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Stenosi Carotidea

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Ecocolordoppler dei Tronchi Sovraortici (TSA)

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A cura di

Dott. Renato Casana

Responsabile Centro Chirurgia Vascolare - U.O. Chirurgia Generale - Auxologico Capitanio

La stenosi carotidea è il restringimento (dal greco "στένωσις" sténōsis) delle arterie carotidi, le principali arterie che forniscono sangue al cervello. Questa condizione clinica causata dall'aterosclerosi può favorire la comparsa di un ictus ischemico quando ci troviamo di fronte ad una stenosi che riduca il lume arterioso del 75-80% (stenosi critica).


Stenosi carotidea, le principali cause

  • Aterosclerosi: le placche aterosclerotiche sono in continua evoluzione e possono causare un ictus con un duplice meccanismo. Possono frammentarsi o ulcerarsi ed embolizzare a distanza (meccanismo embolico) o andare incontro a fenomeni di emorragia causando l’occlusione acuta dell’arteria (meccanismo emodinamico);
  • Fattori di Rischio Cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, diabete, obesità, stile di vita sedentario e storia familiare di malattie cardiovascolari sono tutti fattori che contribuisco alla malattia aterosclerotica.

Stenosi della Carotide: i sintomi

Spesso la stenosi della carotide non causa sintomi (stenosi carotidea asintomatica). Quando invece la stenosi carotidea diventa sintomatica possiamo avere:  

  • Attacchi Ischemici Transitori (TIA): episodi temporanei di deficit neurologici che si risolvono entro 24 ore quali: disturbi visivi o cecità di un occhio (amaurosi), paralisi improvvisa di un lato del corpo (emisindrome sensitiva o motoria), difficoltà del linguaggio (afasia o disartria), vertigini o perdita dell'equilibrio, perdita di coscienza (lipotimia);
  • Ictus: sintomi neurologici descritti per l’Attacco Ischemico Transitorio ma permanenti.

Stenosi della Carotide: la diagnosi

I principali esami strumentali per la diagnosi di stenosi della carotide sono:

  • Ecocolordoppler dei Tronchi Sovra-Aortici (TSA): un esame non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per valutare il flusso sanguigno nelle arterie carotidi e definire l’entità della stenosi carotidea;
  • Angio-TAC e/o angio-RMN: per ottenere immagini dettagliate delle arterie carotidi e del circolo intracranico in previsione ad un eventuale trattamento chirurgico o endovascolare.

Ecocolordoppler dei Tronchi Sovra-Aortici TSA: quando eseguirlo?

L’ecocolordoppler dei tronchi sovra-aortici deve essere eseguito in tutti i pazienti con età superiore a 50 anni come strumento di screening e prevenzione primaria dell’ictus in presenza di fattori di rischio o familiarità per malattie cardio-vascolari in particolare:  

  • Pazienti con deficit neurologici: disturbi visivi o cecità di un occhio (amaurosi), paralisi improvvisa di un lato del corpo (emisindrome sensitiva o motoria), difficoltà del linguaggio (afasia o disartria), vertigini o perdita dell'equilibrio, perdita di coscienza (lipotimia);
  • Prevenzione e Screening: in pazienti affetti da fattori di Rischio quali: ipertensione, diabete, dislipidemia, obesità, fumo o con familiarità per malattie cardiovascolari;
  • Pazienti con stenosi carotidea: per monitorare la progressione di una stenosi carotidea già diagnosticata. E nella valutazione pre e post-operatoria (follow-up) dei pazienti prima e dopo interventi chirurgici o procedure endovascolari (Stenting carotideo) per controllare la pervietà delle arterie e/o la presenza di eventuali complicanze.

Il trattamento della Stenosi Carotidea

Il trattamento della stenosi carotidea dipende dall’entità del restringimento (stenosi) e dai sintomi presenti.

Terapia Farmacologica

  • Statine: per abbassare il colesterolo e stabilizzare la placca aterosclerotica.
  • Antipertensivi: per controllare la pressione arteriosa.
  • Antiaggreganti piastrinici: come l'aspirina, per fluidificare il sangue e ridurre il rischio di trombosi

Trattamento Chirurgico e endovascolare

  • Endoarterectomia Carotidea: un intervento chirurgico in cui la placca viene rimossa dall'arteria carotidea. Con un piccola incisione laterocervicale in anestesia locoregionale. È indicato in pazienti con stenosi critica della carotide quando la placca è definita una “placca a rischio instabile” per le sue caratteristiche;
  • Stenting Carotideo: una procedura endovascolare quindi meno invasiva in cui un stent viene inserito nell'arteria per mantenerla aperta. È una valida alternativa per i pazienti ad alto rischio chirurgico.

Prevenzione della stenosi carotidea

  • Controllare i fattori di rischio cardiovascolare: quali la pressione arteriosa, il colesterolo e il diabete;
  • Smettere di fumare: il fumo è un fattore di rischio significativo per l'aterosclerosi;
  • Stile di vita: seguire una dieta sana ed equilibrata e fare esercizio fisico regolare.

Per il Follow-up e Monitoraggio della stenosi carotidea è indispensabile che il Paziente a rischio si sottoponga regolarmente a Ecocolordoppler dei tronchi sovra-aortici TSA per valutare il flusso sanguigno nelle arterie carotidi e l’eventuale progressione della stenosi carotidea oltre che l’evoluzione della placca aterosclerotica.

La gestione e monitoraggio della stenosi della carotidea è fondamentale per prevenire eventi cerebrovascolari gravi come l'ictus. Un approccio combinato di modifiche dello stile di vita, terapia farmacologica e interventi chirurgici o procedure endovascolari, se necessario, può ridurre significativamente il rischio di complicanze.


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