I progressi tecnici nell'intelligenza artificiale (AI) nell'imaging cardiaco stanno rapidamente migliorando la riproducibilità di questo approccio e la possibilità di ridurre il tempo necessario per generare un referto.
Il filo conduttore rappresentato da tutte queste tecniche mira ad accorciare i tempi di interpretazione senza perdita di informazioni rispetto all'approccio standard.
In una revisione della letteratura scientifica pubblicata dalla rivista Heliyon, a cui hanno collaborato anche il Dipartimento di Radiologia e Diagnostica per Immagini e il Dipartimento di Scienze Cardiache, Neurologiche e Metaboliche di Auxologico San Luca, viene presentata una panoramica delle applicazioni AI nell'imaging cardiaco multimodale.
L'applicazione dell'intelligenza artificiale nell'imaging cardiovascolare è in rapido aumento considerando le possibilità di ridurre i tempi di refertazione contestualmente alla possibilità di farlo con elevata precisione. In questa revisione sono state descritte le potenziali applicazioni dell'algoritmo AI concentrandosi sull'impatto che questi algoritmi potrebbero avere nella pratica clinica. Questi algoritmi possono migliorare l'accuratezza diagnostica portando a un modello di “medicina di precisione” e allo stesso tempo velocizzare i tempi di refertazione.
Inoltre, i numerosi dati ottenuti dalle analisi AI possono fornire in breve tempo diverse indicazioni per la gestione dei pazienti.
Gli algoritmi AI non possono tuttavia sostituire i medici che leggono i risultati dell’indagine cardiologica, ma rappresentano uno strumento utile per l'implementazione del flusso di lavoro clinico. Pertanto, nonostante il brillante futuro dell'imaging cardiaco legato all'applicazione dell'IA, è importante considerare la sicurezza clinica di questi algoritmi qualora dovessero essere approvati per l'uso nella pratica clinica.