Si è molto discusso sulla sicurezza dei vaccini anti Covid 19, soprattutto sul fatto se potessero o meno provocare eventi vascolari. I seguenti tre lavori a cui ha contribuito anche Auxologico offrono evidenze sulla sicurezza della vaccinazione attiva anti-SARS-CoV2 in particolare dal punto di vista vascolare. Questi tre lavori supportano la sicurezza della vaccinazione soprattutto da un punto di vista vascolare valutando prima e dopo vaccinazione la comparsa o meno dei principali marcatori del rischio vascolare (ad esempio trombosi post-vaccinazione). Abbiamo chiesto al prof. Pier Luigi Meroni, Direttore del Laboratorio sperimentale ricerche Immunologia Clinica e Reumatologia di Auxologico, di commentare questi lavori di ricerca a cui ha preso parte.
Il commento del Prof. Pier Luigi Meroni
La vaccinazione contro le malattie infettive è una delle grandi vittorie della scienza moderna ma al tempo stesso origine di una discussione senza fine sul suo rapporto costo – beneficio. E’ innegabile che ogni tipo di vaccinazione, incluse quelle che pratichiamo regolarmente dall’infanzia, può dare raramente effetti collaterali. Tuttavia la protezione contro ben più gravi conseguenze delle malattie infettive è innegabile e giustifica di gran lunga le vaccinazioni.
La pandemia della COVID-19 ha reso necessaria la prima vaccinazione di massa della storia ed ha evidenziato questi rari effetti collaterali a causa del numero di soggetti vaccinati mai così ampio come ora.
Al di là di effetti collaterali aneddotici, vi è stata la segnalazione di eventi trombotici (coagulazione del sangue con blocco dell’afflusso di sangue ai tessuti) dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV2. Nonostante siano stati eventi rari e in determinati tipi di soggetti e con specifici tipi di vaccini (vaccini con adenovirus), l’importanza di questi eventi ha suscitato preoccupazione e stimolato ricerche volte a capirne le cause e soprattutto a caratterizzare marcatori predittivi utili per evitarli.
Questa è la stata la ragione per cui Auxologico IRCCS ha supportato ricerche in questo senso in linea con la nostra missione nello studio di malattie cardiovascolari.
Due studi hanno pianificato il monitoraggio di marcatori per eventi avversi in soggetti sani dopo vaccinazione con differenti tipi di vaccini anti-SARS-CoV2. Questi studi hanno preso in considerazione gli operatori di Auxologico e dell’Università degli Studi di Milano, anche nell’ottica di attenzionare la sicurezza dei propri dipendenti.
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I tre studi pubblicati
Il primo studio ha valutato sia il tipo di risposta al vaccino sia la possibile comparsa di marcatori di autoimmunità. Era stata infatti sollevata la possibilità che la vaccinazione potesse innescare risposte del sistema immune non solo contro le proteine virali ma anche contro strutture del nostro organismo (e.g. auto-aggressione o auto-immunità). Tutto ciò non sembra essere nella stragrande maggioranza sei soggetti che hanno ricevuto il vaccino anche a distanza di tempo (un anno dalla vaccinazione). Quasi 500 volontari hanno partecipato allo studio.
Un secondo studio in collaborazione con altri 2 IRCCS di Milano (Monzino e Ospedale S Raffaele) ha invece valutato differenti parametri del processo della coagulazione dopo la somministrazione di diversi tipi di vaccini al fine di evidenziare potenziali marcatori predittivi per eventi avversi con manifestazioni trombotiche. Anche questo studio ha arruolato un numero consistente di volontari e chiaramente dimostrato che la vaccinazione non induce di regola attivazione delle piastrine. Le piastrine sono piccole cellule del sangue il cui compito principale è formare aggregati che innescano la coagulazione e contribuiscono a “chiudere” eventuali lesioni sulla parete dei vasi. E’ intuitivo che una loro abnorme attività potrebbe determinare la formazione di ostacoli al flusso sanguigno con eventi trombotici.
Se i vaccini sono apparentemente sicuri nella maggior parte di soggetti sani, cosa succede in pazienti che hanno una malattia che spontaneamente produce trombi a causa di risposte autoimmuni? Potrebbe la vaccinazione scatenare la malattia nel momento in cui il sistema immune viene stimolato?
Per rispondere a questa domanda Auxologico ha promosso uno studio collaborativo che ha raccolto pazienti con malattie autoimmuni e trombofilia (tendenza a produrre trombi a causa di risposte autoimmuni).
Oltre alla valutazione clinica sono stati studiati anche marcatori noti per essere aumentati in soggetti con reazioni trombotiche al vaccino anti-SARS-CoV2 ad adenovirus: gli anticorpi anti-PF4. Le notizie sono rassicuranti anche da questo punto di vista. In particolare non solo i pazienti non hanno mostrato reazioni avverse ma nemmeno prodotto gli anticorpi (anti-PF4) associati a trombosi
Gli effetti collaterali dei vaccini anti-SARS-Cov2 sono rari; in particolare eventi avversi cardiovascolari. Questo sembra essere vero non solo nella popolazione normale manche in pazienti con patologie autoimmuni caratterizzate da trombofilia (tendenza a manifestare trombosi).
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La ricerca in Auxologico
Il Laboratorio sperimentale ricerche Immunologia Clinica e Reumatologia è impegnato in progetti internazionali per la standardizzazione/validazione di test diagnostici per malattie autoimmuni con l’impiego di metodiche in fase solida (ELISA, chemiluminescenza, fluorescenza, Western Blot).
I principali campi di ricerca sono:
- messa a punto di modelli sperimentali in vitro e in vivo per lo studio di meccanismi patogenetici in corso di vasculiti sistemiche e vasculopatie autoimmuni;
- validazione di nuovi biomarker per malattie autoimmuni sistemiche;
- studio dei meccanismi patogenetici in corso di Lupus Eritematoso Sistemico e Sclerodermia. A questo scopo sono utilizzati metodi biochimici, di biologia cellulare e biologia molecolare.
MALATTIE OGGETTO DI RICERCA
- Lupus Eritematoso Sistemico e forme lupus-simili;
- Sclerodermia;
- Connettiviti sistemiche indifferenziate;
- Sindrome di Sjogren;
- Vasculiti sistemiche autoimmuni;
- Sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi;
- Artrite Reumatoide;
- Artriti infiammatorie.
RISULTATI DI PARTICOLARE IMPORTANZA RAGGIUNTI
Identificazione di nuovi meccanismi patogenetici in corso di lupus eritematoso sistemico e sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi.
Standardizzazione di test diagnostici di laboratorio per le malattie autoimmuni sistemiche (test per anticorpi anti-nucleo, test per anticorpi anti-peptidi ciclici citrullinati, nuovi test per anticorpi anti-fosfolipidi).
Validazione di nuovi biomarker per lo studio dell’efficacia di farmaci immunosoppressori.