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Riabilitazione Perineale del Pavimento Pelvico

Tariffe Smart, Plus, Convenzioni

Riabilitazione per incontinenza urinaria e altre disfunzioni del piano perineale

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Pubblicato il 10/03/2017 - Aggiornato il 22/10/2024

Cos'è il pavimento pelvico? Perché è importante la riabilitazione perineale? In Auxologico puoi trovare diversi tipi di trattamenti riabilitativi per trattare e curare il problema. La prestazione è disponibile presso le sedi di Capitanio (Milano), Meda (Auxologico Meda Riabilitazione) e Pioltello

Dott. Antonio Robecchi Majnardi

Direttore U.O. Medicina Riabilitativa - Auxologico Mosè Bianchi

Direttore U.O. Medicina Riabilitativa Ambulatoriale Lombardia

Medico Fisiatra

Dott. Andrea Vetere

Fisioterapista presso Staff U.O. Riabilitazione Neuromotoria - Auxologico Capitanio

Dott.ssa Eleonora Cremona

Fisioterapista U.O. Riabilitazione Neuromotoria - Auxologico Meda Riabilitazione

Dott.ssa Barbara Ragazzi

Fisioterapista U.O. Riabilitazione Neuromotoria - Auxologico Pioltello

Cos’è il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è il sistema formato da muscoli, legamenti e fasce collocato orizzontalmente nella porzione inferiore del bacino, tra il pube e il coccige. 

Ha una funzione di contenimento e stabilizzazione degli organi pelvici (vescica, uretra, utero, prostata, retto, etc), oltre a rappresentare una base forte ed elastica che permette i normali ritmi di continenza e svuotamento vescicale e rettale e una normale attività sessuale. 

I muscoli del pavimento pelvico lavorano per garantire queste funzioni e per permetterci di svolgere qualsiasi attività della nostra vita senza pensieri. In alcune occasioni, è possibile che questi muscoli si indeboliscano, riducendo la loro capacità di contrarsi (non contractive pelvic floor), oppure viceversa perdano la capacità di rilassarsi e diventino rigidi e contratti (non relaxing pelvic floor).

Questo può quindi comportare il presentarsi di problemi nel normale svolgimento delle funzioni a carico di queste strutture, come l’insorgenza di disturbi della continenza urinaria e/o di feci e gas, la comparsa di sintomi legati a prolasso (“caduta” dei visceri con sensazione di peso addominale), di dolore pelvico e disfunzioni sessuali.

Nella donna la gravidanza, il parto e la menopausa costituiscono i maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di disfunzioni del pavimento pelvico. Nell’uomo, invece, queste problematiche compaiono soprattutto a seguito di interventi chirurgici agli organi pelvici, primi tra tutti gli interventi alla prostata. Questi disturbi sono molto comuni nella popolazione seppure ci sia ancora un certo pudore nel parlarne anche con il proprio medico. 

Cosa si può fare per risolvere queste situazioni, che spesso comportano importanti limitazioni nelle attività quotidiane, con ripercussioni sulla loro qualità di vita di chi ne soffre?

Centro Incontinenza Femminile


La riabilitazione nei disturbi del pavimento pelvico

La riabilitazione è considerata il trattamento di prima linea nelle disfunzioni del pavimento pelvico. È un processo attivo in cui il professionista sanitario accompagna e guida il paziente nel recupero delle funzioni perse o parzialmente compromesse, condividendone costantemente obiettivi e modalità del trattamento. La presa in carico del paziente deve essere globale e multidisciplinare, per questo è necessaria la presenza di diverse figure professionali nell'equipe riabilitativa: medici specialisti quali fisiatri, urologi e ginecologi, fisioterapisti, infermieri, psicologi.

Queste le disfunzioni che possono essere trattate con la riabilitazione:

  • incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza o mista;
  • incontinenza fecale;
  • stipsi;
  • sintomi da prolassi di vescica, utero, retto;
  • dispareunia o dolore sessuale;
  • disfunzioni sessuali;
  • dolore pelvico cronico e vulvodinia;
  • disfunzioni del pavimento pelvico pre e post parto;
  • disfunzioni del pelvico post menopausa;
  • preparazione all’intervento di prostatectomia e riabilitazione del post operatorio;
  • preparazione all’intervento di chirurgia pelvica e riabilitazione del post operatorio.

Gli obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico sono:

  • ripristinare la corretta funzionalità della muscolatura pelvica sia in termini di contrazione che di rilassamento;
  • ripristinare la coordinazione e la sinergia dei muscoli addominali e perineali;
  • verificare ed eventualmente correggere la dinamica respiratoria;
  • educare a un’adeguata strategia comportamentale minzionale;
  • educare a una corretta assunzione di liquidi e alimenti per facilitare il regolare svuotamento di vescica e intestino;
  • consigliare e addestrare all'utilizzo di ausili terapeutici che migliorino la qualità di vita.

La riabilitazione in Auxologico

Il paziente effettua una prima visita con uno specialista (fisiatra, ginecologo, urologo) che valuta la problematica relativa al pavimento pelvico e l’eventuale necessità di ulteriori accertamenti o lo svolgimento di un percorso riabilitativo.

Il paziente viene poi preso in carico dal fisioterapista o infermiere che durante il primo incontro provvederà, dopo un’attenta valutazione e un colloquio, a definire un programma riabilitativo personalizzato che tenga conto degli obiettivi da raggiungere, delle problematiche del paziente, ma anche delle sue preferenze. 

Il trattamento fisioterapico prevede quattro fasi:

  • presa di coscienza del perineo per imparare a sentirlo e riconoscerne la funzione;
  • eliminazione degli schemi errati di attivazione muscolare e dei compensi patologici;
  • rinforzo o rilasciamento dei muscoli perineali in base alla disfunzione o danno presente;
  • utilizzo corretto dei muscoli perineali nella quotidianità, acquisizione della capacità di attivazione automatica durante il movimento, la respirazione e il mantenimento delle diverse posture.

Modalità di esecuzione del trattamento

Il trattamento viene condotto con paziente sdraiato supino, da seduto ed in piedi a seconda della fase clinica del percorso riabilitativo. In fase valutativa e nelle prime sedute potrà essere necessario ricorrere a manovre endocavitarie vaginali e/o anali che aiuteranno il professionista a valutare correttamente la problematica e il paziente a prendere coscienza della contrazione e del rilassamento dei muscoli. A seconda di quanto emerso dalla valutazione potranno essere inoltre proposti trattamenti che prevedono l’utilizzo di dispositivi elettromedicali.

Trattamento con Biofeedback

Il trattamento viene effettuato con l’utilizzo di una sonda endoanale o endovaginale che consente la registrazione della contrazione muscolare mediante elettrodi, posti sulla superficie della sonda e costituiti da placchette di metallo conduttore rivestite d’oro. In alternativa possono essere utilizzate delle sonde endocavitarie volumetriche che registrano la contrazione muscolare attraverso la pressione o degli elettrodi di superficie, applicati direttamente sulla cute, nella zona centrale della muscolatura perineale. Il biofeedback consente di rendere il paziente consapevole del livello di contrazione dei suoi muscoli perineali, rilevato mediante la sonda e/o gli elettrodi, attraverso un feedback visivo e/o acustico.

Trattamento con stimolazione elettrica

L’elettrostimolazione funzionale viene riservata soprattutto ai casi in cui non vi sia una adeguata percezione della muscolatura da contrarre. La sonda, già descritta precedentemente, con le stesse modalità di utilizzo, può essere utilizzata per eseguire la stimolazione elettrica, modificando frequenza, ampiezza ed intensità a seconda del quadro clinico. Questo trattamento può essere abbinato al trattamento con biofeedback.

Trattamento con TTNS

La TTNS, Transcutaneous Tibial Nerve Stimulation (Stimolazione Transcutanea del Nervo Tibiale) è una neuro modulazione vescicale ottenuta tramite stimolazione elettrica percutanea del nervo tibiale. La tecnica prevede la stimolazione elettrica del nervo, tramite due elettrodi di superficie applicati sopra e sotto al malleolo tibiale.

Controindicazioni al trattamento

Per il biofeedback: tutte le affezioni flogistiche delle zone vaginali, perivaginali, anali e perianali (emorroidi, ragadi anali); il deficit cognitivo che non consente la collaborazione del paziente necessaria al trattamento. Per l’elettrostimolazione: tutte le affezioni flogistiche delle zone vaginali, perivaginali, anali e perianali, la presenza di pacemaker e di altri device elettronici, la presenza di mezzi di sintesi nell’area pelvica, le patologie neoplastiche, la denervazione completa del pavimento pelvico, la gravidanza. Per la TTNS: presenza di pace-maker e di altri device elettronici, le patologie neoplastiche. Il trattamento non presenta sostanzialmente rischi o possibili complicanze per il paziente.

Il Centro Specialistico di Meda


Informazioni

In Auxologico questa prestazione viene svolta presso le seguenti sedi: 

Auxologico Capitanio  

Auxologico Meda Riabilitazione

Auxologico Pioltello

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