Varicella
A curo dello staff di Peditria di Auxologico.
CHE COS’È LA VARICELLA?
È una malattia infettiva, molto contagiosa che colpisce maggiormente bambini e giovani adolescenti ed è causata dall’infezione primaria del virus varicella-zoster (famiglia degli Herpes viridae).
QUAL È IL PERIODO DI INCUBAZIONE?
Il periodo di incubazione della malattia è di 10 – 21 giorni.
IL DECORSO DELLA MALATTIA
La Fase prodromica che precede la comparsa dell’esantema è caratterizzata da febbre, malessere generale e perdita dell’appetito.
La Fase esantematica è caratterizzata dalla comparsa di macchie rosse, lievemente in rilievo, che generano prurito e che nel giro di poche ore si trasformano in vescicole a contenuto liquido limpido. Le vescicole seccandosi diventano croste che gradualmente si staccano.
L’esantema inizia dal cuoio capelluto e viso per poi estendersi al tronco e agli arti.
Le lesioni non compaiono tutte insieme ma insorgono ad ondate, per cui il malato presenta eruzioni nei diversi stadi evolutivi (aspetto a cielo stellato).
COME SI PUÒ TRASMETTERE?
La trasmissione è solo da uomo a uomo e avviene per via aerea attraverso le goccioline respiratorie o per contatto diretto con le lesioni cutanee.
QUANTO DURA LA FASE CONTAGIOSA?
La contagiosità inizia 1-2 giorni prima della comparsa dell’esantema e dura fino a quando tutte le lesioni vengono ricoperte da una crosta (circa sei giorni).
QUALI COMPLICANZE PUÒ AVERE?
La varicella presenta un decorso più aggressivo nell’adolescente e nell’adulto e in modo particolare nelle persone con deficit immunitari. La polmonite è la complicanza più comune nell’adulto. Se il paziente tormenta le vescicole o le croste favorendone la rottura prematura, possono esitare cicatrici permanenti.
VARICELLA IN GRAVIDANZA
Se contratta durante la gravidanza (primi due trimestri di gestazione) la varicella può essere trasmessa all’embrione e al feto attraverso la placenta e causare danni gravi come anomalie oculari, lesioni cutanee, difetti neurologici, ritardo psicomotorio, atrofia muscolare. Se contratta dalla donna da 5 giorni prima a 2 giorni dopo il parto si può verificare una forma grave di varicella nel neonato.
COME SI CURA LA VARICELLA? EVENTUALI CONSIGLI PER LENIRE IL PRURITO
La terapia prevista per gli adulti è sintomatica: antistaminici per il prurito, antipiretici per la febbre. Nei casi più a rischio di complicanze si può ricorrere a farmaci antivirali (Acyclovir). Neonati e soggetti immunodepressi devono ricevere trattamento con immunoglobuline.
È POSSIBILE AMMALARSI PIÙ VOLTE DI VARICELLA?
L’infezione produce immunità permanente a quasi tutte le persone immunocompetenti, quindi è estremamente raro che una persona sviluppi due volte questa malattia. Il virus non viene eliminato dall’organismo ma rimane latente nei gangli delle radici nervose spinali. Nel 10-20 % dei casi si risveglia dopo anni o decenni e causa l’herpes zoster o “Fuoco di Sant’Antonio”.
COME SI PREVIENE?
La vaccinazione è l'unica prevenzione e dal 2017 è divenuta obbligatoria per i nati dal 2017.
Il vaccino contiene un virus vivo e attenuato e viene somministrato a 13-15 mesi di vita unitamente all’antimorbillo, antirosolia, antiparotite in un’unica iniezione (MPRV) con un richiamo a 5 – 6 anni.