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Diastasi Addominale

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A cura di

Dott. Andrea Gambetti

Responsabile Centro Chirurgia Bariatrica - U.O. Chirurgia Generale - Auxologico Capitanio

Dott. Giuseppe Masciopinto

Staff Servizio Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Medicina Estetica

Per diastasi dei muscoli retti addominali - o "diastasi addominale" - si intende un aumento della distanza dei due muscoli retti dell’addome che, in condizioni di normalità, decorrono molto vicini tra loro dall’arcata costale sino al pube e sono uniti da una banda centrale di tessuto connettivo detta “linea alba”.


Diastasi Addominale: le cause

La causa principale nella donna è la gravidanza.

Il progressivo aumento della pressione interna dovuta alla crescita del feto, unitamente alle concomitanti variazioni dell’assetto ormonale, determinano lo stiramento e assottigliamento della muscolatura addominale; ciò favorisce l’allontanamento dei due muscoli retti e la comparsa della diastasi.

Altre condizioni favorenti la diastasi sono l’obesità così come i dimagrimenti importanti che si verificano ad esempio nei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica.


Diastasi Addominale: le conseguenze

Le principali conseguenze della diastasi sono:

  • comparsa di una protuberanza longitudinale nella parte centrale dell’addome, particolarmente evidente nel cambio di postura da sdraiati a seduti;
  • disturbi della colonna dorsale e lombare per perdita delle strutture di sostegno anteriori;
  • aumento del rischio di sviluppare un’ernia ombelicale e un’ernia epigastrica a causa dell’assottigliamento della linea alba.

Diastasi Addominale: la diagnosi

La diagnosi di distasi viene generalmente eseguita nel corso di una visita chirurgica.

A completamento della visita viene richiesta, a seconda dei casi, un'ecografia/TC della parete addominale per avere una misurazione precisa dell’entità della diastasi e per escludere la presenza di ernie non evidenti clinicamente.


Diastasi Addominale: il trattamento

Diverse tecniche sono state descritte per correggere la diastasi dei retti addominali.

I muscoli retti vengono riavvicinati (plicati) tramite delle suture che coinvolgono la fascia che li ricopre; in casi particolari, specie in concomitanza di ernie ombelicali o epigastriche, può essere posizionata anche una rete protesica

Tradizionalmente viene eseguito un accesso chirurgico tipo addominoplastica, tramite una incisione simile a quella utilizzata nel taglio cesareo ed estesa bilateralmente verso le spine iliache antero-superiori. Le tecniche più recenti includono la procedura endoscopica, una tecnica minimamente invasiva con una rapida riabilitazione post operatoria e con esiti cicatriziali più contenuti rispetto alla classica addominoplastica.


Addominoplastica

L'intervento di addominoplastica consente non solo la correzione della diastasi dei muscoli retti, ma anche il trattamento di inestetismi della parete addominale, quali pieghe e irregolarità cutanee, mediante la rimozione dell'eccesso di cute e tessuto sottocutaneo. Quando indicato, all'asportazione cutanea può essere associata la liposuzione del tessuto adiposo in eccesso, ad esempio a livello delle regioni laterali dell'addome.

Come viene effettuato l’intervento?

Viene eseguita un’incisione trasversale a livello della cute sovrapubica, prolungata - in misura variabile a seconda dei casi - lateralmente in direzione dei fianchi. La pelle ed il grasso sottocutaneo vengono scollati dalla parete muscolare fino al margine inferiore dello sterno e dell’arcata costale. Dopo la correzione della diastasi dei muscoli retti la cute eccedente  viene asportata ed i margini cutanei suturati in corrispondenza dell’incisione sovrapubica. 

L’intervento si esegue in anestesia generale ed ha una durata dalle due alle quattro ore. Prima della chiusura vengono posizionati dei drenaggi che permettono di evacuare eventuali raccolte di sangue o siero.

Come ci si prepara all’intervento?

Prima dell’intervento devono essere eseguiti esami ematochimici e un elettrocardiogramma; solitamente è necessario eseguire un esame strumentale per studiare la parete addominale come l’ecografia e/o la TAC. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche e omeopatiche in atto, ed eventuali allergie a farmaci. Al fine di ridurre il rischio di tromboembolia un mese prima della chirurgia deve essere sospesa la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”). Deve essere valutata insieme al medico curante la sospensione di eventuali terapie antiaggreganti o anticoagulanti. Almeno un mese prima dell’intervento si raccomanda la sospensione del fumo di sigaretta.

Decorso post-operatorio

Dopo l'intervento ii drenaggi vengono solitamente rimossi tra le 12 ore e i primi giorni successivi all'operazione. È fondamentale evitare di bagnare o rimuovere le medicazioni fino al primo controllo post-operatorio. Per garantire una corretta guarigione, sarà necessario indossare una guaina elasto-compressiva 24 ore al giorno per almeno un mese. Durante questo periodo, è importante anche evitare l'attività sportiva e l'esposizione diretta al sole.

Nei primi giorni dopo l'intervento, si consiglia di mantenere una leggera flessione del busto durante la deambulazione, per ridurre la tensione sulla zona operata. Anche durante il riposo notturno è preferibile dormire con un cuscino sotto le ginocchia, in modo da mantenere il tronco lievemente flesso sulle gambe.

Per ridurre il rischio di tromboembolie, è essenziale mobilizzare precocemente gli arti inferiori e iniziare a camminare il prima possibile. Nei casi necessari, può essere prescritta una terapia anticoagulante. Nei primi 5-6 giorni dopo l’intervento, è prevista anche una terapia antibiotica profilattica per prevenire infezioni.

Si consiglia di astenersi dal fumo per almeno 14 giorni. I punti di sutura verranno rimossi tra i 7 e i 15 giorni successivi all'intervento, a seconda delle condizioni specifiche del paziente. Infine, è normale che gonfiori e lividi siano presenti per almeno due settimane dopo l'operazione.

L'Addominoplastica


Chirurgia Laparoscopica

Per casi in cui non vi siano addomi penduli o pelle in eccesso esistono oggi alternative minimamente invasive alla tradizionale correzione della diastasi dei muscoli retti attraverso l’addominoplastica. La diastasi dei retti addominali può essere trattata con un intervento in laparoscopia (REPA) grazie al quale, con tre piccoli fori localizzati subito sopra il pube, si riesce a ricostruire il difetto tra i muscoli retti, collocando infine una rete protesica a rinforzo della parete.

Queste tecniche, in casi selezionati, consentono di ottenere i medesimi risultati in termini di sicurezza ed efficacia dell’addominoplastica tradizionale, con un più rapido recupero post-operatorio.

La Chirurgia Laparoscopica in Auxologico


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