Salute del cuore: la guida di Auxologico
Pubblicato il 27/02/2019 - Aggiornato il 21/10/2024
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
Il cuore è un muscolo involontario che ha bisogno delle nostre cure per funzionare in modo efficiente: la guida del cuore ti aiuterà a non trascurarlo.
Il cuore: il muscolo più importante
Nella vita, in media, il nostro cuore batte tre miliardi di volte.
È quanto risulta da una ricerca dell’Università di Oxford, che rivela inoltre quando avviene il primo di questa lunghissima serie di battiti: all’incirca 16 giorni dopo il concepimento.
Riesci a immaginare di poter fare uno sforzo ininterrottamente per così tanto tempo - letteralmente per tutta la vita? Per nostra fortuna il cuore è un muscolo involontario, svolge cioè la sua attività di contrazione e rilassamento spontaneamente, in maniera del tutto indipendente dalla nostra volontà.
Questo non significa però che possiamo trascurarlo: come ogni muscolo, anche il cuore ha bisogno che ce ne prendiamo cura perché sia sempre efficiente e in perfetta forma. Anzi, trattandosi del muscolo più importante del corpo - quello senza il quale non è possibile sopravvivere - merita attenzioni particolari.
Abbiamo pensato di realizzare una guida completa che possa aiutarti a prenderti cura della salute del cuore.
Il cuore è l’organo principale dell’apparato circolatorio: il suo compito è quello di dilatarsi e contrarsi ininterrottamente per pompare il sangue lungo i vasi e fare in modo che giunga in tutte le parti del corpo. Il flusso di sangue verso il cuore avviene attraverso il sistema venoso, quello dal cuore verso il resto del corpo attraverso il sistema arterioso.
Quando misuriamo la pressione, stiamo valutando la forza esercitata dal cuore per sospingere il sangue nei vasi. La pressione dà importanti informazioni sullo stato di salute dell’organismo.
La pressione arteriosa: un campanello d'allarme
La pressione viene detta arteriosa se riguarda la circolazione del sangue nelle arterie, venosa se nelle vene. Quando il medico “misura la pressione”, ciò che sta misurando è la pressione arteriosa del circolo sistemico: i valori ricavati possono dirci molte cose sulla salute del cuore e, più in generale, dell’organismo.
La pressione non è un valore costante, ma cambia fisiologicamente tra un battito cardiaco e l’altro e in corrispondenza di momenti particolari (come il risveglio), attività (ad esempio uno sforzo) o condizioni esterne (per esempio la temperatura o l’altitudine).
Ci sono però dei valori di riferimento all’interno dei quali si può ritenere che una persona abbia una pressione nella norma, o elevata. In quest’ultimo caso, il sistema cardiovascolare può essere sottoposto a uno sforzo eccessivo, e gli organi, sul lungo periodo, possono essere danneggiati.
Oggi esistono numerose apparecchiature elettroniche, ad alta precisione, che consentono di misurare la pressione con accuratezza, a casa propria. Ma come si leggono i valori che risultano dalla misurazione?
La pressione arteriosa si misura in millimetri di mercurio (mmHg). I valori normali di questo parametro, quando misurato a casa, sono:
- < 135 mmHg per la pressione arteriosa sistolica, detta comunemente massima, che corrisponde alla massima pressione esercitata dal sangue nelle arterie a ogni contrazione (sistole) del cuore.
- < 85 mmHg per la pressione arteriosa diastolica, detta minima, che corrisponde alla minima pressione esercitata dal sangue nelle arterie e si verifica durante la fase di riposo del cuore (diastole).
Da questi valori è possibile ricavare numerose informazioni importanti per stimare l’età biologica e lo stato di salute di cuore e arterie.
Se i valori di pressione arteriosa massima e minima misurati in ambulatorio sono superiori rispettivamente a 140 e 90 mmHg si parla di ipertensione - la cosiddetta pressione alta.
L’ipertensione è il principale fattore di rischio per patologie cardiovascolari, neurologiche e renali importanti. Nei soggetti ipertesi c’è infatti un maggiore rischio di essere affetti da:
- ictus cerebrale;
- infarto miocardico;
- scompenso cardiaco;
- insufficienza renale;
- perdita di memoria e demenza (con l’avanzare dell’età).
È una condizione molto diffusa tra gli adulti, ma si sta diffondendo sempre di più anche nelle fasce di popolazione più giovani, inclusi i bambini, soprattutto a causa del peso eccessivo: l'ipertensione è infatti una condizione frequente nei bambini in sovrappeso e obesi.
Quando il cuore è affaticato
Il cuore non è un muscolo instancabile: condizioni sfavorevoli come ipertensione, cardiopatie, difetti del cuore presenti alla nascita e abitudini nocive quali l’alcol e il fumo, a lungo andare possono affaticarlo con conseguenze importanti per tutto l’organismo.
Quando il cuore non riesce a soddisfare le esigenze dell’organismo si parla di insufficienza cardiaca - una condizione che riguarda circa 14 milioni di persone in Europa, che riduce notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre.
Per questo motivo è importante avere cura del proprio cuore e tenerlo “in forma” proprio come un qualsiasi altro muscolo
Prendersi cura del cuore
Stabilito che è di fondamentale importanza mantenere il proprio cuore in buono stato di salute, vediamo alcuni accorgimenti che possono essere presi, giorno dopo giorno.
È proprio vero che siamo quello che mangiamo, e la qualità e quantità degli alimenti incide moltissimo sullo stato di salute dell’organismo in generale e del cuore in particolare.
Ecco alcuni accorgimenti che possono essere presi ogni giorno.
L'alimentazione
Il sale non è un alimento cattivo, anzi: quello iodato in particolare è un valido alleato della tiroide (soprattutto in gravidanza e allattamento). Ma assunto in quantità eccessiva può essere pericoloso in quanto contiene sodio, sostanza pericolosa per la salute del nostro cuore perché influisce negativamente sulla pressione arteriosa. Secondo gli specialisti, il consumo giornaliero di sale di un adulto non dovrebbe superare i 5 grammi.
Frutta e verdura sono povere di grassi nocivi e ricche di sostanze importanti per il benessere dell’organismo, come vitamine e antiossidanti. Gli esperti consigliano di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno.
Non tutti i grassi sono nemici del cuore, di alcuni abbiamo invece bisogno per mantenerlo in buono stato di salute.
Ma non tutti i grassi sono uguali:
- i grassi insaturi si trovano generalmente allo stato liquido, sono contenuti nella maggior parte dei casi nei vegetali e nel pesce: sono utili perché contrastano l’invecchiamento cellulare;
- i grassi saturi, di origine animale - burro, strutto, parti grasse della carne - si trovano allo stato solido e vanno assunti con moderazione;
- grassi idrogenati invece sono grassi solidificati attraverso un processo chimico (es. la margarina) e sono contenuti in molti prodotti alimentari industriali: non andrebbero assunti perché favoriscono l’insorgere di malattie cardiovascolari
L’acqua è vita ed è fondamentale per tutte le funzioni del nostro organismo: un corretto apporto di liquidi aiuta a mantenere il sangue fluido e rende più facile il compito del cuore. (Se vuoi scoprire come mantenere una corretta idratazione, clicca qui per consigli della nostra esperta).
Occorre invece limitare l’uso di alcol, accontentandosi di un bicchiere al giorno.
L'attività fisica
Lo abbiamo già detto: il cuore è un muscolo che va tenuto allenato. L’attività fisica, anche moderata, è un ottimo modo per farlo. Si consiglia di praticare esercizio fisico ogni giorno per almeno 30 minuti. Va bene anche una semplice camminata a passo svelto: il “walking” ha molti benefici per il cuore.
L'attività fisica svolge un effetto benefico su fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, il sovrappeso e l'obesità.
Anche il peso corporeo gioca un ruolo fondamentale quando si tratta della salute del cuore: ogni 5 kg di peso in eccesso persi infatti, si riduce la pressione arteriosa sistolica da 2 a 10 mmHg.
Il fumo fa male, punto. Oltre ad avere effetti molto gravi sui polmoni, incide negativamente sulla pressione sanguigna e sul cuore, aumentando il rischio di ictus e di infarto.
Il sonno
Un sonno sano, fa bene anche al cuore. Nuovi studi portati avanti anche dai ricercatori di Auxologico hanno dimostrato la relazione tra apnea ostruttiva del sonno (OSA) e malattie cardiovascolari, in particolare con l’ipertensione arteriosa resistente.
Come spiega il Prof. Gianfranco Parati, direttore della U.O. di Cardiologia di Auxologico, durante il sonno la pressione si abbassa e se ne può beneficiare anche dopo un pisolino pomeridiano (scopri i benefici del riposo pomeridiano in questo articolo).
Per studiare meglio i rapporti tra sonno e cuore e per una presa in carico completa dei disturbi del sonno, in Auxologico è presente un Centro di Medicina del sonno unico in Italia, che essendo inserito all'interno della U.O. di Cardiologia ha la possibilità di studiare anche gli effetti cardiovascolari dei diversi disturbi del sonno.
Lo stress
Lo stress fa in modo che il livello di cortisolo, un ormone che ha funzioni molto importanti nel nostro organismo, resti alto anche alla fine della giornata. In caso di stress cronico, chi ha i livelli di cortisolo alti alla sera corra maggiori rischi di sviluppare forme di arteriosclerosi legate all’ipertensione, che aumentano a loro volta il rischio cardiovascolare.(Per saperne di più, leggi anche: cortisolo - l'ormone dello stress).
La tua storia personale e familiare (anamnesi) è importante per conoscere il tuo cuore. La presenza di eventuali condizioni ereditarie, come le aritmie genetiche che possono infatti causare morte improvvisa, vanno conosciute e tenute sotto controllo ed è quindi fondamentale lavorare sul corretto inquadramento diagnostico e sull'impostazione di strategie terapeutiche per allontanare il rischio.
Come sta il tuo cuore?
La base del percorso diagnostico della salute del cuore è la visita specialistica cardiologica. Per valutare la condizione del cuore oggi gli specialisti possono avvalersi di moltissimi esami, alcuni semplici, altri anche molto complessi, in grado di studiare nel dettaglio l'anatomia e la funzionalità del muscolo cardiaco.
In presenza dei sintomi che interessano il torace tra cui dolore, affanno e palpitazioni, ma anche debolezza e sincopi, che possono indicare la presenza di patologie cardiovascolari, il medico di famiglia può prescrivere una visita cardiologica.
La visita cardiologica è una visita specialistica in cui il medico cardiologo valuta la salute del cuore: serve a capire qual è l'origine dei sintomi indicati sopra. La visita cardiologica è indicata ovviamente anche nell’ambito del follow-up di patologie cardiache.
Come prima cosa, il cardiologo parla col paziente per ricostruirne l’anamnesi, cioè la raccolta dettagliata delle notizie che lo riguardano; poi ausculta il cuore e misura la pressione arteriosa.
Se lo ritiene necessario, il medico può sottoporre il paziente a elettrocardiogramma (ECG), uno degli esami diagnostici di base: l’elettrocardiogramma serve per misurare la frequenza cardiaca, alla ricerca di eventuali aritmie, di un aumento di dimensione delle camere cardiache, di squilibri elettrolitici, di turbe della conduzione.
Oltre a questo esame, che può essere svolto direttamente in ambulatorio, il cardiologo può prescrivere ulteriori esami diagnostici, come ad esempio:
- elettrocardiogramma (ECG);
- elettrocardiogramma dinamico (Holter);
- monitoraggio della pressione arteriosa 24 ore;
- ecocardiogramma (ECO);
- risonanza magnetica cardiaca;
- test da sforzo;
- scintigrafia miocardica;
- TAC coronarica;
- cateterismo cardiaco (angiografia);
- ...
Cardiologia e Riabilitazione cardiologica in Auxologico
L’attività di Cardiologia e di Riabilitazione Cardiologica di Auxologico offre una risposta completa e di elevata qualità per tutti i problemi del cuore:
- gestione delle urgenze cardiovascolari;
- riabilitazione cardiologica dopo eventi acuti (infarto), interventi cardiochirurgici, o in pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico;
- cura e monitoraggio del paziente affetto da condizioni croniche come insufficienza cardiaca, ipertensione, aritmie;
- prevenzione e diagnosi precoce dei fattori di rischio cardiovascolare.
L'esperienza pluridecennale, la direzione universitaria dei reparti, la multidisciplinarietà dell'approccio, e l'utilizzo delle migliori tecnologie per il trattamento e il monitoraggio dei pazienti, si coniugano con l'attività di ricerca scientifica portata avanti dai clinici e ricercatori di Auxologico per garantire l’applicazione delle strategie diagnostiche e terapeutiche più efficaci e per esplorare nuove soluzioni messe a disposizione dal progresso tecnologico.
In Lombardia le strutture comprendono un Pronto Soccorso dedicato, un’Unità di Terapia Intensiva Coronarica dotata di Laboratorio di Emodinamica e di Elettrofisiologia, reparti ospedalieri sia per la fase acuta sia per la riabilitazione cardiologica, centri specialistici per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie cardiovascolari (Centro Ipertensione, Centro Insufficienza Cardiaca, Centro Aritmie, Centro Aritmie Genetiche, Centro Medicina del Sonno, Centro per le Cardiomiopatie Ipertrofiche su base genetica, Centro per l’Ipertensione Polmonare, Centro Sincopi) e numerosi ambulatori sul territorio.
In Piemonte, l'Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica opera sia nel poliambulatorio di Villa Caramora sia presso l'Ospedale di Piancavallo, dove è specializzata nella riabilitazione delle malattie cardiache complicate da obesità.
L’accesso ai servizi è possibile sia tramite convenzione con il SSN, sia privatamente e dietro copertura assicurativa, nelle sedi ospedaliere e ambulatoriali.