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Ernia Epigastrica

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 Ernia Epigastrica

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A cura di

Prof. Gianlorenzo Dionigi

Direttore U.O. Chirurgia Generale - Auxologico Capitanio

Direttore Centro Day Surgery

Cos'è l'ernia epigastrica

L'ernia epigastrica è un tipo di ernia che si forma nella regione epigastrica della parete addominale, situata sopra l'ombelico e appena sotto lo sterno. Questa condizione è caratterizzata da un punto debole nella parete addominale che consente il passaggio di tessuti interni. Il trattamento principale è l'intervento chirurgico.

Il termine ernia indica un foro o un difetto nella parete addominale. L'ernia epigastrica è una condizione piuttosto comune che colpisce sia gli adulti sia i bambini, con una prevalenza del 2-3% tra tutte le ernie addominali. Può manifestarsi anche nei neonati. Spesso non provoca sintomi evidenti, il che ne ritarda la diagnosi.


Ernia epigastrica: le cause

L'ernia epigastrica si verifica quando grasso o, in alcuni casi, una parte dell'intestino spingono attraverso un punto debole nella parete muscolare addominale. Le principali cause includono:

  • Difetti congeniti (predisposizione genetica);
  • Eccessivo sforzo fisico;
  • Obesità;
  • Gravidanza;
  • Tosse cronica o stitichezza, che aumentano la pressione intra-addominale.

Ernia epigastrica: i sintomi

I principali sintomi includono:

  • Una protuberanza visibile sotto lo sterno e sopra l'ombelico, che può aumentare con tosse, starnuti o risate;
  • Dolore o dolorabilità nella zona epigastrica;
  • In molti casi, l'assenza di sintomi rende difficile l'identificazione precoce.

Complicazioni

Un'ernia epigastrica non trattata può causare:

  • Incarcerazione, con il tessuto intrappolato;
  • Strozzamento, con interruzione del flusso sanguigno e rischio di necrosi dei tessuti.

Ernia epigastrica: il trattamento

L'ernia epigastrica non guarisce spontaneamente e richiede un intervento chirurgico per evitare complicazioni. Le opzioni includono:

Se sospetti di avere un'ernia epigastrica, consulta immediatamente un medico per una diagnosi e un trattamento adeguato.

Sintomi di emergenza

Rivolgiti immediatamente a un medico se manifesti:

  • Vomito;
  • Febbre;
  • Dolore addominale intenso, che può indicare un blocco intestinale.

Dopo l'intervento chirurgico, monitora eventuali complicazioni, tra cui:

  • Febbre alta;
  • Difficoltà a urinare;
  • Gonfiore o sanguinamento persistente.

Decorso post-operatorio

La riparazione chirurgica dell'ernia epigastrica è una procedura comune con ottime prospettive di recupero. Dopo l'intervento:

  • La maggior parte delle persone può tornare a casa lo stesso giorno;
  • È consigliato evitare sforzi fisici per almeno 3 settimane;
  • L'uso di una ventriera post-operatoria è raccomandato per circa un mese.

Il Centro Chirurgia della Parete


Domande frequenti sull'ernia epigastrica

Che esame fare per l’ernia epigastrica?

L'ecografia è l'esame più utilizzato per valutare l'esatta dimensione dell'ernia e il diametro del difetto nella parete addominale. Consente inoltre di identificare se l'ernia contiene grasso o intestino, che comporta rischi maggiori per via delle complicanze che potrebbe causare.

Qual è l'ernia più pericolosa?

Le ernie più pericolose sono quelle incarcerate o strozzate. In questi casi, una parte di viscere rimane intrappolata tra muscoli e legamenti, causando ristagno del contenuto intestinale, interruzione del flusso sanguigno e, infine, necrosi dei tessuti.

Chi ha l’ernia può fare attività fisica?

Durante le fasi acute, è necessario il riposo. Tuttavia, chi ha un'ernia inguinale o addominale può praticare sport moderati, evitando movimenti intensi o sforzi che causino dolore o fastidio, segnale di un peggioramento della condizione.

Come far rientrare l’ernia epigastrica?

In alcuni casi, il medico o il paziente stesso può far rientrare l’ernia spingendola delicatamente all'interno della cavità addominale. Tuttavia, le ernie incarcerate non possono essere ridotte manualmente e risultano più dolorose.

Come si opera l’ernia epigastrica?

Esistono due approcci principali:

  • Laparoscopico, una tecnica mini-invasiva che prevede una piccola incisione attraverso cui il chirurgo inserisce strumenti e una telecamera per sigillare il punto debole;
  • Tradizionale (a cielo aperto), con una riparazione diretta tramite punti o rete sintetica.

Quanto tempo ci vuole per guarire dopo l’ernia epigastrica?

Il recupero completo richiede almeno 3 settimane di riposo e il rispetto delle indicazioni mediche. Si raccomanda l'uso di una ventriera post-operatoria per circa 1 mese, evitando sforzi fisici o attività ginniche durante questo periodo.


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