Uno degli obiettivi delle moderne tecniche di imaging (l’evoluzione della radiologia grazie alle nuove tecnologie computerizzate e i programmi sempre più sofisticati) è quello di ottenere immagini sempre più dettagliate e precise dell’interno del nostro corpo, compresa l’attività cardiaca che, essendo mobile, può determinare immagini da interpretare con attenzione.
La tomografia computerizzata a doppia energia (DECT) è una tecnica di imaging emergente che consiste nell'acquisizione di due serie di dati separati che utilizzano due diverse energie di spettri di raggi X (spettri "picco a basso kilovoltaggio" e "spettri ad alto kilovoltaggio"). Qualsiasi materiale specifico presenta diverse caratteristiche di assorbimento dei raggi X a vari livelli di energia. Delineando queste differenze, DECT fornisce molte più applicazioni oltre alla tradizionale TC a energia singola, che ottiene principalmente densità e informazioni anatomiche.
Una rassegna pubblicata dal Journal of Imaging, a cui ha contribuito anche il Dipartimento di Radiologia di Auxologico San Luca, mostra che la DECT cardiaca presenta numerosi vantaggi, offrendo nuove applicazioni essenziali che possono migliorare il contributo del radiologo al contesto clinico. L'implementazione della DECT nell'imaging cardiaco offre numerosi vantaggi, principalmente costituiti da un migliore contrasto dell'immagine, generazione di immagini virtuali, riduzione delle immagini non significative e possibilità di escludere alcuni elementi per una migliore interpretazione del risultato diagnostico.
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Pertanto, la DECT rappresenta una tecnologia all'avanguardia che sta cambiando radicalmente questo campo dell'imaging, andando oltre i tradizionali concetti di densità della struttura esaminata. Inoltre, attraverso la sua maggiore risoluzione spaziale, la recente introduzione dell'uso di nuovi algoritmi di ricostruzione dell'immagine per la rimozione del calcio, potrebbe rappresentare un elemento innovativo per l'era DECT, consentendo nuove applicazioni cliniche, come la sottrazione virtuale delle immagini del calcio e di stent (nei pazienti che ne sono ad esempio portatori), che potrebbero migliorare la visibilità del lume coronarico e di quello interno allo stent.
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