Coronavirus e apnee
Pubblicato il 13/03/2020 - Aggiornato il 17/06/2024
LE PERSONE CON DISTURBI DEL SONNO, IN PARTICOLARE LE APNEE NEL SONNO, HANNO PIÙ PROBABILITÀ DI CONTRARRE IL NUOVO CORONAVIRUS?
No, non hanno più probabilità o quantomeno a oggi non è stato dimostrato un maggiore rischio nei pazienti con disturbi del sonno e nello specifico con disturbi del respiro nel sonno
Certamente le alte vie aeree dei pazienti con Apnee ostruttive nel sonno possono essere più soggette ad infiammazione rispetto alla popolazione generale e questo può costituire una predisposizione alle infezioni soprattutto in quelle persone che hanno patologie concomitanti come il diabete mellito.
SE CONTRAGGONO IL CORONAVIRUS, CORRONO MAGGIORI RISCHI?
Non ci sono dati al momento a questo riguardo; in generale possiamo dire che una grande parte dei pazienti con apnee nel sonno risulta obesa/in sovrappeso e ha comorbidità metaboliche (diabete mellito), cardiovascolari (scompenso cardiaco, aritmie, ipertensione) e pneumologiche (BPCO, asma) che possono rendere l’organismo più in difficoltà nell’affrontare l’infezione da nuovo coronavirus.
QUALI CONSIGLI POSSIAMO DARE AI PAZIENTI CON APNEE NEL SONNO IN QUESTO PERIODO?
Proseguire le terapie che stanno seguendo incluso l’utilizzo di CPAP/ BIPAP durante il sonno.
La sospensione di tali trattamenti al momento non è supportata da nessun dato scientifico e in base ai dati a disposizione pre-pandemia potrebbe avere conseguenze negative sulla salute in generale del paziente (vedasi la sonnolenza ed il rischio cardiovascolare). Ovviamente è fondamentale la corretta pulizia della maschera in uso, del tubo, dei filtri come da istruzioni di tutti i produttori.
Molto importante anche l’igiene personale, in particolar modo delle mani e della faccia prima del posizionamento della maschera e della CPAP/BIPAP; è importante areare bene la camera prima della notte ed attenersi ovviamente a tutte le norme generali per evitare il contagio.
PRECAUZIONI PER L'USO DI CPAP
Nuove evidenze di letteratura stanno suggerendo che durante l'utilizzo di diversi supporti di ventilazione, tra cui la CPAP, ci può essere una dispersione nell'aria dell'esalato, generalmente in un range di ca. 30 - 40 cm, ma anche sino a 90 cm a seconda del tipo di maschera utilizzata, del tipo di apparecchio in uso e delle pressioni terapeutiche impostate.
Questo evento è trascurabile in condizioni di normalità, ma può acquisire un significato quando si parla di malati COVID-19 positivi. Si raccomanda in ogni caso, nei pazienti che utilizzano CPAP, cautela e, se possibile (soprattutto se hanno anche sintomi lievi di tosse o raffreddamento), di evitare di condividere l'ambiente in cui dormono con partner che abbiamo riduzione delle difese immunitarie per patologie primarie o terapie farmacologiche.
Si raccomanda nuovamente l'importanza, come per tutta la popolazione, di aerare sempre bene la stanza prima e dopo il periodo notturno di sonno.
COSA DEVE FARE SE SI SOSPETTA DI AVER CONTRATTO IL VIRUS?
Il paziente apnoico deve seguire le indicazioni standard, e ricordarsi di segnalare la sua patologia:
In caso di sintomi o dubbi, bisogna rimanere in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiamare al telefono il proprio medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.
Le Regioni hanno attivato numeri verdi locali per rispondere alle numerose richieste di cittadini.
Inoltre, il numero di pubblica utilità 1500 è stato attivato dal Ministro Roberto Speranza il 27 gennaio per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV. Rispondono dirigenti sanitari e mediatori culturali H 24 dalla Sala operativa del Ministero della Salute.
Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.
IL CENTRO DI MEDICINA DEL SONNO DI AUXOLOGICO
Il Centro Medicina del Sonno è accreditato dalla Società Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) e svolge attività clinica e di ricerca sui disturbi del sonno.