Osso in salute: bambini e adolescenti
Pubblicato il 13/03/2017 - Aggiornato il 21/10/2024
SALUTE DELL’OSSO NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI. PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE?
I primi due decenni di vita sono un momento fondamentale per il futuro dell’osso, perché sono gli anni in cui si accumula il capitale osseo che servirà per tutta la vita.
Il livello di mineralizzazione ossea, l’accumulo di sali di calcio nell’osso e la qualità della struttura ossea dipendono da ciò che avviene durante la crescita e lo sviluppo.
La maturazione scheletrica termina fra i 25 e i 30 anni di età. A questo punto, l’individuo ha raggiunto il suo picco di massa ossea, cioè il massimo livello di accumulo di minerali nell’osso.
COSA SUCCEDE POI NELL’ETÀ ADULTA?
Nell’età adulta, la massa ossea raggiunta potrà essere mantenuta a lungo in assenza di patologie e seguendo uno stile di vita corretto: buona alimentazione, niente fumo, attività fisica, ecc.
Con l’avanzare degli anni, in particolare dopo la menopausa nelle donne e dopo i 65 anni negli uomini, sarà inevitabile una perdita progressiva della densità ossea, più o meno lenta a seconda delle condizioni individuali.
Ma è chiaro che chi parte da un elevato picco di massa ossea, a parità di altre condizioni, arriverà più tardi ai livelli di allarme di una ridotta mineralizzazione (osteopenia) o di un serio aumento del rischio di fratture da fragilità ossea (osteoporosi).
Per questo l’osteoporosi viene definita come la “malattia degli anziani che ha le sue radici nella giovinezza”.
PARLIAMO DEI FATTORI CHE DETERMINANO L’ACQUISIZIONE DELLA MASSA OSSEA. QUALI SONO?
Prima di tutto vi è l’eredità genetica, un fattore non modificabile.
Vi sono poi fattori ambientali modificabili, quali una sana e corretta alimentazione (apporti adeguati di calcio, fosforo, vitamina D, proteine in funzione dell’età) e una regolare attività fisica (importante il ruolo degli stimoli di forza muscolare e forza di gravità per l’accumulo di minerali e per l’irrobustimento dell’osso).
E GLI STRUMENTI DIAGNOSTICI PER VALUTARE IL RISCHIO DI FRATTURE NEI BAMBINI?
La densitometria ossea DXA è l’esame attualmente più utilizzato nella cura e nella ricerca scientifica.
Il limite di questa tecnica è la difficoltà di interpretazione dei risultati dell’esame nell’età della crescita. In questo periodo infatti la forma e le dimensioni delle ossa cambiano continuamente, per cui valutare correttamente l’aumento o la diminuzione della densità dell’osso richiede un'esperienza specifica e particolari accorgimenti tecnici.
Vi sono poi tecnologie più nuove e sofisticate, come la tomografia computerizzata quantitativa periferica (pQCT).
Oggi viene usata solo in ambienti di ricerca, ma in un prossimo futuro entrerà anche nella pratica clinica, in quanto permette di valutare anche la micro-architettura e la geometria ossea.
IL CENTRO OSTEOPOROSI IN AUXOLOGICO
In Auxologico l'Osteoporosi viene curata dal Centro Osteoporosi che ha sede in Auxologico Ariosto. Il Centro è specializzato anche nella diagnosi e nella cura dell'osteoporosi giovanile.