Psicologia Clinica, Psicoterapia, Psichiatria: facciamo chiarezza
Pubblicato il 18/07/2023 - Aggiornato il 21/10/2024
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
Che cos'è la psicologia?
La Psicologia è una vasta area scientifica che si estende allo studio della mente e del comportamento non soltanto dell’uomo di qualsiasi età ma anche di altri animali, e anche allo studio di comportamenti di intere comunità osservate in quanto tali. La Psicologia si applica sia a soggetti in salute, sia a soggetti malati o disabili.
In medicina il termine indica comunemente diagnosi e terapia relazionale (attraverso la relazione curante-paziente) per disturbi che affliggono la persona umana nel suo complesso, per il suo “star male” non localizzabile in segmenti corporei.
Nel linguaggio comune essa può apparire un sinonimo di “Psicologia clinica”.
Le cause di questo tipo di “star male” possono essere anch’esse prive di localizzazione evidenziabile anatomicamente (si pensi a una depressione successiva a un grave lutto o a una condizione di ansia per problemi familiari o di lavoro) ma possono anche essere localizzabili (si pensi a una difficoltà di linguaggio a seguito di una lesione in particolari zone cerebrali).
Lo psicologo si avvale, oltre che del colloquio conoscitivo con il soggetto e con le persone di contesto, anche di test quantitativi. Questi ultimi sono sostanzialmente test comportamentali (scritti, verbali, manuali).
Gli strumenti terapeutici sono sostanzialmente basati su forme di colloquio che possono avere diversi scopi (autocoscienza ed “esteriorizzazione” del problema, guida verso comportamenti adattativi o altro) o sono basati su varie forme di stimolazione sensoriale o cognitiva.
In Psicologia si stanno diffondendo anche tecniche basate su tecnologie informatiche come ambienti simulati e interattivi in realtà virtuale. Lo Psicologo che studi dei soggetti malati o disabili si avvale delle conoscenze acquisite attraverso percorsi diagnostici di tipo medico e integra il suo intervento terapeutico con eventuali altri interventi di tipo sanitario.
Cosa si intende per Psicologia Clinica?
Con l’aggettivo “clinica” (dal greco clìno, chinarsi - sul malato, ovviamente) si vuole delimitare un particolare obiettivo dell’intervento psicologico.
Lo Psicologo, ricorrendo alle tecniche diagnostiche e terapeutiche adeguate, mira ad attenuare una sofferenza psicologica che il paziente riferisce al “se’” nel suo complesso: depressione, ansia, ossessività, dipendenze, alterazioni del rapporto con il cibo, difficile gestione della rabbia ecc.
Come sopra accennato questo “star male” può nascere senza alterazioni cerebrali oggettivabili ma anche, quando ve ne siano, indipendentemente da queste. Per esempio il paziente che inizi a perdere memoria e capacità di orientamento per una degenerazione cerebrale può avere problemi psicologici specifici per il tipo e per la sede della patologia ma anche problemi che si potrebbero definire “della persona in generale”: per esempio ansia e depressione “secondarie”, in risposta alla drammatica presa di coscienza della nuova condizione cognitiva, specialmente se questa è progressiva e inguaribile.
La Psicologia “clinica” è mirata su questo secondo tipo di problemi (problemi “generali” della persona), primari o secondari che siano, mentre la psicologia “delle funzioni cognitive” che qui si identificherà con Neuropsicologia clinica, è mirata al primo tipo di problemi (alterazione di singole funzioni cerebrali, senza generare necessariamente sofferenza della persona nel suo complesso).
In cosa consiste la Psicoterapia?
Si intende per psicoterapia una forma di terapia propria della Psicologia clinica e basata sul colloquio (ma sarebbe meglio dire sulla relazione) fra Psicologo e paziente e/o fra Psicologo e le persone di contesto significative per il paziente. Esistono molte forme di psicoterapia (alcune brevi, alcune prolungate nel tempo) che seguono diverse scuole di pensiero e adottano diverse tecniche.
Il titolo di “Psicoterapeuta” non è universitario ma di fatto esistono scuole autorevoli, rigorosamente riservate a Psicologi, che offrono Diplomi a seguito di impegnativi programmi di formazione quadriennale.
Quali differenze tra Psicologia e Psichiatria?
Quando ci si dovrebbe rivolgere a uno Psicologo e quando a uno Psichiatra? Nel caso di deficit cognitivi specifici ovviamente lo specialista di riferimento è il neuropsicologo. Molto più sfumata è la situazione dei disturbi psichici “generali”. La soluzione ideale varia molto da caso a caso: meglio farsi consigliare da un medico di fiducia.
Bisogna tenere presente che lo Psichiatra non è uno Psicologo. Lo Psichiatra è un medico che ha seguito un Corso di specializzazione universitaria quadriennale. In quanto medico lo Psichiatra può prescrivere farmaci oltre che agire attraverso la relazione. Egli è lo specialista di riferimento nella prescrizione di farmaci capaci di influenzare lo stato dei suoi pazienti, che essi abbiano o no una evidenza di lesioni cerebrali.
Lo Psichiatra ha ovviamente conoscenze di area psicologica ma interviene tipicamente in casi alquanto specifici di alterazione del comportamento ai quali sono applicabili, con il dovuto buon senso, le definizioni diagnostiche ufficiali (alcune centinaia) dei “disturbi psichiatrici”, si pensi a patologie come:
- schizofrenia;
- disturbi ossessivi-compulsivi;
- forme di delirio;
- dipendenze da alcool e droghe, ecc.
Ma non per questo egli interviene soltanto in forme così gravi e specifiche. Il suo contributo può essere assai utile anche in forme con gravità medio-lieve di depressione o di ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno, agitazione psicomotoria ecc.
Spesso ma non necessariamente lo Psichiatra chiede la collaborazione dello Psicologo per favorire un completamento diagnostico o in generale quando egli veda indicazione a psicoterapia. Spesso ma non necessariamente avviene il contrario, in particolare quando lo Psicologo ravveda la necessità di una diagnosi precisa di patologia psichiatrica e/o ipotizzi l’utilità della prescrizione di farmaci.
Neuropsicologia e Psicologia Clinica in Capitanio
Il Servizio di Neuropsicologia e Psicologia Clinica dell'Ospedale Auxologico Capitanio diretto dalla Prof.ssa Nadia Bolognini afferisce al Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative diretto dal Prof. Luigi Tesio.
Per approfondire: Psicologia Clinica e Neuropsicologia a Milano in Auxologico
I neuropsicologi intervengono su richiesta dei medici del Dipartimento per effettuare diagnosi e terapia su pazienti ricoverati e ambulatoriali che presentino alterazioni di specifiche funzioni cognitive (linguaggio, memoria, orientamento spaziale ecc.).
Alcuni specialisti neuropsicologi svolgono anche funzione di sostegno psicologico “generale” ai pazienti e alle loro persone di assistenza (familiari e/o caregivers). Infatti alcuni specialisti sono formati specificamente anche in Psicoterapia. I trattamenti del linguaggio sono svolti da logopedisti che afferiscono direttamente al Dipartimento.