
Emorroidi
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Visita Proctologica- Cosa sono le emorroidi?
- Sintomi delle emorroidi
- Cause delle emorroidi
- Diagnosi delle emorroidi
- Emorroidi e gravidanza
- Terapia delle emorroidi
- La chirurgia
- Emorroidi e intervento chirurgico
- Complicanze delle emorroidi
- Chirurgia delle emorroidi in Auxologico
- Trattamento chirurgico delle emorroidi in Auxologico Capitanio a MIlano
- Quando è necessario l’intervento chirurgico?
- Intervento di Mucoprolassectomia con stapler circolare (sec. Longo)
- Intervento ANOLIFT (Dearterializzazione Doppler-guidata o THD)
- Dove si effettuano gli interventi
- Emorroidi: le domande frequenti
- Prenota in Auxologico
- Emorroidi, contenuti correlati
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono strutture vascolari del canale anale, che giocano un ruolo importante nel mantenimento della continenza fecale. Il termine emorroide deriva dal greco e significa "dove scorre il sangue" a ricordare che, anche nel passato, erano note le importanti perdite che si possono verificare in questa area del corpo umano.
Quando le emorroidi diventano patologiche, si gonfiano o si infiammano dando così origine alla sindrome o malattia emorroidaria.
Sintomi delle emorroidi
I soggetti affetti da patologia emorroidaria riferiscono, come sintomo predominante, perdite di sangue rosso vivo, durante la defecazione e soprattutto alla fine di questa.
Di regola queste perdite di sangue non si accompagnano a dolori: se sono presenti dolori bisogna pensare a una complicanza, tipo trombosi emorroidaria, o ad altra patologia, come la ragade.
Le perdite di sangue possono variare da poche gocce, che sporcano la carta igienica, o da vero e proprio gocciolamento sul water, fino a vere e proprie emorragie, che a lungo andare provocano anemizzazione.
Cause delle emorroidi
La patologia emorroidaria è un evento molto frequente sia nel sesso maschile che in quello femminile.
La causa esatta di questa patologia è pressoché sconosciuta e sono vari i fattori che ne possono essere responsabili:
- la mancanza di esercizio fisico;
- la vita sedentaria;
- una dieta povera di fibre;
- fattori genetici;
- il sovrappeso.
Anche alcuni sport possono avere un rapporto con la patologia emorroidaria, come quelli effettuati in posizione seduta e con ripetuti traumatismi come il ciclismo, il motociclismo, l’equitazione ecc.
Tuttavia la patologia emorroidaria può comparire anche in soggetti con una vita senza fattori di rischio.
Diagnosi delle emorroidi
Le emorroidi vengono classificate in quattro gradi differenziati in base alla loro gravità. L’ispezione della regione anale, invitando il paziente a spingere come andare di corpo, permette il pronto riconoscimento dei vari tipi di emorroidi, in quanto la spinta determina il prolasso della mucosa rettale e permette di evidenziare i rigonfiamenti emorroidari.
L’esplorazione digitale rettale può dare maggiori dettagli, anche per escludere eventuali altre patologie endorettali: l’esplorazione rettale non deve provocare dolore, ma solo fastidio; in caso di dolore occorre valutare la possibilità di altre patologie, come la ragade.
In Auxologico, durante la Visita Proctologica, viene sempre effettuata anche l’Anoscopia con anoscopio luminoso e ciò permette una più precisa esplorazione del canale anale. Inoltre siamo dotati per casi più complessi (presenza di polipi anali o lesioni sospette dell’ano), di un particolare Anoscopio digitale, che permette la visione dell’ano su schermo e la stampa a colori delle immagini prodotte.
Tale esame viene effettuato in centro a Milano, presso Auxologico Capitanio.
Emorroidi e gravidanza
Nel sesso femminile, durante la gravidanza, la pressione esercitata dal feto sulle strutture vascolari della pelvi, determina un rallentamento del flusso sanguigno a livello anale, con conseguente aumento del turgore delle emorroidi. Questo turgore emorroidario, usualmente, regredisce dopo il parto, ma in alcuni casi, anche dopo molti anni, possono ricomparire disturbi emorroidari, come esito dei pregressi parti.
Terapia delle emorroidi
Le emorroidi vanno operate solo quando creano veri problemi al paziente.
Nelle emorroidi di 1° e 2° grado, la terapia è fondamentalmente dietetica; è importante aggiungere fibre alla dieta per migliorare la stitichezza e lo sforzo alla defecazione. Le terapie chirurgiche ambulatoriali, come la legatura delle emorroidi, la crioterapia o la laserterapia, non trovano più oggi una corretta indicazione, non risolvono il problema e talora lo peggiorano.
La Visita di Chirurgia Generale
La chirurgia
Nel caso di emorroidi di 3° e 4° grado, con frequenti e abbondanti sanguinamenti, o con ripetuti episodi di trombosi emorroidaria, l’unica terapia è quella chirurgica.
Negli anni più recenti, è stato introdotto un nuovo intervento, chiamato dal suo ideatore, intervento secondo Longo o emorroidopessi, che viene praticato utilizzando una suturatrice meccanica, introdotta attraverso l’ano: questo intervento, ormai validato da quasi 20 anni di esperienza, si sta sempre più diffondendo nel mondo per suoi indubbi vantaggi nei confronti della classica emorroidectomia, a differenza della quale le emorroidi non vengono asportate, ma si crea un vero e proprio “lifting “, mediante il quale la mucosa rettale viene accorciata, e le emorroidi vengono riposizionate nella loro sede naturale, senza quindi prolassare dall’ano.
Il vantaggio di questo intervento è l’avere spostato la sede dell’intervento dalla regione anale, molto sensibile al dolore, alla parete rettale, praticamente sprovvista di terminazioni dolorose.
L’intervento viene effettuato in anestesia spinale, come quella che viene praticata in ginecologia per eliminare il dolore del parto e in regime di day-hospital con una notte di degenza. Il paziente viene usualmente operato nel pomeriggio e dimesso la mattina successiva.
Il ricovero notturno è ritenuto necessario per controllare le pur rare perdite ematiche post chirurgiche e il dolore post operatorio.
La defecazione avviene senza alcun problema e il paziente può riprendere la sua attività lavorativa dopo pochi giorni.
Emorroidi e intervento chirurgico
Un ulteriore intervento chirurgico per la cura definitiva delle emorroidi ed ancora meno invasivo del precedente, viene effettuato presso Auxologico con ottimi risultati e soddisfazione dei pazienti. Tale procedura si chiama ANOLIFT e consiste in una dearterializzazione emorroidaria con doppler. L’intervento effettuato sempre in anestesia spinale, prevede il posizionamento di 6 punti di sutura all’interno dell’ano, in corrispondenza delle arterie emorroidarie identificate dal doppler incorporato all’anoscopio utilizzato durante l’intervento. Tale metodica permette una completa risoluzione del quadro emorroidario, senza resezioni di mucosa, tagli o ferite chirurgiche, garantendo un ancor più precoce ripresa di tutte le attività quotidiane. Il ricovero è sempre in day-hospital e prevede sole 4-5 ore totali di degenza.
Questo intervento viene ormai ampiamente eseguito presso l’U.O di Chirurgia Generale in Auxologico Capitanio.
Complicanze delle emorroidi
L a complicanza più frequente è la trombosi emorroidaria, che può insorgere anche acutamente, con forte dolore, rapido ingrossamento e indurimento di un gavocciolo emorroidario dovuto allo spasmo dello sfintere anale. Questo spasmo, che può essere determinato dai più svariati fattori, provoca il così detto “strozzamento emorroidario” per cui una parte del gavocciolo emorroidario può andare anche in necrosi. Di solito una adeguata terapia medica, può lenire o migliorare la sintomatologia dolorosa, ma in casi eccezionali può essere necessario un intervento chirurgico d’urgenza per detendere il gavocciolo emorroidario trombizzato.
Altra complicanza o evento molto usuale, sono le perdite ematiche che possono diventare così frequenti e abbondanti da determinare una anemizzazione del paziente, per cui l’intervento diventa urgente.
Chirurgia delle emorroidi in Auxologico
L’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell'Ospedale Capitanio garantisce ai pazienti una presa in carico completa dall’inizio del percorso diagnostico fino alla dimissione postoperatoria e nei controlli successivi, per tutte le patologie di interesse chirurgico.
La selezione dei pazienti per l’intervento chirurgico e il successivo follow-up avviene tramite la visita specialistica di chirurgia generale, che può essere effettuata in tutte le sedi di Auxologico.
Chirurgia, un'eccellenza in Auxologico
Trattamento chirurgico delle emorroidi in Auxologico Capitanio a MIlano
Quando è necessario l’intervento chirurgico?
La chirurgia è indicata nei seguenti casi:
- Emorroidi di 3° e 4° grado;
- Sanguinamenti frequenti e/o abbondanti;
- Episodi ricorrenti di trombosi emorroidaria.
In queste situazioni, la terapia chirurgica rappresenta l’unica soluzione definitiva.
Gli interventi di seguito indicati sono per la risoluzione definitiva della patologia emorroidaria e riconosciuti dalla Linee Guida Nazionali ed Europee.
Intervento di Mucoprolassectomia con stapler circolare (sec. Longo)
- Tecnica eseguita con suturatrice meccanica;
- Le emorroidi non vengono asportate, ma riposizionate nella loro sede naturale;
- Si accorcia la mucosa rettale prolassata, ottenendo un effetto “lifting”.
Vantaggi principali:
- Dolore post-operatorio molto ridotto (l’intervento avviene nella parete rettale, priva di terminazioni nervose sensibili);
- Tecnica consolidata da oltre 20 anni;
- Recupero rapido.
Modalità di esecuzione:
- Anestesia spinale (simile a quella utilizzata in ostetricia);
- Day-hospital con una notte di ricovero;
- Intervento nel pomeriggio e dimissione il mattino successivo;
- Ripresa delle attività quotidiane in pochi giorni.
Intervento ANOLIFT (Dearterializzazione Doppler-guidata o THD)
- Tecnica avanzata e ancora meno invasiva rispetto al metodo Longo;
- Identificazione delle arterie emorroidarie tramite sonda Doppler integrata;
- Posizionamento di 6 punti di sutura interni, senza resezioni né ferite chirurgiche.
Vantaggi principali:
- Assenza di tagli e resezioni;
- Minimo trauma locale;
- Recupero molto rapido;
- Alta soddisfazione dei pazienti.
Modalità di esecuzione:
- Anestesia spinale;
- Ricovero possibile in day-hospital (durata complessiva 4–5 ore);
- Ritorno alle normali attività già dal giorno successivo.
Dove si effettuano gli interventi
Entrambe le tecniche vengono eseguite presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale di Auxologico Capitanio, nel centro di Milano. Il paziente viene seguito in tutto il percorso: dalla diagnosi alla chirurgia, fino al follow-up post-operatorio.
Emorroidi: le domande frequenti
- Quali sono i sintomi più comuni delle emorroidi? Sanguinamento, prurito, dolore anale, gonfiore e sensazione di corpo estraneo;
- Quando è necessario l’intervento chirurgico per emorroidi? In generale, se le emorroidi sono di 3° o 4° grado, recidivanti, dolorose o con sanguinamenti importanti. In Auxologico è prevista una tailored-surgery, chirurgia personalizzata tenendo in considerazione la qualità di vita del paziente;
- L’intervento per emorroidi è doloroso? Grazie a nuove tecniche come la mucoprolassectomia con stapler circolare (Longo) e ANOLIFT, il dolore post-operatorio è minimo e il recupero è rapido;
- Si possono curare le emorroidi senza chirurgia? Sì, nei casi lievi, modifiche dello stile di vita, trattamento medico conservativo e dieta sono spesso sufficienti. Presso l'Istituto Auxologico il paziente viene trattato sia mediante terapia medica che chirurgia a seconda delle esigenze del paziente, della sua qualità di vita e della severità della malattia;
- Quanto dura il ricovero per l’intervento alle emorroidi? Da mezza giornata a una notte, in base alla tecnica utilizzata;
- Le emorroidi tornano dopo l’intervento? La probabilità di recidiva è bassa se il paziente segue le indicazioni dietetiche e comportamentali;
- Qual è la differenza tra emorroidi interne ed esterne? Le emorroidi interne sono situate all’interno del canale anale; le esterne sporgono all’esterno e sono spesso più dolorose;
- Esistono terapie laser per le emorroidi? Oggi le terapie laser sono poco utilizzate, poiché non garantiscono risultati duraturi. Solitamente tali tecniche possono portare benefici sulle emorroidi di grado I-II;
- Si possono prevenire le emorroidi? Sì, con una dieta ricca di fibre, evitando la sedentarietà e sforzi eccessivi durante la defecazione;
- Cosa sono le emorroidi? Sono vasi sanguigni venosi, normalmente presenti nel canale anale, che hanno la funzione di partecipare alla funzione dello sfintere anale. Quando si infiammano e si ingrossano possono fuoriuscire dall'ano e prolassare da sole o insieme alla mucosa rettale;
- Chi può essere colpito dalla malattia emorroidaria? La malattia emorroidaria è estremamente comune: si stima che colpisca circa un adulto su tre nel corso della vita, con un’incidenza in netto aumento dopo i 40 anni. Quasi tutti, almeno una volta, possono sperimentare un episodio di crisi emorroidaria, anche transitoria;
- Le emorroidi si possono rompere? Sì, in alcuni casi le emorroidi possono rompersi e causare sanguinamenti improvvisi. È importante farsi valutare da uno specialista;
- Le emorroidi fanno sempre male? No. Le emorroidi non complicate spesso non provocano dolore. Il dolore compare in caso di infiammazione, trombosi o ragadi associate;
- Quanto durano le emorroidi? Un episodio acuto può durare da pochi giorni a qualche settimana. In assenza di terapia adeguata, può diventare cronico o recidivare frequentemente;
- Quali cibi evitare con le emorroidi? Spezie, alcolici, insaccati, cibi fritti e poveri di fibre possono peggiorare i sintomi. Meglio privilegiare una dieta ricca di frutta, verdura e acqua;
- È normale avere sangue rosso vivo dopo la defecazione? Può essere sintomo di emorroidi, ma anche di altre patologie (ragadi, polipi, diverticoli). È sempre bene fare una visita proctologica e, se lo specialista lo ritiene utile, una colonscopia con eventuali biopsie;
- Come si fa a distinguere tra emorroidi interne ed esterne? Le emorroidi interne non si vedono e spesso non fanno male. Le esterne possono sporgere dall’ano e risultare dolenti o gonfie;
- Le creme funzionano contro le emorroidi? Le pomate possono aiutare ad alleviare i sintomi, ma non risolvono la causa. Sono utili solo per brevi periodi;
- Emorroidi e sport: cosa evitare? È meglio evitare sport che aumentano la pressione pelvica come sollevamento pesi, ciclismo o equitazione. Camminata e nuoto sono invece raccomandati. Parlane con un nostro specialista di riferimento;
- Posso usare rimedi naturali contro le emorroidi? Alcuni rimedi naturali possono dare sollievo, ma non sostituiscono una valutazione medica proctologica.
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