Tumore al seno: la storia di Rossella
Pubblicato il 07/10/2022 - Aggiornato il 27/12/2022
Il risultato dell’esame istologico è arrivato il 23 dicembre, prima di Natale. Il mio nodulo era un carcinoma e dovevo sottopormi a un’operazione.
Rossella oggi ha 59 anni, una figlia di 27 anni e un lavoro che le piace. Conduce la sua vita in modo sereno, quasi come se non avesse attraversato l’esperienza di un tumore al seno.
Il motivo: Rossella ha sempre saputo quanto è importante rispettare il calendario delle visite di controllo. In famiglia c’era un precedente, la madre ne aveva sofferto ed era stata operata. Eppure la fiducia e la convinzione con cui Rosella parla anche oggi dell’importanza di fare prevenzione ha un’origine più profonda e lei ne parla così:
Il controllo eco-mammografico ti salva la vita. Se c’è “qualcosa”, lo trovano per tempo e il tempo ha un’importanza fondamentale. Abbiamo la tecnologia, le possibilità di curarci. Dobbiamo andare alle visite perché ci salvano la vita”.
Parlo con tutte le donne che conosco e cerco di convincerle, a partire dalle mie colleghe. Mi dicono che hanno paura di ascoltare il responso del medico e allora non prenotano il controllo, ma io rispondo che non ci si deve vergognare della paura e mi offro di accompagnarle. Ho usato tanti giorni di ferie per stare vicino a chi è indecisa. Per me è importantissimo e naturale. Questo è il messaggio che voglio trasmettere.
Dopo la diagnosi definitiva a dicembre del 2020 arriva l’operazione, alla fine di gennaio. Segue un ciclo di radioterapia e da un anno e mezzo circa una pillola al giorno di letrozolo, da prendere per un periodo totale di 5 anni.
Forse sono una incosciente ma io non ho vissuto malissimo la malattia. Mi sentivo protetta, in mani esperte e al sicuro. All’inizio è stata una botta ma poi ho reagito, mi sono detta vai avanti. Il mio attaccamento alla vita è stato così forte che mi sono detta faccio tutto quello che mi dicono di fare ma devo farcela.
Affrontando un passaggio alla volta, compreso il fatto di condividere la paura e la preoccupazione con la famiglia e impegnandosi per mostrarsi sempre forte e positiva con i suoi cari, Rossella sente di aver passato il peggio e fa un sospiro di sollievo ogni volta che la mammografia ha un esito negativo.
È successo tutto durante la pandemia, quando in ospedale non si poteva entrare accompagnati, e ricevere le notizie più forti mentre ero sola non è stato facile. Accanto a me però c’era il personale sanitario, persone così carine. La Dott.ssa Miriam Bosco, Medico Radiologo di Auxologico, ha sempre avuto parole rassicuranti.
Due anni dopo Rossella si chiede:
Se quella mattina di ottobre non fossi andata a fare la visita che cosa sarebbe successo?
LE STORIE DEI PAZIENTI DI AUXOLOGICO
Auxologico è il punto di riferimento di donne e uomini che hanno superato tumori, convivono con malattie croniche o hanno a cuore il loro benessere e la loro salute.
Qui hanno trovato diagnosi precise, cure efficaci, e hanno ricevuto l’aiuto che stavano cercando per cambiare in meglio il loro stile di vita.
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