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Coronavirus e Vitamina C: stop alle bufale

Pubblicato il 20/03/2020 - Aggiornato il 17/06/2024

Dott.ssa Raffaella Cancello

Staff Centro Ambulatoriale Obesità - Auxologico Ariosto

In questi giorni di emergenza per il Coronavirus Sars Cov-2 non mancano le notizie fuorvianti, spesso prodotte da fonti poco autorevoli. Una in particolare di queste vere e proprie fake news sostiene che la Vitamina C sia utile per prevenire e addirittura curare l'infezione da COVID-19. Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Cencello, nutrizionista, di fare chiarezza e spiegare per cosa sia invece utile e indispensabile la Vitamina C.

VITAMINA C PER IL CORONAVIRUS, SERVE OPPURE NO?

Mi piacerebbe poter dire di sì, ma la vitamina C non ha ad oggi alcuna comprovata utilità per prevenire o curare l’infezione da covid-19 e chi trasmette questo messaggio alimenta e sostiene le cosiddette “Fake News” o “Bufale”.

Data la gravità della situazione che stiamo vivendo, è importante informarsi solo da canali ufficiali e interrompere quando possibile la “catena del contagio da false informazioni” non girando tali messaggi sui social.

La vitamina C è tuttavia un micronutriente importante per la nostra salute e vale la pena conoscerla meglio.

CHE COS’È LA VITAMINA C?

La vitamina C (o acido ascorbico o ascorbato) è un importante micronutriente e fa parte della famiglia delle vitamine idrosolubili. Fu identificata negli anni '30 studiando lo scorbuto, la cui causa si è rivelata essere la sua carenza.

Dopo la sua identificazione, c’è stato un interesse crescente per capire i suoi vari effetti, non solo sullo scorbuto. L’uomo non ha la capacità di sintetizzare, accumulare e conservare questa preziosa vitamina e per questo motivo, livelli adeguati di vitamina c dipendono dalla dieta.

A COSA SERVE LA VITAMINA C?

La vitamina C ha proprietà antiossidanti, neutralizza i radicali liberi che accumulati danneggiano cellule e tessuti. È un cofattore indispensabile in numerosi processi fisiologici per la regolazione del sistema immunitario, per la sintesi di collagene, la produzione di ormoni e neurotrasmettitori, ed è importante per il metabolismo del ferro ed il suo assorbimento.

Grazie alla sua solubilità in acqua, la vitamina C può funzionare sia all'interno che all'esterno delle cellule e può neutralizzare i radicali liberi e prevenire danni da loro accumulo. Da ricordare che viene spesso utilizzata anche come conservante alimentare e indicata in etichetta col suo nome tecnico “acido ascorbico” o con la dicitura E300.

Il suo utilizzo è importante anche a livello agroalimentare dato che questa vitamina contrasta la reazione fra ammine e nitriti, che porta alla formazione delle pericolose N-alchil-nitrosammine, composti cancerogeni.

Attenzione però: tutti gli agenti riducenti e antiossidanti, inclusa la vitamina C, possono anche fungere da pro-ossidanti quando ci sono elevati ioni metallici. Infatti gli integratori di Vitamina C non sono raccomandati nelle persone con alti livelli di ferro.


COME SI ASSUME TRAMITE L'ALIMENTAZIONE?

L'acido ascorbico è contenuto particolarmente:

  • negli agrumi (arance e limoni);
  • nei kiwi; 
  • nei frutti di bosco (ribes);
  • in alcune verdure (peperoni crudi, rucola, broccoli, cavoli di bruxelles, rapa e peperoncini piccanti)
  • nei legumi (come fave e piselli crudi).

I livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana (LARN) sono diversi nei due sessi e per fascia di età, ma mediamente sarebbe bene assumerne 60-75 mg al giorno, 70-90 mg al giorno per le donne in gravidanza o allattamento.

Va ricordato che la dieta equilibrata garantisce la giusta quantità di Vitamina C, ma vanno sempre inserite frutta e verdure fresche sopra citate.

Per effetto della cottura, la frutta e la verdura ricche di vitamina C possono arrivare a perderne anche oltre il 70% del loro contenuto.

IN QUALI CASI È INDICATO ASSUMERE INTEGRATORI?

Se e solo se c'è un accertato stato carenziale verificato col proprio medico di famiglia o se si è certi di non poter assumere cibi che la contengono seguendo una dieta sbilanciata per lunghi periodi è utile una integrazione. Il fatto che la vitamina C sia venduta senza prescrizione in farmacia non significa che si possa assumere liberamente.

UN SOVRADOSAGGIO DI VITAMINA C PUÒ DARE PROBLEMI?

La vitamina C non genera tossicità in quanto idrosolubile: l’eccesso viene eliminato con le urine. Tuttavia se la si assume in dosi troppo elevate (più di 3-5 grammi al giorno) si incorre in fenomeni di Ipervitaminosi e si potrebbe andare incontro a diarrea e/o calcolosi renale.