La mascherina fa male a chi soffre di asma?
Pubblicato il 04/06/2020 - Aggiornato il 14/10/2024
QUANDO E COME USARE LE MASCHERINE?
Il DPCM del 26/4/20 riporta alcune indicazioni importanti: «Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. (..), possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».
LE PREOCCUPAZIONI DEGLI ASMATICI
Chi soffre di asma allergica, rinite o di malattie croniche dell’apparato respiratorio è spesso preoccupato che indossare una mascherina che copre le alte vie respiratorie possa ostacolare la respirazione creando senso di affanno, mancanza di respiro o contribuire al peggioramento dei sintomi.
In realtà indossare la mascherina non comporta nessun rischio aggiuntivo di aumentare le difficoltà respiratorie nelle persone con allergie. La mascherina chirurgica può addirittura diventare un fattore protettivo contribuendo a filtrare almeno in parte i pollini e può quindi aiutare a controllare i sintomi dell'asma.
Anche l’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaiito) tranquillizza che le mascherine non rendono assolutamente più difficile respirare.
CONSIGLI PRATICI
Quali possono essere i suggerimenti pratici per i pazienti che abbiano queste preoccupazioni?
1. Scegliere mascherine chirurgiche semplici.
2. Non utilizzare mascherine come le FFP2 o FFP3, con maggiore capacità filtrante ma meno tollerabili, che andrebbero riservate al personale sanitario o in caso di convivenza con famigliari affetti da Covid-19. In tal caso il paziente sano potrebbe utilizzare le FFP2 con valvola che garantiscono un maggiore confort per chi le indossa, sebbene non proteggano le persone intorno.
3. Evitare di utilizzare prodotti chimici (come alcool o disinfettanti), per sanificare le mascherine, in modo da non respirare questi prodotti che potrebbero contribuire a scatenare crisi di broncospasmo per chi soffre di asma. Al momento non ci sono delle procedure di sanificazione che siano garantite dalle istituzioni sanitarie o dai produttori. Se si utilizzano mascherine lavabili è bene non utilizzare detersivi con profumi o molto aggressivi e risciacquare bene, sempre per non scatenare broncospasmo una volta indossate.
4. Utilizzare le mascherine solo nelle situazioni in cui sono necessarie, come all’aperto in luoghi frequentati da altre persone, negli ambienti chiusi accessibili al pubblico e sui mezzi pubblici, evitando invece di impiegarle a domicilio.
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Il Servizio di Pneumologia di Auxologico, attivo nelle sedi di Lombardia e Piemonte, propone visite specialistiche ed esami diagnostici per valutare e curare le malattie respiratorie di adulti e bambini, dalle più comuni alle più complesse, come bronchite, raffreddore, influenza, asma, rinite insufficienza respiratoria, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), tubercolosi e altre.
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Articolo del 04/06/2020, revisionato il 15/03/2021.