Dieta per Prevenire il Diabete e il Rischio Cardiometabolico
Pubblicato il 17/01/2024 - Aggiornato il 21/10/2024
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
Come prevenire il diabete? E' sufficiente la dieta? I consigli del Prof. Battezzati e i percorsi nutrizionali di Auxologico Città Studi Icans a Milano.
Quando si parla di prevenzione del diabete, molti pazienti spesso ci chiedono:
- "I miei genitori sono diventati diabetici, hanno avuto ictus hanno avuto un infarto, erano ipertesi avevano il colesterolo alto, succederà anche a me?"
- "Sono sovrappeso, non vorrei diventare diabetico iperteso, dislipidemico, avere un infarto o ictus, etc.";
- "I miei esami del sangue non vanno bene il medico mi ha detto che devo perdere peso, altrimenti dovrò prendere un farmaco";
- "Come posso prevenire il diabete, l’ictus e l’infarto? Come posso evitare di ammalarmi se oggi sono in eccesso di peso?"
Queste domande sono totalmente appropriate e rappresentano il punto di partenza di un percorso molto utile da intraprendere.
Perché sono così importanti l'eccesso di peso e una cattiva dieta?
Quasi sempre l’eccesso di peso è la manifestazione visibile di una malattia che molto lentamente porta a sviluppare:
- glicemia alta fino al diabete;
- pressione alta e dislipidemia fino a infarto e ictus;
- apnee;
- fegato grasso;
- aumento dell’uricemia;
- insufficienza renale.
Chi è predisposto molto spesso potrà riconoscere tra i suoi familiari alcuni che hanno già sviluppato questa sequenza. L’obesità addominale (quella che molti chiamano "pancia" o "pancetta") è un segno evidente di questa predisposizione. Nella mia esperienza l’idea che il paziente potrà fare meglio, anche per i propri cari, porta a una più facile accettazione del percorso terapeutico.
Perché l’eccesso di peso è solo una delle manifestazioni della cosiddetta sindrome metabolica, bisogna per prima cosa fare una diagnosi appropriata e completa che indaghi:
- lo stato del peso e la distribuzione del grasso;
- la glicemia;
- la pressione il quadro lipidico;
- la familiarità e la storia clinica.
Qui si inserisce il progetto di Auxologico Città Studi Icans dedicato allo screening nutrizionale.
L'importanza di porsi un traguardo
Oggi il nuovo standard è che si perda peso in modo mirato per risolvere le condizioni associate all’eccesso di peso. Molto spesso si lascia troppo correre perdendo tempo prezioso, bisogna arrivare al superamento dell’inerzia terapeutica cercando di migliorare in tempo breve la propria condizione.
Il grasso viscerale addominale è molto vicino alla “base delle fiamme” del processo patologico (la cosiddetta Sindrome Metabolica), quindi un intervento mirato a ridurlo creerà un beneficio se non la risoluzione di queste condizioni.
E’ fondamentale associare alla diagnosi nutrizionale (che va a definire se è presente la sindrome metabolica) la possibilità di una terapia efficace. Questo è un elemento di novità. Non basta segnalare che il paziente è a rischio o, meglio, che è nella fase precoce di una malattia. Molto spesso il paziente questo lo sa già o lo sospetta, bisogna anche offrire una soluzione che possa funzionare.
Quanto peso perdere per prevenire il diabete?
Ovviamente dipende dal tipo di diabete e dal grado di eccesso di peso. Per il diabete più comune, quello di tipo 2, non meno del 5%. In realtà oggi la quantità di peso da perdere deve essere decisa sulla base delle patologie associate. Il medico, sulla base della diagnosi clinica associata a quella nutrizionale agisce in maniera fortemente personalizzata. Solo un ambiente specialistico può offrire questo livello di personalizzazione.
Dieta per prevenire il diabete, si può riuscire?
Si deve fare. Bisogna pensare l’intervento in due fasi:
- prima il bersaglio/il punto di arrivo: nel corso della vita bisognerà mantenere uno schema dietetico salutare ad esempio (ma non soltanto) quello della dieta mediterranea in associazione ad un adeguato stato di nutrizione. Auxologico è in grado di supportare i pazienti in questa fase;
- poi il percorso per arrivare: per perdere peso spesso sono necessari prima degli interventi più intensi. Se non si riesce a perdere peso in un tempo ragionevole con la dieta mediterranea, si può utilizzare un farmaco oppure uno schema dietetico più rigido ed efficace, quello offerto dalla dieta chetogenica fortemente ipocalorica. Queste due ulteriori opportunità hanno veramente cambiato il panorama degli interventi perché riescono a rendere raggiungibile ciò che prima era realmente precluso alla maggior parte dei pazienti con obesità.
Diagnosi e terapia per prevenire il diabete
La diagnosi e la terapia devono essere condotti in un ambiente che sia medico e specialistico.
Si tratta di un vero e proprio percorso: dopo una diagnosi accurata, si concordano gli obiettivi della terapia e li si perseguono con determinazione fino a che il paziente non è messo in sicurezza. E’ questo il punto di arrivo.
Nutrizionista a Milano: la visita multidisciplinare in Auxologico
La visita nutrizionale multidisciplinare viene erogata solo ed esclusivamente presso la sede di Auxologico Città Studi Icans, poliambulatorio specialistico situato in via Sandro Botticelli 21, a Milano. Nasce dalla sinergia tra Università degli Studi di Milano e Auxologico per rispondere alla crescente richiesta di cure basate su evidenze clinico-scientifiche delle problematiche di sovrappeso, obesità, sindrome metabolica e disturbi del comportamento alimentare.
L'équipe multidisciplinare, che afferisce all’UO di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo di Auxologico San Luca diretta dal Prof. Luca Persani, applica le più avanzate acquisizioni della ricerca nutrizionale nella pratica clinica, offrendo un approccio diagnostico integrato e percorsi dietetici mirati. L’obiettivo è la diagnosi e il trattamento precoce dei primi sintomi di malattie croniche e invalidanti come obesità, diabete e patologie cardiovascolari, al fine di bloccarne la progressione e, in una larga parte di casi, arrivare alla regressione e guarigione.
L'alta specializzazione, unitamente all'utilizzo di moderne strumentazioni diagnostiche, si traduce in un'offerta qualificata rivolta a pazienti adulti e minori.