenti
Che cos'è la paratiroidectomia?
La paratiroidectomia è un intervento che consiste nell'asportazione chirurgica di una paratiroide ingrandita o iperfunzionante (per adenoma o iperplasia).
Quali sono gli obiettivi dell’intervento?
- Ridurre l’eccessiva secrezione di PTH (ormone paratiroideo);
- Prevenire l’ipocalcemia post-operatoria;
- Mantenere una funzione paratiroidea residua sufficiente per garantire l’omeostasi del calcio.
Quali sono le indicazioni chirurgiche?
- Iperparatiroidismo secondario da insufficienza renale cronica;
- Iperparatiroidismo terziario dopo trapianto renale;
- Iperplasia paratiroidea familiare o associata a sindromi genetiche (MEN1 e MEN2A).
Tecniche chirurgiche
Ci sono due tecniche chirurgiche:
- Paratiroidectomia subtotale (3 ghiandole e mezza). Rimozione di 3 ghiandole intere e parte della quarta. Si lascia un frammento di circa 50-60 mg di tessuto paratiroideo funzionante in sede cervicale o in una posizione facilmente accessibile;
- Paratiroidectomia totale con autotrapianto. Rimozione di tutte e quattro le ghiandole paratiroidee. Autotrapianto di tessuto paratiroideo sano in una sede alternativa, solitamente nel muscolo sternocleidomastoideo o nel muscolo brachioradiale dell’avambraccio.
Monitoraggio post-operatorio
- Il paziente operato riceve un follow-up dedicato che consiste in un controllo seriato dei livelli di calcio sierico e PTH;
- prevenzione dell’ipocalcemia post-chirurgica (somministrazione di calcio e vitamina D);
- valutazione della funzionalità del tessuto impiantato (tramite misurazione del PTH venoso nell’arto autotrapiantato).
Quali sono le complicanze possibili?
- Ipocalcemia transitoria o permanente;
- Necrosi del tessuto paratiroideo autotrapiantato;
- Recidiva di iperparatiroidismo nel tessuto residuo o impiantato.
Quali sono i risultati e la prognosi?
- L’autotrapianto ha un tasso di successo del 70-90% nel mantenere una funzione paratiroidea adeguata;
- Riduzione del rischio di ipocalcemia permanente;
- Miglior controllo del metabolismo del calcio, soprattutto nei pazienti dializzati.
Cosa succede se l'iperparatiroidismo si ripresenta?
In alcuni casi l'iperparatiroidismo si ripresenta anni dopo una paratiroidectomia subtotale riuscita. Questo perché alcuni pazienti hanno condizioni di base che causano la crescita del tessuto paratiroideo nel tempo. Quando il tessuto paratiroideo aumenta di dimensioni, il PTH aumenta e il paziente può ammalarsi di nuovo. In questo caso il chirurgo torna nel collo ed esegue un'altra paratiroidectomia subtotale. Durante questa operazione rimane solo una ghiandola paratiroidea, che viene "ridotta" alle dimensioni di una normale ghiandola paratiroidea. I chirurghi esperti segneranno la posizione di queste ghiandole, le descriveranno in dettaglio o disegneranno immagini durante la prima operazione, rendendo facile trovarle durante un possibile secondo caso.
Come si toglie la paratiroide?
L'asportazione delle ghiandole paratiroidee viene effettuata utilizzando lenti di ingrandimento e un apparecchio che controlla continuamente la funzione del nervo delle corde vocali, neuromonitoraggio, durante l'intervento chirurgico. Inoltre si utilizza la fioritura delle paratiroidi e il dosaggio intraoperatorio del paratormone. L'intervento è miniinvasivo con una piccola incisione di 1 cm al collo
Quanto dura l'operazione alla paratiroide?
L'intervento dura 30 minuti. I pazienti trascorrono solo una notte in ospedale.
Che tipo di cicatrice avrò dopo l'operazione?
L'incisione è miniinvasiva. lunga circa 1 centimetro e viene posizionata sulla linea mediana del collo in una normale piega cutanea per ridurre al minimo le cicatrici e la visibilità.
Quanti giorni ci vogliono per guarire un intervento alla paratiroide?
Dopo la degenza ospedaliera del paziente, variabile da 1 a 3 giorni, può essere avvertito dolore o fastidio, simile a un mal di gola dato dal raffreddore. Detto ciò, la quotidianità può essere ripresa senza problemi dopo una settimana.
Quanto dura il dolore dopo l'intervento?
12-24 ore non di più. Tali indolenzimenti sono gestibili con antidolorifici comuni.
Cosa succede se ti tolgono le paratiroidi?
La conseguenza diretta dell'asportazione totale delle paratiroidi è l'ipoparatiroidismo, che può comunque essere controllato efficacemente con farmaci, calcio e vitamina D.
Cosa mangiare dopo un intervento alla paratiroide?
Sono permessi succhi di frutta, acqua, latte e bevande allo yogurt. Consumate dei pasti leggeri, poveri di grassi nei primi giorni post-operatori.
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