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Covid oggi in Italia, la vaccinazione 2023-24

Pubblicato il 18/09/2023 - Aggiornato il 21/10/2024

Con l’arrivo della stagione fredda, come del resto avviene annualmente anche per l’influenza, si prevede un ulteriore aumento di nuovi casi del virus SARS-CoV-2. Differentemente dalle ondate pandemiche precedenti, l’infezione generalmente decorre in modo totalmente asintomatico o con sintomi molto blandi riferibili alle alte vie respiratorie: raffreddore, modesto mal di gola o tosse secca che durano 1-3 giorni al massimo.

Com'è oggi la situazione del Covid in Italia e nel mondo?

L’aumento dei casi di infezione nelle ultime settimane del 43% (15 settembre 2023), soprattutto negli adulti e nei giovani sani, ricalca un andamento epidemiologico come è avvenuto anche negli anni passati. Le infezioni accertate non hanno avuto, fortunatamente, una grande rilevanza clinica né un impatto negativo sul sistema sanitario nazionale. Il virus SARS-CoV-2 dalla sua prima diffusione nel 2020 e nelle relative ondate pandemiche che si sono poi succedute, ha subito varie mutazioni denominate “varianti”.

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Ci sono nuove varianti preoccupanti?

L’Istituto Superiore di Sanità attua un monitoraggio costante della situazione epidemiologica sia per il numero dei nuovi contagi che per le mutazioni del virus. In Italia è ancora prevalente la variante XBB 1.5 detta “Kraken” che risulta ancora predominante (diffusione al 89,15%) anche se, ultimamente, è stato evidenziato un certo calo dei contagi ad essa correlati per un aumento dovuto ad un’altra variante catalogata come EG.5 e ribattezzata Eris. Essa sembra un po' meno aggredibile dai vaccini ma comunque non desta preoccupazione.

Un’altra variante detta BA.2.8 e denominata “Pirola” non ha avuto a tutt’oggi una grande diffusione. Aldilà delle valutazioni epidemiologiche, quello che è importante per la popolazione non addetta ai lavori, è che sia EMA e poi AIFA, rispettivamente Enti regolatori europeo ed italiano dei farmaci, hanno dato Il via libera a fine agosto, ad un nuovo vaccino anti-Covid “Comirnaty”, preparato da Pfizer-BioNTech ed adattato a XBB.1.5 (la variante Kraken). Il ceppo XBB.1.5 è strettamente correlato alle altre varianti attualmente in circolazione e quindi il nuovo vaccino garantisceun’ottima protezione “omnicomprensiva”.

Un’ulteriore buona notizia è che, pochi giorni fa, due delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali (Nature e JAMA) hanno confermato che il nuovo vaccino aggiornato ha una validità protettiva sulle altre varianti. Questo è un altro dato fondamentale per la popolazione che, a maggior ragione, dovrà sottoporsi al richiamo vaccinale con fiducia e tranquillità. Il Ministero della Salute si è recentemente attivato ed ha emanato una circolare, in data 14 agosto scorso, dove viene evidenziato come sia fondamentale “prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari.”

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Chi deve fare il vaccino anti-Covid in autunno?

Sempre nella circolare del Ministero della Salute, vengono elencate le modalità di somministrazione e le categorie prioritarie a cui è rivolto il vaccino: “Un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente è raccomandata alle seguenti persone che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione da SARS-CoV-2 (data del test diagnostico positivo: soggetti di età pari o superiore ai 60 anni; donne in qualsiasi periodo della gravidanza e dell’allattamento; operatori sanitari e sociosanitari, compresi studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali, insieme a tutto il personale sanitario e socio-sanitario in formazione; a soggetti considerati fragili di tutte le età perché affetti da patologie o condizioni che aumentano il rischio di Covid grave".

Nella Circolare viene, infine, specificato che “in fase di avvio della campagna, nell’eventualità di una disponibilità di dosi insufficiente a garantire un’immediata e adeguata copertura, la vaccinazione, pur rimanendo raccomandata per tutti i gruppi di persone indicate, sarà prioritariamente somministrata alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari addetti all’assistenza negli ospedali e nelle strutture di lungodegenza”. Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo potranno comunque vaccinarsi con una ulteriore dose di vaccino”.

La disponibilità del nuovo vaccino Pfizer-BioNTech in Italia sarà garantita a partire all’inizio del prossimo ottobre. Il Ministero ha comunicato che sono state ordinate 9 milioni di dosi che dovrebbero essere ulteriormente implementate da altre 3 milioni con un vaccino prodotto da Novavax. Il vaccino sarà gratuito per le categorie sopra elencate ma è molto auspicabile che la gratuità possa essere estesa a tutti coloro che ne vogliano fare richiesta. Da dati scientifici sempre recenti, viene evidenziato come la durata della protezione dei nuovi vaccini aggiornati possa durare anche fino a 12 mesi.


Ci sono vaccini aggiornati?

Da ricordare che sarà possibile ed estremamente raccomandabile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini (con particolare riferimento all’altrettanto nuovo vaccino antinfluenzale 2023-2024)”. Si sta arrivando progressivamente ad una modalità di co-somministrazione annuale di richiami aggiornati per l’influenza e per SARS-CoV-2. Sono anche in studio vaccini combinati invece di due somministrazioni distinte come avvien oggi, ma ci vorrà ancora del tempo pe renderli operativi.

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Quali sono le precauzioni da adottare?

Le precauzioni per ridurre o evitare i contagi sono fondamentalmente le stesse degli anni passati ma la più importante è sempre il buon senso. Se una persona starnutisce, tossisce, non dovrà frequentare ambienti affollati senza la mascherina (meglio la FFP2). Dovrà stare particolarmente attento se viene a contatto con anziani o con persone fragili con patologie. I bambini in età scolare non dovrebbero andare in classe se hanno mal di gola, raffreddore o febbre anche se non è dimostrato che negli ambienti scolastici l’incidenza da COVID non è stata superiore rispetto all’esterno. Negli ambienti chiusi è sempre un’ottima profilassi sia per i virus che per altri agenti patogeni aerare più volte al giorno le stanze. Altra fondamentale precauzione è lavarsi spesso le mani sia con metodo “tradizionale” ovvero acqua e sapone che con le soluzioni idroalcoliche.

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