Ernia Epigastrica
- Cos'è l'ernia epigastrica
- Ernia epigastrica: le cause
- Ernia epigastrica: i sintomi
- Complicazioni
- Ernia epigastrica: il trattamento
- Sintomi di emergenza
- Decorso post-operatorio
- Domande frequenti sull'ernia epigastrica
- Che esame fare per l’ernia epigastrica?
- Qual è l'ernia più pericolosa?
- Chi ha l’ernia può fare attività fisica?
- Come far rientrare l’ernia epigastrica?
- Come si opera l’ernia epigastrica?
- Quanto tempo ci vuole per guarire dopo l’ernia epigastrica?
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Cos'è l'ernia epigastrica
L'ernia epigastrica è un tipo di ernia che si forma nella regione epigastrica della parete addominale, situata sopra l'ombelico e appena sotto lo sterno. Questa condizione è caratterizzata da un punto debole nella parete addominale che consente il passaggio di tessuti interni. Il trattamento principale è l'intervento chirurgico.
Il termine ernia indica un foro o un difetto nella parete addominale. L'ernia epigastrica è una condizione piuttosto comune che colpisce sia gli adulti sia i bambini, con una prevalenza del 2-3% tra tutte le ernie addominali. Può manifestarsi anche nei neonati. Spesso non provoca sintomi evidenti, il che ne ritarda la diagnosi.
Ernia epigastrica: le cause
L'ernia epigastrica si verifica quando grasso o, in alcuni casi, una parte dell'intestino spingono attraverso un punto debole nella parete muscolare addominale. Le principali cause includono:
- Difetti congeniti (predisposizione genetica);
- Eccessivo sforzo fisico;
- Obesità;
- Gravidanza;
- Tosse cronica o stitichezza, che aumentano la pressione intra-addominale.
Ernia epigastrica: i sintomi
I principali sintomi includono:
- Una protuberanza visibile sotto lo sterno e sopra l'ombelico, che può aumentare con tosse, starnuti o risate;
- Dolore o dolorabilità nella zona epigastrica;
- In molti casi, l'assenza di sintomi rende difficile l'identificazione precoce.
Complicazioni
Un'ernia epigastrica non trattata può causare:
- Incarcerazione, con il tessuto intrappolato;
- Strozzamento, con interruzione del flusso sanguigno e rischio di necrosi dei tessuti.
Ernia epigastrica: il trattamento
L'ernia epigastrica non guarisce spontaneamente e richiede un intervento chirurgico per evitare complicazioni. Le opzioni includono:
- Chirurgia tradizionale (a cielo aperto), con riparazione tramite suture o rete sintetica;
- Chirurgia laparoscopica, un approccio minimamente invasivo con tempi di recupero più rapidi.
Se sospetti di avere un'ernia epigastrica, consulta immediatamente un medico per una diagnosi e un trattamento adeguato.
Sintomi di emergenza
Rivolgiti immediatamente a un medico se manifesti:
- Vomito;
- Febbre;
- Dolore addominale intenso, che può indicare un blocco intestinale.
Dopo l'intervento chirurgico, monitora eventuali complicazioni, tra cui:
- Febbre alta;
- Difficoltà a urinare;
- Gonfiore o sanguinamento persistente.
Decorso post-operatorio
La riparazione chirurgica dell'ernia epigastrica è una procedura comune con ottime prospettive di recupero. Dopo l'intervento:
- La maggior parte delle persone può tornare a casa lo stesso giorno;
- È consigliato evitare sforzi fisici per almeno 3 settimane;
- L'uso di una ventriera post-operatoria è raccomandato per circa un mese.
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Domande frequenti sull'ernia epigastrica
Che esame fare per l’ernia epigastrica?
L'ecografia è l'esame più utilizzato per valutare l'esatta dimensione dell'ernia e il diametro del difetto nella parete addominale. Consente inoltre di identificare se l'ernia contiene grasso o intestino, che comporta rischi maggiori per via delle complicanze che potrebbe causare.
Qual è l'ernia più pericolosa?
Le ernie più pericolose sono quelle incarcerate o strozzate. In questi casi, una parte di viscere rimane intrappolata tra muscoli e legamenti, causando ristagno del contenuto intestinale, interruzione del flusso sanguigno e, infine, necrosi dei tessuti.
Chi ha l’ernia può fare attività fisica?
Durante le fasi acute, è necessario il riposo. Tuttavia, chi ha un'ernia inguinale o addominale può praticare sport moderati, evitando movimenti intensi o sforzi che causino dolore o fastidio, segnale di un peggioramento della condizione.
Come far rientrare l’ernia epigastrica?
In alcuni casi, il medico o il paziente stesso può far rientrare l’ernia spingendola delicatamente all'interno della cavità addominale. Tuttavia, le ernie incarcerate non possono essere ridotte manualmente e risultano più dolorose.
Come si opera l’ernia epigastrica?
Esistono due approcci principali:
- Laparoscopico, una tecnica mini-invasiva che prevede una piccola incisione attraverso cui il chirurgo inserisce strumenti e una telecamera per sigillare il punto debole;
- Tradizionale (a cielo aperto), con una riparazione diretta tramite punti o rete sintetica.
Quanto tempo ci vuole per guarire dopo l’ernia epigastrica?
Il recupero completo richiede almeno 3 settimane di riposo e il rispetto delle indicazioni mediche. Si raccomanda l'uso di una ventriera post-operatoria per circa 1 mese, evitando sforzi fisici o attività ginniche durante questo periodo.