Memoria e falsi ricordi
Pubblicato il 25/09/2018 - Aggiornato il 17/10/2024
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
Come mai ci capita di ricordare qualcosa che non è mai avvenuto oppure di dimenticare qualcosa quando siamo stressati o depressi? Le emozioni giocano brutti scherzi sulla nostra memoria.
Che cos'è la memoria e come funziona?
Siamo abituati a pensare alla nostra memoria come a un magazzino.
In realtà la memoria, anzi le "memorie", non sono un deposito statico di tutti i nostri ricordi.
Si tratta invece di un sistema dinamico molto complesso che risente di molteplici fattori, interni ed esterni: attenzione, emozioni, alimentazione, se siamo più o meno riposati, se siamo più o meno stressati, se abbiamo assunto sostanze che agiscono direttamente sulla chimica del nostro cervello, come alcol e droghe.
Del resto, fa parte dell’esperienza comune di tutti noi constatare che la memoria non funziona sempre allo stesso modo: riusciamo a memorizzare meglio e soprattutto a richiamare ciò che abbiamo acquisito ad esempio con lo studio, di una materia o una nuova lingua, se siamo giovani studenti. Allenati allo studio quotidiano, magari di ore e ore.
Abbiamo maggiori difficoltà se siamo adulti, non più allenati alla memorizzazione di quando eravamo studenti, con l’aggravante di essere magari stanchi e stressati da problemi di vario tipo, familiari, lavorativi, o addirittura entrambi.
Le memorie (semplificando: a “breve termine” e a “lungo termine”), come abbiamo detto, sono strettamente dipendenti dal nostro cervello, da alcune aree del nostro cervello, quali possono essere, sempre per semplificare, l’ippocampo (acquisizione di nuove informazioni e trasferimento alla memoria secondaria) e l’amigdala (ruolo delle emozioni, positive e negative, nel “sedimentare” le informazioni).
Ma al di là delle specifiche aree riconosciute come determinanti nell’apprendimento e nella memorizzazione, possiamo dire che “tutto” il nostro cervello concorre a un buono o cattivo funzionamento delle nostre memorie.
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Posted by Istituto Auxologico Italiano on Thursday, June 17, 2021
Il cattivo funzionamento della memoria
E quando, possiamo avere un cattivo funzionamento delle nostre memorie? Quando, ad esempio, siamo molto stressati o depressi.
Questi stati, interferendo con la biochimica cerebrale, alterano anche il funzionamento delle nostre memorie.
Altrettanto si può dire rispetto all’invecchiamento: il cervello invecchia come ogni organo del nostro corpo. Può andare incontro ad alterazioni della circolazione sanguigna, come le ischemie, a veri e propri traumi “interni” come l’ictus, o malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Le false memorie
Quelle che chiamiamo “false memorie” o “falsi ricordi”, cioè le memorie di qualcosa che non è mai avvenuto, possono appunto manifestarsi più frequentemente in corrispondenza di alterazioni o malattie cerebrali. Ma le “false memorie” fanno parte anche della vita normale, della nostra vita di tutti i giorni.
A volte, ad esempio, la gente racconta di essere già stata in un certo luogo senza mai averlo visto, o di provare la sensazione di avere già vissuto una certa situazione (esperienze che si è soliti definire, dal francese, déjà vu e déjà vécu).
Come si spiegano?
Come abbiamo detto le emozioni giocano un ruolo fondamentale, determinante nell’acquisizione e nell’immagazzinamento delle informazioni, quindi certe sensazioni vanno riferite alla emozioni che ci suscitano, magari simili a qualcosa che abbiamo provato in altri contesti.
Studiare le false memorie permette quindi di aggiungere un altro tassello al puzzle costituito da funzionamento del nostro cervello, in salute e in malattia.
Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze
Il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) di Auxologico si occupa dei problemi di memoria, della diagnosi e del trattamento dei disturbi cognitivi e opera sia a livello ambulatoriale che ospedaliero nelle sedi di Auxologico San Luca e Auxologico Mosè Bianchi.