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Lombosciatalgia (sciatica)

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 Lombosciatalgia (sciatica)

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A cura di

Prof. Luigi Tesio

Fisiatra, Direttore del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative

CHE COS’È LA LOMBOSCIATALGIA?

La lombosciatalgia, chiamata anche semplicemente sciatica o da alcuni sciatalgia lombare, è una condizione caratterizzata da dolore alla parte bassa della schiena, all’altezza delle vertebre lombari, che può irradiarsi lungo una gamba e causata da una sofferenza delle radici nervose che confluiscono nel nervo sciatico. Di regola di associa anche a mal di schiena. Il mal di schiena senza sciatalgia è molto più frequente della sciatalgia senza mal di schiena.


QUALI SONO I SINTOMI?

Il sintomo principale della lombosciatalgia è il dolore alla schiena (a livello lombare) che si irradia all’arto inferiore. Il dolore che può essere anche molto intenso e può interessare oltre che la schiena tutto il territorio percorso del nervo sciatico, scendendo dall’area lombare alle anche o ai glutei, e lungo la coscia e la gamba, fino ad arrivare al piede. La componente di dolore “sciatico” a livello della coscia è posteriore. In alcuni casi, tuttavia, le radici nervose interessate non decorrono nel nervo sciatico ma in altri nervi che decorrono anteriormente: all’inguine e alla faccia anteriore o laterale della coscia (in tal caso non si parla di “sciatica” o “lombosciatalgia” ma di “cruralgia” o “lombocruralgia”).

Questo ultimo tipo di dolore può trarre in inganno il medico poiché coinvolge territori in comune con dolori generati dall’artrosi dell’anca. Il dolore può manifestarsi con più intensità in concomitanza con un colpo di tosse o uno starnuto, oppure quando ci si alza dopo essere rimasti a lungo nella stessa posizione, in posizione supina o seduta. Paradossalmente, l’attività fisica può non aumentare il dolore, o addirittura può attenuarlo: il sonno può risvegliarlo. Nei casi più severi, che richiedono un immediato consulto medico, la sofferenza nervosa può condurre a difficoltà nel controllo della vescica, perdita di forza nell’arto, perdita di sensibilità nelle zone che prima erano dolenti.


QUALI SONO LE CAUSE? CHI È PIÙ PREDISPOSTO?

La lombosciatalgia è causata da una compressione di strutture nervose all’interno del canale vertebrale e in particolare di radici nervose che -uscendo dal canale stesso- vanno a formare il nervo sciatico. Il meccanismo che genera il dolore è più complesso di quanto si credeva un tempo, ed è ben descritto in una pagina di questo sito dedicata al “mal di schiena” e in un libro pubblicato dal Prof. Luigi Tesio. Le alterazioni anatomiche più frequentemente in causa sono un'ernia del disco o speroni osseti (ostefiti) a partenza tipicamente dalle articolazioni intervertebrali: questi ultimi possono anche portare ad un “canale ristretto” (o stenosi lombare) che può generare difficoltà di cammino. Verosimilmente, anche la dilatazione delle vene compresse nel canale vertebrale gioca un ruolo determinante. Di regola si tratta dunque di cause cosiddette “benigne” (anche se in molti casi il dolore è molto invalidante). Tuttavia in altri casi sono in gioco fratture, infezioni, tumori a livello della colonna vertebrale o altre patologie addominali. Occorre dunque una diagnosi medica anche per i dolori meno preoccupanti. La lombosciatalgia può anche essere una conseguenza della gravidanza a causa non tanto,come si credeva, della pressione esercitata dall’utero sul nervo sciatico, ma del notevole aumento circolatorio connesso all’utero oltre il terzo mese di gravidanza, con conseguente dilatazione delle vene all’interno del canale vertebrale. Alcuni soggetti sono più predisposti alla lombosciatalgia rispetto ad altri.

Tra i fattori di rischio ci sono:

  • obesità e sovrappeso;
  • professioni che comportano un carico pesante e ripetuto sulla schiena (pesi da sollevare, torsioni frequenti della schiena, etc.);
  • stile di vita sedentario.

L’età non è di per sé un fattore determinante. L’ernia del disco è più frequente fra i 30 e i 60 anni (il disco deve essare ancora florido per potersi erniare); osteofiti e stenosi (come tutti i fenomeni artrosici) prevalgono dopo i 60 anni.


COME SI CURA LA LOMBOSCIATALGIA?

La lombosciatalgia spesso guarisce da sola nell’arco di un paio di settimane. Possono essere di aiuto alcuni farmaci come antidolorifici o antinfiammatori.

Purtroppo molto spesso il dolore persiste a lungo, anche se attenuato. In questo caso è utile la fisioterapia che in Auxologico segue tecniche avanzate rivolte a risolvere le cause del dolore. A giudizio del medico, può essere utile un accertamento con immagini diagnostiche con risonanza magneticatac della colonna vertebrale lombare.

Soltanto nei casi in cui i trattamenti conservativi falliscano diviene opportuno considerare un intervento chirurgico o trattamenti di “terapia del dolore” semi-invasivi (per esempio, impianto di elettrostimolatori che agiscono sulle radici nervose). Questi ultimi interventi, va ricordato, agiscono comunque sul dolore, non sulle cause del dolore.


SI PUÒ PREVENIRE?

La lombosciatalgia non sempre si può prevenire, ma alcuni comportamenti possono diminuire il rischio di soffrirne, come per esempio:

  • fare esercizio fisico regolarmente e rinforzare i muscoli della schiena e dell’addome;
  • cambiare spesso le posizioni di studio o di lavoro;
  • evitare sforzi non controllati con la schiena e il sollevamento di carichi pesanti in posizioni a rischio (per esempio a tronco sia flesso che iper-esteso);
  • evitare i fattori di rischio cardiovascolare (fumo, sovrappreso, sedentarietà, alimentazione impropria): fenomeni di trombosi venosa sono possibili anche all'interno del canale vertebrale.

IL TRATTAMENTO DEL MAL DI SCHIENA IN AUXOLOGICO

Auxologico IRCCS dedica al “mal di schiena” (o lombalgia, o dolore lombsociatico, o lombosciatalgia) uno speciale programma al quale collabora un gruppo di fisiatri e di fisioterapisti specializzati. Il programma prevede anche la collaborazione della Neurochirurgia del Policlinico di Milano per i casi che potrebbero richiedere interventi chirurgici o semi-invasivi, e la collaborazione con centri di “idrochinesiterapia” per i casi che possono beneficiare di rieducazione in piscina.

Il programma segue il modello scientifico descritto dal Prof. Luigi Tesio in un apposito libro di recente pubblicazione.

Per saperne di più: Mal di Schiena, Lombalgia e Sciatica: è tempo di fare chiarezza


COME ACCEDERE AL PROGRAMMA

Per ricevere maggiori informazioni e prenotare una visita specialistica, è possibile contattare telefonicamente il CUP di Auxologico, al numero 02.619112500.

La ricerca di un Fisiatra del Programma dedicato al mal di schiena può avvenire cliccando qui

Attenzione. Fa eccezione il Direttore del Dipartimento e del Programma, Prof. Luigi Tesio: la prenotazione di una visita può avvenire soltanto attraverso la Segreteria del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative:

via Giuseppe Mercalli, 30 – 21022 Milano - tel 02619116151 - segreteria.uornm@auxologico.it

Occorre specificare che si tratta di una richiesta di visita per “mal di schiena”, "lombalgia”, “sciatica”, “lombosciatalgia”.


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