Indice di Massa Corporea: quando il peso non basta
Pubblicato il 21/01/2020 - Aggiornato il 11/10/2024
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.
Troppo magri, troppo grassi: se lasciassimo che fossero la società, la moda o qualche rivista a stabilirlo, non faremmo il bene della nostra salute. Ma non possiamo neppure affidarci esclusivamente alla bilancia: il peso corporeo da solo, non ci dice granché sul nostro benessere fisico. Per una valutazione più equa del proprio peso corporeo occorre affidarsi alla scienza.
BMI - Body Mass Index
BMI è un indicatore di densità corporea utile per capire se abbiamo un peso adeguato alla nostra altezza: si tratta, insomma, di un parametro che mette in relazione il peso di un soggetto con la sua altezza.
Un conto infatti è se a pesare 100 kg è una persona alta 160 cm, un altro è se quel peso è riferito a un soggetto alto due metri. Il BMI tiene dunque in considerazione la distribuzione del peso su una superficie - cioè un corpo - più o meno estesa.
Il BMI è stato ideato nel 1832 da Adolphe Quetelet, matematico e statistico belga, grazie a studi antropometrici della crescita umana, basandosi sull’osservazione che il peso cresce con il quadrato dell'altezza - il BMI era infatti noto come indice Quetelet. Questo indicatore è stato ripreso dopo un secolo circa, negli anni ’70, e utilizzato con il nome di Body Mass Index dal fisiologo Ancel Keys e utilizzato negli studi sull'obesità.
Come si calcola
Calcolare il Body Mass Index o Indice di Massa Corporea è molto semplice: il valore si ottiene dividendo il peso espresso in kg con il quadrato dell'altezza espressa in metri.
BMI = peso in Kg / H² in metri
Per esempio, il BMI di una persona alta 180 cm e che pesa 75 kg si otterrà dividendo il valore del peso (75 kg) con l’altezza al quadrato (1,80² m) così:
75 kg / 3,24 m = 23,5 BMI
Il risultato di questa formula classifica il soggetto in un'area di densità corporea che può essere: magrezza; sottopeso; normopeso; sovrappeso; obesità di primo grado; obesità di secondo grado; obesità di terzo grado o morbigena.
BMI CONDIZIONE
< 16.5 GRAVE MAGREZZA
16-18,49 SOTTOPESO
18.5-24,99 NORMOPESO
25-29,99 SOVRAPPESO
30-34,99 OBESITÀ CLASSE I (lieve)
35-39,99 OBESITÀ CLASSE II (media)
> 40 OBESITÀ CLASSE III (grave)
Una persona alta 180 cm e che pesa 75 kg con un BMI di 23,5 (75 kg / 3,24 m = 23,5 BMI) sarà dunque normopeso.
I range di questa tabella sono stati definiti da studi di rischio di morbilità e mortalità che risulta essere la più bassa tra 18.5 e 25, di fatto considerata la norma.
Cosa ci dice il BMI sulla nostra salute?
Il BMI, anche detto Indice di Massa Corporea (IMC) è un indicatore del rischio di malattia e mortalità, ma deve essere considerato insieme ad altri parametri per evitare errori:
- la circonferenza addominale
- la composizione corporea (misura di acqua, massa magra e grassa).
Il BMI non tiene conto delle differenze di sesso, di età e di etnia: ha quindi dei limiti importanti.
Può avere un certo grado di affidabilità in studi di popolazione, ma sul singolo l’errore potrebbe non essere così trascurabile: il BMI infatti non distingue massa grassa e massa magra. Non capisce cioè se il peso è da riferire a grasso o a muscoli, perciò potrebbe mal classificare alcuni soggetti, come ad esempio i Body builder.
C'è differenza tra uomini e donne?
Poiché non considera massa grassa e massa magra e non tiene conto del sesso e dell’età, l’Indice di Massa Corporea va sempre associato sul singolo alla circonferenza addominale:
- gli uomini accumulano più facilmente grasso addominale - più pericoloso per la salute e il rischio cardiovascolare.
- le donne hanno frequentemente un accumulo su glutei e fianchi (accumulo ginoide) con minor impatto sulla salute.
Considerando solo il BMI, nelle donne si rischia di sovrastimare l’effetto della massa grassa.
E nei bambini?
Il BMI non è un parametro utilizzabile per individui con età inferiore ai 18 anni. In questi casi, infatti, è necessario ricorrere alle apposite curve di crescita che mettono in relazione l'età, il sesso e il peso del soggetto nelle opportune carte di crescita.
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Posted by Istituto Auxologico Italiano on Saturday, December 26, 2020
Cosa fare in caso di BMI non normopeso
Come dicevamo, il BMI da solo non è sufficiente a stabilire se un soggetto sia o meno in stato di salute, ma fornisce un indicatore abbastanza utile.
L'adozione di stili di vita sani, passando per la corretta alimentazione, buone abitudini di sonno e attività fisica, possono aiutare a raggiungere e mantenere un buono stato di salute e un Indice di Massa Corporea entro parametri ottimali.
Nei casi più complessi, in cui la sola forza di volontà non è sufficiente, è possibile rivolgersi allo specialista.
In Auxologico sono attivi numerosi centri dedicati, in grado di progettare il percorso più adatto alle esigenze di ciascuno:
Dietologia e Nutrizione Clinica in Auxologico
Il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica è presente a livello ambulatoriale sia in Lombardia sia in Piemonte e offre un’assistenza dietologica completa e specialistica.
L’approccio è sempre di tipo multidisciplinare con la presenza di figure quali nutrizionista, dietista, laureato in scienze motorie, ed è finalizzato all’impostazione di un corretto stile di vita attraverso la correzione della dieta e l’adozione di stili di vita sani.